Assassin’s Creed Shadows Gli Artigli di Awaji Recensione: la prima espansione dell’ultimo capitolo

Vi sono territori in cui non sarai più il cacciatore, ma la preda. Questo il monito, e al tempo stesso un po’ il filo conduttore, del recentissimo Gli Artigli di Awaji, vera e propria espansione per Assassin’s Creed Shadows. Ricorderete che l’ultimo capitolo del filone principale del noto franchise Ubisoft è stato lanciato la scorsa primavera, un po’ per tutte le piattaforme in commercio e per PC (con l’esclusione di Nintendo Switch 1 e 2); ve ne offrimmo, a suo tempo, la recensione. Il titolo ci convinse, al netto di qualche imperfezione. L’arrivo delle “solite espansioni” stagionali non costituisce in sé una novità: da sempre ogni Assassin’s Creed si arricchisce almeno di due o tre espansioni che riportino al capitolo al centro dell’attenzione negli anni successivi al lancio, in attesa dell’interazione successiva. Gli Artigli di Awaji non fa eccezione e, anche se il pubblico non sta mostrando di gradirlo particolarmente, è in realtà un prodotto coerente con la formula generale e con Assassin’s Creed Shadows in particolare, come vi spieghiamo in questa recensione.

Nuove armi in azione ne Gli Artigli di Awaji
Nuove armi in azione ne Gli Artigli di Awaji

Verso l’isola di Awaji

Assassin’s Creed Shadows Gli Artigli di Awaji è pensato come vera e propria espansione della storia principale. Per fruirne non è necessario essere arrivati ai titoli di cosa del gioco standard, ma solo averne portato a termine un buon numero di capitoli, sufficienti, almeno, per arrivare alla baia di Osaka e superarla nella sua interezza. L’isola di Awaji, idealmente separata ma per forza di cose tematicamente legata al mondo di gioco principale, costituisce un’area a parte, in grado di offrire fino a dieci ore di gioco aggiuntive. Il pacchetto va dunque considerato un “di più”, un “a parte” all’interno di una produzione già di per sé mastodontica. Tuttavia, i contenuti – soprattutto a livello narrativo – si rivelano in realtà fondamentali per godere del tutto anche dell’offerta principale.

Non è infatti uno spoiler affermare che Assassin’s Creed Shadows Gli Artigli di Awaji getta ombre inquietanti sul passato di Naoe, una dei due protagonisti del titolo principale, come ricorderete. La shinobi, infatti, è sempre stata legata al padre, mentre della madre non sapevamo praticamente nulla. La figura, avvolta in un’aura misteriosa, torna invece al centro della vicenda de Gli Artigli di Awaji, ma non nel modo positivo che ci si potrebbe aspettare. Qui non entriamo ulteriormente in anticipazioni importanti: finora vi abbiamo parlato di ciò che Ubisoft stessa, infatti, aveva già svelato nel trailer introduttivo dell’espansione. Sappiate solo che l’Isola di Awaji è a sua volta sotto il controllo di un potente signore della guerra, che i protagonisti dovranno piegare, non senza vari ostacoli e difficoltà. E la madre di Naoe, in tutto questo, rivestirà un ruolo importante.

Assassin's Creed Shadows
Assassin’s Creed Shadows: l’arrivo in un nuovo territorio

Le novità principali di Assassin’s Creed Shadows Gli Artigli di Awaji

Assassin’s Creed Shadows Gli Artigli di Awaji è la solita occasione con cui Ubisoft offre ai suoi giocatori “ancora di più” rispetto al pacchetto dell’offerta principale. Come era lecito attendersi, sull’Isola di Awaji troveremo ad attenderci nuovi nemici, nuove armi e nuovi oggetti cosmetici con cui potenziare il proprio equipaggiamento; da ultimo, anche qualche abilità per i protagonisti. Avete presente il bastone rosso di Son Goku nella prima serie di Dragon Ball? Ecco, ad esempio ora potrete combattere anche con quello. E perché non un bel fucile ad avancarica per il protagonista maschile? A variare il gameplay ecco l’introduzione di una nuova arma da fuoco. Più situazionali, invece, le abilità aggiuntive, che comunque non vanno a stravolgere il pacchetto considerato nella sua interezza; vi sarebbe stato, in tal caso, il rischio che i giocatori tornassero da Awaji nel continente utilizzando tutti i nuovi contenuti per affrontare più facilmente la storia principale, cosa che ovviamente Ubisoft non desiderava.

