Magic The Gathering x Marvel’s Spider-Man Provato: “Un multiverso nel palmo della mia mano”

Magic the Gathering Provato

Magic The Gathering è diventato sotto certi versi un agglomerato di mondi diversi che si intrecciano nei campi da gioco, dando ai giocatori l’opportunità di schierare eroi leggendari e creature mistiche che compongono il classico immaginario dei mondi del gioco da tavolo targato Wizards of the Coast, contro personaggi provenienti da franchise illustri come Doctor Who, Fallout, Stranger Things, League of Legends e non ultimo Final Fantasy, integrando personaggi, scene e concetti all’interno del gioco ideato da Richard Garfield e al tempo stesso portando nel loro mondo nuovi giocatori incuriositi da questi strani crossover. Una strategia che la scorsa settimana ha aggiunto un nuovo ed importante tassello al proprio puzzle intrecciandosi con l’universo (o sarebbe meglio dire Spiderverso) di MARVEL, con l’arrivo del set dedicato a Marvel’s Spider-Man che da un lato farà felice un sacco di giocatori incuriositi dalle nuove meccaniche “ragnesche” e dal loro effetto sul metagame, ma dall’altro sta esasperando un genere di operazione che comincia ad essere sempre più rivolta al grande pubblico e meno agli appassionati del gioco. Sarà un bene? Un male? Ci sarebbe da discuterne, ma noi intanto possiamo raccontarvi la nostra esperienza in quel di Milano, dove abbiamo partecipato a una breve demo per provare alcuni deck pre-fab di questa nuova espansione.

Magic the Gathering
Davanti al Cartellone Promozionale dell’espansione

Il vostro amichevole deck di quartiere

Partiamo da ciò che passa subito all’occhio una volta rimosso il sigillo e aver scartato uno dei 5 mazzi di prova disponibili durante l’evento di Milano, uno per ogni elemento e che rappresentano in soldoni una parte dello spiderverso, ma con la chiara intenzione di prendere spunto dai più grandi successi legati alla creazione di Stan Lee e Steve Ditko. Per esempio, il mazzo verde dedicato a Miles Morales è ovviamente ispirato all’incarnazione animata creata da Sony Animation, presentando un mazzo che fa del radunare orde di ragni e gadget per dominare il terreno la sua strategia principale; al contrario del mazzo blu di Miguel O’hara in cui – un po’ come la pellicola – utilizza qualsiasi mezzo a sua disposizione per bloccare l’offensiva avversaria. A metà tra di loro, il mazzo rosso dedicato a Spidergwen incarna la sua filosofia di “Spirito Libero” per bruciare tutte le risorse a sua disposizione per ottenere risorse e vincere fin da subito. Dall’altro lato del multiverso, i mazzi bianco e nero mettono in contrapposizione uno Spiderman e un Venom dallo stile “tradizionalista” e che al tempo stesso permette ad entrambi gli stili di attingere il più possibile dalle proprie incarnazioni fumettistiche e non per quanto riguarda la presentazione degli artwork. Non solo quindi le loro incarnazioni classiche, ma anche versioni alternative e amate come Superior Spiderman, Ultimate o versioni del simbionte riconducibili all’era di Donny Cates, uno dei cicli editoriali più famosi per quanto riguarda le disavventure della nemesi per eccellenza dell’uomo ragno. Ma non solo! Esplorando ciò che l’intero set offre in termini di carte troviamo un livello di rappresentazione che ha il potenziale di poter far impallidire anche quanto visto nel set dedicato al videogioco di casa Square Enix, cercando di inserire all’interno della collezione finale qualsiasi oggetto o personaggio legato a Spider-Man. E chissà, anche un’anteprima sul futuro di questo crossover.

“E tu? Quale versione di questo artwork hai già sbustato?”

Tra complotti e raduni eroici

Durante la nostra demo all’interno della piccola installazione dedicata a Magic The Gathering posizionata al centro di CityLife abbiamo avuto modo di partecipare ad un rapido sparring match con un altro membro della stampa, seguendo un formato speciale rivolto agli utenti ideali dei Mazzi di Benvenuto presentati poco fa, utilizzando uno dei due mini-deck presenti al loro interno per avere un assaggio di ciò che i giocatori più dediti staranno già sperimentando sui tavoli da gioco. In particolare, questa partita ci ha dato modo di scoprire alcune delle novità all’interno delle meccaniche di gioco e che – come in ogni espansione dedicata a Universes Beyond – introduce nuove abilità o ne rielabora alcune provenienti dal passato del gioco per contestualizzarle all’interno dell’universo protagonista del set. Tra i vari esempi che possiamo fare, troviamo le abilità relative al mazzo bianco e all’archetipo Ragno, una strategia che punta a rinforzare le proprie unità aggiungendo ulteriori buff nel momento in cui un’abilità o un incantesimo viene utilizzato su una creatura ragnesca come Spider-Man. D’altro canto, carte come Zia May e Mary Jane fungeranno da supporto per tale archetipo pur non facendone parte e al tempo stesso potranno essere impiegate in altri tipi di mazzi in quanto sono in grado di offrire buff all’attacco e alla costituzione di una creatura piuttosto importanti.

