Citizen Sleeper Helion Collection Recensione: due vite nella ruggine, un destino tra le stelle

Citizen Sleeper

La Citizen Sleeper Helion Collection, che racchiude i due capitoli di questa affascinante e acclamatissima saga ruolistica firmata da Jump Over the Age, pseudonimo dietro il quale si cela lo sviluppatore solitario Gareth Damian Martin, non รจ una semplice accoppiata di videogiochi come tanti altri, ma un invito a immergersi in un universo narrativo di malinconia tecnico-scientifica, dove il cyberpunk si fonde con una profonda meditazione sull’esistenza. Fin dai primi istanti, l’atmosfera che pervade entrambi i titoli รจ palpabile: un mรฉlange di ruggine cosmica, luci al neon tremolanti e il costante ronzio di macchinari sull’orlo del collasso. Ci muoviamo tra scenari variegati, da una stazione spaziale rinnegata a un’astronave traballante in rotta, luoghi che respirano l’estetica di un futuro distopico e consumato, un’eco del Blade Runner piรน intimo o delle riflessioni sulla vita di tutti i giorni al di fuori dell’orbita terrestre viste in opere come Planetes. Quello in cui ci troviamo รจ un mondo dove la sopravvivenza non รจ un obiettivo epico, ma una consuetudine faticosa, un ciclo di veglia e sonno, fame e lavoro.

L’intera esperienza รจ filtrata attraverso un approccio da visual novel interattiva, un design che pone la narrazione e le scelte dialogiche al centro di tutto. Si tratta di una preferenza stilistica audace e imprescindibile: elimina l’azione diretta, gli scontri a fuoco in tempo reale o l’esplorazione tridimensionale a favore di descrizioni ricche e colloqui stratificati. Non controlliamo direttamente un nostro alter ego, ma prendiamo decisioni, gestiamo risorse e influenziamo le vite degli altri mediante il testo, un escamotage che da principio potrebbe essere percepito come un limite, ma che in realtร  richiede un coinvolgimento mentale piรน profondo perchรฉ ci spinge a visualizzare le descrizioni e avvertire il peso di ogni parola. La narrazione cosรฌ costruita risulta davvero suggestiva poichรฉ, concentrandosi sul mondano (trovare un pasto, riparare un congegno, aiutare un gatto randagio), rende gli sporadici momenti in cui la tensione aumenta e le rivelazioni si susseguono molto piรน incisivi e impattanti. La Collection, nel suo insieme, riesce ad infondere la vita all’interno dei suoi mondi, una vita che, per quanto precaria e dolorosa, risulta difficile abbandonare. รˆ una prodigiosa simulazione esistenziale mascherata da RPG non lineare.

Citizen Sleeper
La stazione spaziale Erlin’s Eye, un nido di luci al neon tremolanti e ossidate

Citizen Sleeper: il cuore infranto dell’umanitร  sintetica

La premessa narrativa costituisce il motore simbolico dell’intera Collection: in entrambi i capitoli, assumiamo il ruolo di un androide in fuga, un corpo artificiale senziente di proprietร  di una potente e spietata corporazione, la Essen-Arp, che prende il nome del titolare Sleeper. Questa condizione di merce ribelle e latitante definisce ogni interazione e ogni singola scelta. Scopo ultimo del racconto non รจ la sconfitta dell’azienda intergalattica, ma la ricerca di un’identitร  e di un posto in un universo ostile o, nella migliore delle ipotesi, indifferente. Il primo Citizen Sleeper prende piede su una stazione spaziale isolata, una sorta di zona franca dove i reietti e i disperati cercano di tirare avanti, e dove il nostro obiettivo principale รจ semplicemente sopravvivere, riparando un corpo in costante deterioramento mentre intrecciamo legami duraturi con la comunitร  locale. La narrazione รจ estremamente focalizzata sulle storie, sui drammi e sulle speranze delle persone comuni che incontriamo. La sua forza risiede nella tendenza a lasciar emergere l’umanitร , nel senso piรน lato del termine, dalle situazioni piรน squallide e opprimenti: ciascun comprimario non รจ una banale pedina, ma un agglomerato di vicende a sรฉ stante, con bisogni, segreti e aspirazioni proprie. Questo focus sul quotidiano e sul tessere relazioni rende l’avventura un caloroso, seppur malinconico, trattato su cosa significhi essere un ingranaggio malfunzionante di un meccanismo globale altrettanto difettoso, un concetto che si applica tanto al corpo innaturale del protagonista quanto alla societร  che lo circonda.

