Puzzle Quest Immortal Edition Recensione: match dal regno di Bartonia!

Il primo Puzzle Quest non si scorda mai!

Puzzle Quest Immortal Edition è pronto a conquistare le nuove generazioni ed i sistemi attuali sul mercato, a dispetto della sua anzianità di sviluppo. Certo, direte voi, quasi venti anni fa è uscito il titolo originale, ovvero nel 2007,  in epoca PlayStation 2, ma disponibile anche per PC Windows, Xbox Live e sull’immarcescibile Nintendo DS, portatile con doppio schermo e fiero di esserlo, dove il gioco ha visto una vera esplosione, diventando uno dei titoli più venduti in assoluto per il sistema. Ma qui stiamo parlando di un puzzle game, genere che resta granitico ed immune allo scorrere del tempo, come insegna bene TETRIS, che dopo quattro decenni di carriera è ancora fresco come ieri. Muovendosi con largo anticipo rispetto ai festeggiamenti del ventennale ufficiale, ecco che il publisher 505 Games lancia sul mercato una riedizione “deluxe” del grande classico tirata a lucido e ricchissima di novità e contenuti. Se andate pazzi per il genere Match3, e per i puzzle coinvolgenti in generale, non perdete questo nostalgico e romantico ritorno di fiamma.

Puzzle Quest Immortal Edition
Puzzle Quest Immortal Edition ci riporta nel leggendario regno di Bartonia!

Le nobili origini di Puzzle Quest: il nostalgico Warlords Universe

Per andare a riscoprire le origini di Puzzle Quest Immortal Edition bisogna tornare parecchio indietro nel tempo. “Fino al 2007, lo abbiamo scoperto nel cappello della recensione“, obietteranno i lettori più attenti all’ascolto, ebbene no. Molto, ma molto più indietro in verità. Si, perché la serie Puzzle Quest, oggi conosciutissima come saga strategica a tema Match3, ovvero i puzzle in cui si devono unire tre pezzi uguali per farli sparire e ripulire il battlefield, ha origini nobili e lontane. Bisogna infatti teletrasportarsi al lontanissimo 1989, dove troviamo la nascita del franchise originale di cui fa parte la serie puzzle. Ricordate il nome con cui è nertrato nel mito il gioco in oggetto di recensione di oggi? Puzzle Quest: Challenge of the Warlords (da una sua espansione storica). E proprio questi ultimi sono infatti i protagonisti della saga strategica di Warlords, un universo relativamente espanso detto Warlords Universe, di cui fa parte la quadrilogia originale Warlords, ideata da Steve Fawkner e disponibile su Amiga, PC DOS, Windows, Linux e MAC, sviluppata dal team australiano Strategic Studies Group Pty Ltd. (fondato nel 1983) per piattaforma DOS, un titolo eccezionale, con una IA dei nemici evolutissima, per l’epoca, e partorita dalla mente del game designer neozelandese Roger Keating, una figura chiave dei giochi di strategia per computer, che ha tirato fuori idee molto innovative. Col tempo dal ramo madre sono usciti fuori gli spin-off, come la splendida trilogia tattica di Warlords: Battlecry, nata nel 2000 su PC Windows, e la serie Puzzle Quest di cui parliamo oggi, a cui si aggiunge Puzzle Kingdoms, che in pratica è lo spin-off dello spin-off. Una cosa complessa alla Law & Order, lo riconosciamo!

Una volta conclusasi la quadrilogia originale di Warlords, durata dal 1989 al 2000, a cui si aggiungono altri quattro anni di carriera del primo spin-off Warlords: Battlecry, trilogia prodotta dal 2000 al 2004, il franchise sembrava ormai aver detto tutto ciò che aveva da dire, ma l’idea geniale di Steve Fawkner, membro chiave del team di Warlords, di trarne un puzzle a tema Match3 dalle tematiche fantasy legate ai mondi del Warlords Universe è stata decisamente vincente! Il gioco ha avuto un successo persino maggiore del titolo originale da cui è tratto, che resta relegato al mondo computer, ed è stato convertito negli anni per praticamente tutte le piattaforme via via disponibili sul mercato dal 2007 in poi, espandendosi oltretutto alle console. Lo troviamo infatti su Nintendo DS, PSP, Windows, Xbox 360, PlayStation 2, Wii, Macintosh, PlayStation 3, iPad, lo sfortunato OnLive e, dal 2016, anche su PlayStation 4. Peraltro per la produzione della serie puzzle è stato fondato nel 2003, venti anni esatti dopo la creazione dello studio originale, un nuovo sviluppatore, Infinite Interactive, che si occupa del nuovo franchise. Dallo studio escono fuori una quindicina di titoli della serie, inclusi bizzarri mash-up con i marchi Marvel e Magic The Gathering, che fanno impazzire i videogiocatori più nerd, consolidando il nome di Puzzle Quest. Ed ecco che, dopo l’ultima fatica dello studio, il celebrativo ed eccezionale Puzzle Quest: The Legend Returns versione rimasterizzata per Nintendo Switch del 2019, abbiamo finalmente tra le mani questo Puzzle Quest Immortal Edition che di fatto la va a sostituire integralmente. Se siete collezionisti, attenzione, procuratevi immediatamente la versione Nintendo Switch, perché 505 Games ha annunciato, in concomitanza con l’annuncio del nuovo gioco, la rimozione dagli store della precedente edizione! Lo trovate a questo LINK a prezzo budget, se volete.