D’altro canto, il mazzo nero propone una strategia che ruota attorno all’uso e sacrificio dell’archetipo Nemico, una tipologia di creature che contraddistingue i vari sgherri e villain del mondo di Spider-Man come Kingpin, Scorpion, Goblin ma anche e soprattutto Venom, che in questo mazzo sfrutta il loro “sacrificio” per ottenere più potere d’attacco e diventare una macchina di distruzione difficile da rimuovere grazie all’abilità Minacciare (che impedisce all’avversario di attaccare/rispondere a meno che non utilizzi 2 o più creature). E come ogni mazzo nero basato sul rischio, meccaniche come il Complottare di creature come Scorpion permettono di aumentare il numero di risorse a costo di scartare delle carte creatura. Già da questa prima prova, abbiamo percepito come nel design di questo set Wizards si sia divertita ad incanalare l’essenza dei vari personaggi appartenenti a questo multiverso, che siano eroi, villain o… piccioni.

Magic the Gathering
Chameleon è pronto ad entrare in campo come una copia delle creature sul terreno. Sicuramente questo non porterà a nessuna combo micidiale, vero?

Magic the Gathering Universes Beyond: Magic sta avendo una crisi di identità?

Mettendo da parte quanto detto fino ad ora e di tutto ciò di positivo che questo set porta sui tavoli da gioco, è arrivato il momento di quantomeno menzionare il “Capitan Pachiderma” nella stanza e riconoscere che per quanto possano essere incredibilmente originali e divertenti da collezionare, l’operazione Universes Beyond sembra essere arrivata ad un “punto di indigestione” per alcuni membri della fanbase di Magic The Gathering, che reclamano un ritorno del gioco ad una sorta di “coerenza stilistica” rispetto alle basi di questo multiverso. Tralasciando la marea di crossover che verranno rilasciati come drop Secret Lair annunciati al San Diego Comic-Con e che hanno dato l’idea di assistere (guarda un po’ l’ironia) ad una presentazione sulla prossima fase del Marvel Cinematic Universe, bisogna comunque riconoscere che set come quelli legati al Signore degli Anelli, Dungeons & Dragon e Final Fantasy abbiano “fatto centro” nell’unire giocatori, collezionisti e fan alle celebrazioni di questi brand.

Dall’altro lato della barricata, altre collaborazioni come Spongebob e Fortnite possono giustamente risultare fuori posto e alienanti, soprattutto nel modo in cui sono state trasposte, riducendo nella loro quantità l’uscita di set principali legati alla “trama” principale del gioco. Come abbiamo detto poco fa però, l’iniziativa si è rivelata un’ottima opportunità per variare il gameplay all’interno dei tavoli, attraverso la creazione di nuove meccaniche all’interno di un gioco che – come ogni cosa – comincia a sentire il peso degli anni e sfrutta lo Universes Beyond come opportunità per svecchiarsi e trovare nuovi giocatori. Dal mio punto di vista basterebbe trovare un equilibrio tra le due realtà, quella moderna e quella tradizionalista, in grado di accontentare tutti. Il problema è che alla fine della fiera il prodotto continua comunque a vendere e creare sold out in tutti i negozi. Quindi perché fermarsi?


Indubbiamente questa nuova espansione di Magic the Gathering presenta ancora una volta una quantità di artwork e nuovi concetti di gioco invidiabile da qualsiasi altro gioco di carte, il doppio dal punto di vista artistico se consideriamo che su MTG Arena le carte presenti in questo set sono state ribrandizzate in stile fantasy per una probabile questione di licenze, con un risultato tutt’altro che negativo. Con questo nuovo set Spider-Man apre le danze di un crossover in stile Marvel che potrebbe protrarsi (vista l’inclusione della prima tra le sei Gemme dell’Infinito) per il lungo periodo, anche considerando l’arrivo di un set generale basato sul resto del mondo fumettistico creato da Stan Lee. D’altra parte però, ci troviamo ancora una volta davanti ad un gioco che comincia ad essere sempre meno “Magic” e molto più un’Adunata di licenze, con tutti i punti di forza e criticità che ne conseguono.


Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina". Non chiedetegli quale sia il suo Final Fantasy o gioco Mega Ten preferito: non ne uscireste vivi!