Intrigante, ma senza grandi sorprese, è anche la trama principale dell’espansione. Il modus operandi, le indagini e la linearità narrativa articolata in bivi che coinvolgono entrambi i protagonisti: tutti questi elementi, strutturali in Assassin’s Creed Shadows, tornano per ovvi motivi in Gli Artigli di Awaji. Insomma, Ubisoft non ha voluto stravolgere in alcun modo l’offerta principale e le modalità di fruizione della stessa, limitandosi in un certo modo a “dislocare” una parte della mappa all’interno dell’isola, offrendola così come contenuto a parte. A cambiare sono invece le atmosfere, e questa è un’altra caratteristica ricorrente del franchise di Assassin’s Creed. Qualcuno ricorda L’ira dei Druidi? Nuovamente contesti lugubri e inquietanti, nebbie e affini subentrato a variare l’offerta del gioco, rispondendo al solito ciclo giorno e notte che influenza la progressione nella storia. Ricordiamo, però, che da questo punto di vista dei recenti aggiornamenti hanno introdotto la possibilità di accelerare lo scorrere delle ore nell’arco della giornata, velocizzando così meccanismi altrimenti tediosi.

Assassin's Creed Shadows
I due protagonisti tornano in azione

Alcune osservazioni

Abbiamo accennato ad alcune lamentele da parte degli utenti, relativamente ai contenuti aggiuntivi di Assassin’s Creed Shadows Gli Artigli di Awaji. In realtà si è trattato fondamentalmente di un problema di accesso ai contenuti: nei primi momenti del rilascio dell’espansione, infatti, alcuni giocatori non sono riusciti ad accedere all’Isola di Awaji da PC, e questo ha compromesso la loro esperienza di gioco. Critica più strutturata e da approfondire, invece, è quella relativa non all’accesso, ma alla qualità e quantità dei contenuti stessi: vi è chi crede che Ubisoft avrebbe dovuto semplicemente rilasciare come DLC gratuito il pacchetto. Questo perché sembra che i contenuti possano essere liberamente esplorati e goduti in molto meno delle dieci ore previste.

In effetti nel corso della nostra recensione non siamo arrivati alle dieci ore promesse, ma è anche vero che non ci siamo messi a “ripulire la mappa” come ogni buon completista dovrebbe fare. Vero, correndo da un punto all’altro della nuova (e ridotta, per forza di cose) mappa open world si impiega poco ad affrontare la storia principale dell’isola con tutti i suoi misteri. Ma questo dipende anche dai diversi stili di gioco: chi adotta un approccio più ragionato, esplora per bene e raccoglie tutti i collezionabili, arriva senza dubbio a toccare le famigerate dieci ore. Correndo, sì, vi si impiega molto meno. Forse sarebbe corretto dire che la “media” giusta sarebbe di circa sei ore, ammesso che possa esistere una media di questo tipo. Che poi, siamo seri, i videogiochi non vanno giudicati sulla base della quantità e rapidità della fruizione, ma sulla qualità del pacchetto.

E non si può certo dire che Assassin’s Creed Shadows Gli Artigli di Awaji sia un pacchetto brutto. Si tratta di un’espansione coerente con quello che è il mondo di gioco dell’ultimo capitolo targato Ubisoft: le cose da fare ci sono, tre o quattro armi inedite e interessati, oltre che versatili, anche, la trama è interessante, ma tutto questo funziona solo se per voi ha già funzionato, di per sé, Assassin’s Creed Shadows. Perché è vero che il prodotto in sé, considerato come espansione, è molto, molto conservativo: Ubisoft ha prodotto un “di più” dell’avventura principale, come se si trattasse di un capitolo a se stante scucito dalla mappa di gioco originale e ricucito per adattarsi alle dimensioni dell’isola. Con tutti i limiti che un’esperienza di questo tipo comporta; ma non si può certo accusare il tutto di incoerenza.


Assassin’s Creed Shadows Gli Artigli di Awaji è la prima espansione ufficiale del nuovo capitolo giapponese dedicato ai celebri assassini di Ubisoft (o Occulti, come piace chiamarli oggi, forse per smorzare l’intensità del termine originale). Non si tratta di un contenuto a pagamento sorprendente né dirompente: è un’aggiunta conservativa, con cui Ubisoft è “andata sul sicuro”, aggiungendo armi, abilità, personaggi, nemici e una nuova mappa da esplorare, in tutto in coerenza con l’offerta principale. Da qui le critiche da una certa fetta di pubblico, che però vanno riorientate alla luce di quello che Assassin’s Creed Shadows ha sempre voluto essere. Forse la vera novità consiste nelle atmosfere di gioco, più lugubri e inquietanti rispetto a quanto abbiamo già visto nella ricostruzione di questo Giappone feudale. Se Assassin’s Creed Shadows vi è piaciuto o vi sta piacendo, Gli Artigli di Awaji vi piacerà per forza. Se invece l’ultimo capitolo del franchise non vi ha convinto, difficilmente ci riuscirà l’espansione.