Puzzle Quest Immortal Edition
Anche la trama di Puzzle Quest Immortal Edition è decisamente interessante, come i dialoghi tra i personaggi

Puzzle Quest Immortal Edition: le caratteristiche di questa sontuosa e “definitiva” remastered edition!

La trama del titolo richiama chiaramente il franchise principale, Warlords, che, importante ribadirlo, non è necessario conoscere per poter giocare questo titolo, anche se lo fa ovviamente apprezzare di più. Certo, non aspettatevi qualcosa di troppo originale, visto che alla fine il tema è il canovaccio classico del genere fantasy, ma stiamo pur sempre parlando di un titolo Puzzle Game, e davvero non si può pretendere l’epicità di un The Elder Scrolls qualunque. Siamo dunque nel leggendario regno di Bartonia, parte del mondo medievale di Etheria, protagonista della indimenticabile quadrilogia di Warlords, che vede spezzata la sua centenaria tranquillità paciosa per vivere tempi bui ed incerti. Alcuni terrificanti mostri sono infatti tornati a minacciare il regno, e non mostri qualsiasi, ma proprio gli sgherri che, secoli prima, erano al servizio del Signore Oscuro, foriero di morte di distruzione e nemico storico dei Warlords. Noi, nei panni dell’Eroe Prescelto, abbiamo il “semplice compito” di lottare contro le orde del male, eliminare la minaccia dei Non Morti e ristabilire la pace. Una passeggiata, diranno gli avventurieri più consumati all’ascolto. Per salvare il Regno di Bartonia e l’intero mondo libero di Etheria dovremo intraprendere un viaggio epico lungo misteriose foreste e regioni inesplorate, dove ci aspettano i primi agguati delle immonde creature, visualizzate con una classica mappa da RPG, che farà felici chi ama le caratteristiche salienti da RPG implementate in generi diversi.

Siamo in un Puzzle Game, è vero, con gameplay basico alla Bejeweled, ma sembra proprio di star giocando con un classico Gioco di Ruolo, in alcuni momenti. Le meccaniche ruolistiche e gli enigmi sono perfettamente integrati con quelle puzzle, con in più statistiche, crescite dei personaggi e tutto quello che ci aspetteremmo da una avventura RPG. Specie nella turnazione dei combattimenti, con l’obiettivo ultimo di ridurre a zero gli HP dei nemici. Una quest principale, lungo diverse location esplorabili, con bizzarri compagni di viaggio e nemici, accumulo di oggetti, armi, armature ed extra, con un complesso crafting per creare i vari item. Abbiamo persino la possibilità di addestrare i mostri catturati ed usarli come cavalcature, alla Monster Rancher o Digimon, per i meno esperti di Retrogaming,  clonare le loro magie peculiari e farle nostre. Se avete sete di conquista è persino possibile assoggettare temporaneamente altri regni confinanti per farli unire alla nostra causa. Il tutto, sia ben chiaro, attraverso emozionanti sfide a schermata fissa a colpi di gemme eliminabili, con meccaniche nobili da Match3, che si basano nell’accoppiare tre (o più) gemme identiche,  per farle scomparire. Sopra le gemme possiamo trovare molteplici rune, preziosi teschi,  che abbassano immediatamente gli HP dei nemici, o utili monete, con cui comprare risorse extra. Saper collegare i vari tipi di rune, il mana per gli incantesimi, via via più potenti,  ed usare con saggezza l’oro a nostra disposizione è fondamentale per il successo di ogni stage. Grande attenzione è data alla progressione lineare in game. Peregrinare lungo la vasta mappa di gioco, divisa in sezioni ben differenziate e varie, con sub quest che spezzano il ritmo ed intrattengono a lungo, è un vero piacere, ed il titolo diventa sempre più appassionante man mano che proseguiamo lungo l’avventura.