Il secondo capitolo, Citizen Sleeper 2 Starward Vector, pur mantenendo il filone tematico della fuga e della costante manutenzione, espande significativamente l’orizzonte narrativo, introducendo elementi di viaggio, scoperta e odissea interstellare, a bordo di una nave che affronta la vastitร  dello spazio e i pericoli derivanti dalle guerre corporative che gli hanno dato forma, nel bene e nel male. Sebbene il cardine spirituale rimanga lo stesso, ovvero l’esplorazione dell’arco vitale e dei legami umani, la trama viene arricchita da misteri e colpi di scena piรน ampi, che svelano porzioni inedite dell’universo nel quale ci muoviamo. La narrazione di Citizen Sleeper 2 Starward Vector รจ diretta e genuina, con un cast molto ben strutturato di personaggi affascinanti che si uniscono come equipaggio. Entrambi i titoli eccellono nel creare un senso di malinconia resiliente, dove la speranza non รจ una certezza, ma un florilegio quotidiano di azioni, reiterate attraverso il protagonista. L’evoluzione emozionale e romanzesca tra i due giochi รจ palese, dato che passiamo dalla sopravvivenza stazionaria all’esplorazione dinamica, ma il principio fondamentale rimane il medesimo: la ricerca di un significato in un mondo che ti vorrebbe morto o, peggio ancora, in catene. Pur lavorando su un contesto fantascientifico, gli sceneggiatori sono riusciti a stilare un perfetto trattato sociologico in stile Black Mirror, uno specchio nero che riflette i lati peggiori di un domani che รจ forse piรน vicino di quanto vorremmo credere.

Allocare i dadi giusti per le azioni piรน importanti รจ una prioritร  fondamentale

Un tuffo nell’ignoto

L’elemento che conferisce spessore e rigiocabilitร  all’intera raccolta รจ il modo in cui le scelte compiute plasmano il racconto. Non si tratta solo di selezionare una linea di dialogo fra quelle a disposizione; le decisioni hanno un peso tangibile sulla vita del protagonista e sulla comunitร  che lo circonda. Entrambi i titoli offrono finali multipli, un aspetto cruciale che dona fondatezza al nostro operato e autenticitร  alla “vita” virtuale condotta. Il percorso intrapreso รจ governato dalle prioritร  che decidiamo di stabilire, siano esse l’ossessiva ricerca di una cura per il guscio antropomorfo che indossiamo o il desiderio di aiutare un personaggio secondario in difficoltร , fino al coronamento del sogno di fuggire una volta per tutte.

Nel primo Citizen Sleeper, le alternative sono spesso legate alla riguardo nei confronti delle relazioni e al mantenimento del corpo malridotto che abitiamo. Le decisioni su chi aiutare e quali lavori accettare aprono nuovi sentieri conversazionali e determinano chi sarร  disposti a supportarci o, al contrario, a porsi d’intralcio. รˆ un crescendo di effetti domino dove l’azione piรน insignificante puรฒ avere ripercussioni a lungo termine sulla stabilitร  della stazione e sullo status personale del protagonista. L’avventura presenta continui dilemmi etici in maniera magistrale, per molti dei quali non esiste una risposta “giusta” ma solo quella che siamo disposti a dare, calcolandola in base alle risorse disponibili e ai legami che abbiamo preferito coltivare. Questo costante, precario equilibrio tra egoismo per la sopravvivenza e abnegazione per l’umanitร  รจ il fulcro morale dell’opera.

In Citizen Sleeper 2 Starward Vector, il concetto di decisioni e conseguenze viene ampliato e dinamicizzato sotto svariati punti di vista, poichรฉ le decisioni non riguardano piรน il solo attore principale ma anche il coordinamentoย del personale e la rotta della nave. Chi sarebbe opportuno reclutare? Verso quale pianeta dovremmo dirigerci? Quali sono le risorse a cui potremmo rinunciare per proseguire il viaggio? Ogni risposta contribuisce alla tensione generale dell’equipaggio e alle condizioni materiali del vascello interstellare su cui viaggiamo. Sebbene la struttura organizzativa di bordo possa, a tratti, rendere le delibere una questione di convenienza utilitaristica, prediligendo ad esempio un personaggio in virtรน delle abilitร  che ci servono per superare un ostacolo, il loro impatto emotivo rimane elevato, soprattutto se rapportato alle svolte inattese della trama. Entrambi i lavori formano, in sostanza, una sorta di saggio interattivo sull’accidentalitร ย dell’esistenza, la dimostrazione concreta di quanto la vita sia un costante tuffo nell’ignoto e il prezzo di ogni scelta, buona o cattiva, debba essere pagato.

