Splinter Cell Deathwatch: oggi fa il suo debutto su Netflix

Oggi 14 ottobre 2025 Netflix accende i visori notturni per il debutto mondiale di Splinter Cell: Deathwatch, la nuova serie anime ispirata alla leggendaria saga stealth di Ubisoft, con la supervisione narrativa di Derek Kolstad, creatore di John Wick. Un ritorno attesissimo che fonde spionaggio, azione e politica internazionale in un racconto teso, elegante e dal ritmo serrato.

Ambientata in un’Europa moderna segnata da complotti e corruzione, la serie non mette al centro solo Sam Fisher, ma introduce una nuova protagonista: Zinnia McKenna, giovane agente dell’Echelon che si ritrova invischiata in una cospirazione globale. Quando la missione prende una piega inaspettata, Sam Fisher è costretto a tornare in azione, guidando la nuova generazione verso una guerra segreta che si combatte nell’ombra, tra cyber-intelligence, inganni e tradimenti. Kolstad intreccia un racconto che esplora il costo del dovere e della lealtà, con un Sam Fisher più maturo e tormentato, sospeso tra la leggenda e il crepuscolo del proprio mito. Splinter Cell: Deathwatch prende alcune libertà creative rispetto ai giochi originali: l’azione è più intensa e cinematografica, con sparatorie e combattimenti corpo a corpo che sostituiscono spesso l’infiltrazione silenziosa. Un approccio che richiama lo stile di Mission: Impossible, ma che, se da un lato sacrifica parte della tensione stealth che ha reso celebre la saga, dall’altro regala un ritmo moderno e visivamente esplosivo, con atmosfere neon, interfacce high-tech e un tono da techno-thriller.

L’animazione, curata da Powerhouse Animation Studios (gli stessi di Castlevania e Devil May Cry), regala un comparto tecnico solido ma riconoscibile, tanto che molti fan hanno già notato una certa “uniformità stilistica” con gli altri adattamenti videoludici della piattaforma. Non vuole essere il ritorno in forma classico di Sam Fisher, ma piuttosto una reinterpretazione del mito per una nuova generazione. Un compromesso tra nostalgia e modernità che, sebbene non rivoluzioni il franchise, riaccende i riflettori su uno degli eroi più iconici dello stealth videoludico, in attesa del remake del primo Splinter Cell. Perfetto per chi ama il mondo dell’intelligence, gli anime d’azione e la nostalgia per un’icona che, anche a distanza di vent’anni, non ha ancora spento il visore, con 8 episodi di pura tensione e azione. Buona Visione!