Questa eccezionale riedizione, pubblicata dal veterano 505 Games,  specializzato nel recupero e nella preservazione dei vecchi grandi classici del passato, è stata sviluppata dal talentuoso gruppo Infinity Plus Two, studio che ricordiamo per piccole gemme come Gems of War, che ha svolto un lavoro fenomenale. Si tratta del resto di un gruppo di sviluppo non solo fondato dal leggendario Steve Fawkner, ma che è riuscito a mettere su una community di oltre trenta milioni di giocatori appassionati e vendere nel complesso, solo con la saga Puzzle Quest, oltre duecento milioni di copie. Al quale si sommano i vecchi episodi di Warlords, chiaramente. E quindi, cosa c’è di meglio che tornare alle origini e riproporre il loro gioco di punta al massimo della sua forma? Puzzle Quest Immortal Edition è infatti la miglior versione finora disponibile sul mercato. Un mix perfetto tra RPG e puzzle, a partire dalla scelta del personaggio iniziale, che in questa Immortal Edition, presenta pure un nuovo personaggio completamente inedito. il comparto audiovisivo non è mai stato così accattivante, le evocative illustrazioni del titolo originale sono finemente realizzate e mutuate dall’immaginario fantasy classico dell’universo di Warlords, e vederle nello splendore della rimasterizzazione le rende ancora più intriganti e splendide da ammirare. Se siete fan della esplosiva serie segnatevi quindi la data, poiché Puzzle Quest Immortal Edition è in arrivo per i sistemi attuali ed old gen, per far felici tutti. Appuntamento quindi per il 18 settembre 2025 su Nintendo Switch, Xbox One e PlayStation 4, ma anche sulle nuove e fiammanti Xbox Series X|S e  PlayStation 5, oltre che su PC Windows, tramite Steam, la versione da noi testata, che trovate qui, con tanto di pieno supporto al moderno 4K. Il primo Puzzle Quest non si scorda mai.


Puzzle Quest Immortal Edition arriva sontuoso sul mercato foriero di una grande verità, ovvero che i puzzle game di qualità sono come il buon vino, più invecchiano maggiormente dimostrano il loro valore! TETRIS ha fatto scuola, lo riconosciamo. Si, perché, diciamocelo francamente, saranno passati pure quasi venti anni dall’edizione originale di Puzzle Quest: Challenge of the Warlords per Nintendo DS, ma il livello di divertimento che riesce a regalare il titolo è fresco oggi come ieri. Consideratela quasi una “definitive” edition, che farà impazzire i fan di vecchia data, e allo stesso tempo saprà conquistare facilmente una enorme platea di nuova generazione, sulle macchine attuali. Al netto di un gameplay coinvolgente, sempreverde, e persino ulteriormente migliorato ed affinato, la nuova edizione offre novità decisamente ghiotte, a cominciare dalla presenza delle due espansioni storiche, Challenge of the Warlords e Revenge of the Plague Lord. La presenza di oltre quaranta nuovi oggetti inediti, ed una accattivante nuova classe del personaggio esclusiva completano l’offerta. Ma è il comparto audiovisivo a stupire, con un eccezionale lavoro di rimasterizzazione della colonna sonora ed una splendida grafica che supporta fino al 4K, a seconda chiaramente delle versioni. Il titolo è decisamente imperdibile se non avete mai giocato alla saga e desiderate provarlo, ma, per contro, è anche consigliato ai fan storici che seguono il franchise da una vita. 


 

Appassionato e storico del videogioco, Fabio D'Anna scrive di opere videoludiche, film e serie tv dal 2008. Tra le tante realtà del settore ha collaborato con Art of Games e siti come Retrogaming History, Games Collection, Games Replay, Games Village e riviste come PS Mania, PSM, Game Republic, Retrogame Magazine, Game Pro, oltre che col Museo VIGAMUS. Ha anche organizzato due edizioni della Mostra Archeoludica ed ha scritto due libri dedicati a PAC-MAN e Star Trek. Nella vita colleziona console PONG based ed alleva cagnoline, tra cui spicca Zelda.