Citizen Sleeper
Costruire legami solidi รจ fondamentale per sopravvivere in questo mondo

Citizen Sleeper: l’arte della fortuna controllata

Il fulcro nevralgico di entrambi i titoli della Helion Collection รจ l’utilizzo dei dadi come meccanismo di interazione con il mondo, un sistema dall’efficienza spietata che simboleggia perfettamente la precaria vita degli Sleeper. All’inizio di ogni ciclo, corrispondente a un intervallo periodico come un giorno o una settimana, riceviamo un numero variabile di dadi che rappresentano le energie disponibili e la qualitร  delle potenziali prestazioni in quel determinato periodo. Il loro valore non รจ un mero modificatore, ma una risorsa fondamentale da allocare saggiamente per completare le varie attivitร  disponibili, sulla stazione spaziale o a bordo della nave.

Il funzionamento รจ semplice ma profondo: ogni azione nel mondo (lavorare, hackerare, socializzare, riparare) richiede l’assegnazione di un dado, e il valore dello stesso influenza le probabilitร  di successo. Un punteggio elevato, come un 5 o un 6, puรฒ ragionevolmente tradursi in un esito positivo, o addirittura critico, grazie al quale possiamo ottenere un beneficio extra, mentre un valore basso rischia di sfociare in un fallimento, che potrebbe comportare una perdita di risorse o un peggioramento delle condizioni di salute. L’elemento strategico non risiede tanto nel lancio dei dadi ma nell’assumersi la responsabilitร ย dell’incertezza, poichรฉ verremo costantemente chiamati a bilanciare l’urgenza di alcune azioni con il pericolo della disfatta, decidendo se “sprecare” un dado alto su un’azione facile per assicurarci un buon esito, o “azzardare” un dado basso su un’azione vitale per risparmiare risorse migliori in vista di compiti piรน complessi o meno urgenti. รˆ un sistema che trasforma il gioco in un’elegante simulazione di rischio e ricompensa, dove la fortuna รจ un fattore, ma la pianificazione oculata e la classificazione delle prioritร  sono essenziali per la sopravvivenza a lungo termine.

Nel primo capitolo, il sistema dei dadi รจ strettamente legato alla nostra condizione materiale, che si degrada col tempo, limitando il numero e la qualitร  di quelli a disposizione, e tramutando la lotta per la sussistenza un’ossessione istintiva. Nel seguito,ย Starward Vector, l’impianto evolve per integrare tutto ciรฒ che concerne l’equipaggio della nave e i pericoli esterni. L’introduzione di dadi specifici e l’interazione con le abilitร  dei compagni aggiunge un ulteriore strato di complessitร  tattica, sebbene in alcune fasi il sistema possa risultare leggermente meno coeso con la narrativa principale rispetto alla nuda e cruda lotta per la sopravvivenza del precursore. In definitiva, i dadi rappresentano un elemento ludico singolare che accresce la scambievolezza delle parole scritte con il giocatore e conferisce un sapore frugale ma tangibile di roguelite a un’esperienza altrimenti del tutto narrativa.

Le profonditร  dello spazio nascondono insidie imperscrutabili

Sopravvivere alla routine quotidiana

L’altro pilastro del gameplay รจ la routine e il sistema di progressione del personaggio. Lungi dall’essere una tradizionale epopea ricca di esplorazione e combattimenti, Citizen Sleeper celebra la bellezza, e la fatica, della sopravvivenza quotidiana. Il ciclo di gioco รจ strutturato attorno a questa routine: svegliarsi, valutare lo stato del corpo e dei beni (energia, denaro, componenti), allocare i dadi per eseguire azioni sulla mappa, e infine affrontare le conseguenze, prima di dormire e ricominciare. Sembra quasi strano a dirsi, ma la sua struttura metodica รจ proprio ciรฒ che rende il gioco cosรฌ avvincente, incoraggiandoci a trovare una regolaritร , a ottimizzare le azioni, a bilanciare i lavori che portano denaro con le interazioni che servono a progredire le trame secondarie.

