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La conservazione delle registrazioni vocali di Siri mette Apple nei guai in Francia

Secondo quanto annunciato recentemente, la Francia continua a esaminare con estrema attenzione le attivitร  dei giganti tecnologici statunitensi nel tentativo di applicare la propria imposta sui servizi digitali e garantire il rispetto delle normative a livello europeo, quali il Digital Markets Act (DMA) e il Digital Services Act (DSA). Ora, Apple รจ entrata in conflitto con le autoritร  di regolamentazione francesi per la seconda volta nel 2025, con la conservazione delle registrazioni vocali da parte di Siri che questa volta funge da casus belli. Si noti che Apple ha pubblicato un blog a gennaio, sottolineando il suo utilizzo delle registrazioni vocali per migliorare Siri e affermando che โ€œnon ha mai utilizzato i dati di Siri per creare profili di marketing, non li ha mai resi disponibili per scopi pubblicitari e non li ha mai venduti a nessuno per nessun motivoโ€.

Apple ha poi continuato sottolineando i numerosi modi in cui Siri protegge la privacy degli utenti:

  • Siri utilizza l’elaborazione sul dispositivo ove possibile.
  • โ€œPer i dispositivi compatibili, l’audio delle richieste degli utenti viene elaborato interamente sul dispositivo utilizzando il Neural Engine, a meno che l’utente non scelga di condividerlo con Appleโ€.
  • Per l’elaborazione fuori dal dispositivo, Siri utilizza un identificatore casuale, costituito da una lunga stringa di lettere e numeri associati a un singolo dispositivo, per tenere traccia dei dati.
  • โ€œApple non conserva le registrazioni audio delle interazioni con Siri a meno che gli utenti non acconsentano esplicitamente a contribuire al miglioramento di Siri, e anche in tal caso, le registrazioni vengono utilizzate esclusivamente a tale scopoโ€.
  • Gli utenti possono facilmente rinunciare alla conservazione delle registrazioni vocali da parte di Siri.

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