Lo sviluppo del personaggio non avviene tramite livelli classici, ma attraverso lo sblocco di specifici tratti legati a un albero delle abilitร  che non aumentano soltanto il valore dei dadi, ma migliorano le probabilitร  di successo per determinate tipologie di azione, oppure forniscono dei benefici passivi cruciali per il controllo delle risorse e l’interazione conversazionale. Ad esempio, investire in ingegneria renderร  le riparazioni e l’hacking meno rischiosi, mentre affinare l’intuito potrebbe migliorare la percezione delle conseguenze della nostra condotta, tutte metodologie incrementali direttamente legate alla chiusura degli “orologi”, ovvero indicatori di avanzamento riempite dai successi ottenuti o dal tempo che scorre: quando un orologio viene completato, apre un nuovo segmento della storia, una ramificazione supplementare delle abilitร  o una potenziale conclusione. รˆ un sistema di progressione ben costruito che premia l’ordine mentale e la reiterazione consapevole, lasciandoci simultaneamente incollati allo schermo mentre percepiamo la gravitร  di ogni ciclo, la tensione tra l’obiettivo a lungo termine e le immediate esigenze del corpo, del vascello o dei nostri compagni.

Citizen Sleeper
รˆ necessario reclutare compagni e mantenere alto il loro morale per affrontare le sfide del viaggio

Citizen Sleeper: l’estetica della perdita

L’aspetto esteriore della Helion Collection รจ parte integrante della sua identitร  e del modo in cui riesce a delinearne l’atmosfera. L’impatto artistico non si fonda sulla potenza o sul realismo delle rappresentazioni, ma su uno stile riconoscibile all’istante e profondamente evocativo, una declinazione cyberpunk asettica, grezza, imperfetta e distorta che utilizza sfondi statici seppur gremiti di particolari, e un design dei personaggi minimalista ma molto espressivo. La palette cromatica tende a prediligere i toni scuri, i viola profondi, i blu metallici e i guizzi di neon e arancione caldo, una miscela visuale che trasmette un senso di decadenza e malinconia futuristica sotto pelle.

Ogni schermata, che sia un mercato affollato sulla stazione di Erlin’s Eye o il ponte di un veicolo spaziale che cade a pezzi, trasuda una cura meticolosa per l’ambientazione a cui appartiene che sconfina nell’iconografia. Le immagini suggeriscono storie che il testo non descrive, mostrano l’usura, il disordine e la stanchezza degli abitanti del cosmo, rendono insomma il mondo non solo credibile, ma vissuto. L’approccio visivo, focalizzato su illustrazioni fisse e animate con parsimonia, si allinea perfettamente con la natura da visual novel del titolo, con la grafica che non distrae dalla narrazione ma, al contrario, la amplifica, fornendo un supporto concreto alle descrizioni che enunciano luoghi e personaggi. L’interfaccia, che fa abbondante uso di elementi caratteristici dei vecchi sistemi operativi e dei display analogici, rafforza ulteriormente l’immersione in un futuro che sembra essere tecnologicamente avanzato, ma socialmente arcaico e fallimentare.

Citizen Sleeper 2 Starward Vector, pur mantenendo il medesimo imprinting stilistico, adatta la rappresentazione degli ambienti al tema del viaggio. Passiamo dagli interni claustrofobici e stratificati della stazione a vedute piรน ampie dello spazio e di altri avamposti, che comunicano un senso di scala maggiore pur preservando quel tocco di degrado, sporcizia e pragmatismo fantascientifico. Il design dei personaggi รจ particolarmente degno di nota: sebbene vengano rappresentati da icone stilizzate, la capacitร  con cui Guillaume Singelin รจ riuscito a comunicare temperamento, retroscena e fragilitร  interiori รจ notevole. In sostanza, il comparto grafico della Collection dimostra che non รจ necessario un approccio a tutti i costi avanguardistico per creare un insieme visivamente cospicuo e suggestivo, ma piuttosto una visione artistica coesa e funzionale al racconto.

La selezione dell’equipaggio influenza anche le azioni che potremo intraprendere

Il ruggito silente dello spazio

La porzione acustica, ad opera di Amos Roddy, รจ l’altro pilastro su cui poggia l’eccellenza atmosferica delle produzioni. La colonna sonora di entrambi i giochi non รจ indiscreta, ma onnipresente e fondamentale. Le musiche sono composte principalmente da melodie ambientali, synthwave malinconiche ed effetti monofonici che catturano perfettamente il tono di solitudine e perseveranza. Non troveremo motivi orchestrali roboanti o brani maestosi e trionfali, quanto piuttosto qualcosa di simile a un sottofondo elegiaco e riflessivo che accompagna l’immaginazione e la lettura del testo. I brani riescono a creare un senso di spazialitร  e isolamento, ma anche di calore umano quando le interazioni lo richiedono.

Il sound design, in particolare, contribuisce con sublime efficacia alla sensazione di percorrere un microcosmo brulicante di vita, per quanto logora e sfibrata possa essere. I rumori ambientali ci seguono a ogni angolo: il ronzio degli impianti di ventilazione, lo scricchiolio metallico della cittadella orbitale o della navicella sotto sforzo, il fruscio degli apparati elettronici. Non sono semplici effetti collocati a caso, ma un’autentica trama sonora che ci ancora alla realtร  fittizia da lei stessa incorniciata. Ascoltare il rotolamento astratto di un dado, magari accompagnato dal soddisfacente scatto di un successo, o lo squillo di una notifica quando un orologio viene completato, aggiunge un riscontro palpabileย al gameplay puramente testuale.

Nel primo capitolo, l’acustica enfatizza la claustrofobia e l’ambiente caotico, ma stabile, della stazione. Il sequel invece abbraccia orizzonti differenti, integrando le sonoritร  del viaggio interplanetario e delle sequenze d’azione a bordo della nave, e restituendo una percezione piรน ampia degli spazi che attraversiamo. In entrambi i casi, l’attenzione al dettaglio รจ ciรฒ che rende gli ambienti credibili. La musica e gli effetti sonori supportano e amplificano il nucleo letterario, trasformando il flemmatico incedere di un blocco di testo in un momento carico di suggestione emotiva. Gli sforzi di Roddy sono un saggio sul modo in cui un sound design minimalista, se ben eseguito, possa avere un impatto piรน profondo di un bombardamento sonoro costante.

Citizen Sleeper: un cosmo (s)confinato

La Citizen Sleeper Helion Collection รจ un’opera di rara coerenza artistica e tematica, ma non รจ esente da aspetti che potrebbero non piacere a tutti. Fra tutti, uno che vale la pena sottolineare, e che potrebbe risaltare piรน degli altri come un ostacolo, รจ la ripetitivitร  intrinseca del ciclo ludico. Essendo strutturata come una simulazione routinaria, trascorreremo moltissimo tempo a reiterare azioni praticamente identiche fra loro, un punto cruciale per rafforzare il tema di quanto sia faticosa la semplice autoconservazione. Tuttavia, qualora fossimo poco inclini ai giochi dalla forte componente gestionale o a quelli che richiedono scorse prolungate e metodiche di grandi quantitativi di testo, potremmo sentirci alienati dalla mancanza di azione diretta o dalla frequente necessitร  di replicare le medesime attivitร  per sbloccare porzioni di storia successive.

Inoltre, se il primo Citizen Sleeper riesce a far combaciare perfettamente le meccaniche di gioco con i temi narrativi, in primis la lotta per mantenere il nostro corpo in funzione, il suo successore a volte perde di vista questa coesione nel tentativo di espandere il quantitativo di fattori a cui prestare attenzione. Come giร  accennato, le scelte relative ai membri dell’equipaggio possono risultare dettate piรน dalla concreta necessitร  numerica che dal desiderio narrativo di legare con una determinata persona. Ma si tratta comunque di una critica marginale di fronte all’eccellenza generale della sceneggiatura e all’ambizione dei due progetti. La Helion Collection, nel suo complesso, รจ una peregrinazione intima e stratificata, che utilizza con grande cognizione di causa il medium videoludico per esplorare concetti filosofici e sociali complessi, riuscendo a trasmetterne la soffocante drammaticitร  a chi vi assiste dall’altra parte dello schermo.


La Citizen Sleeper Helion Collection รจ un RPG simulativo della vita, evocativo e irrinunciabile. รˆ un trionfo di scrittura fantascientifica profonda e un esempio magistrale di come un design basato su scelte testuali e un sistema di dadi elegante e spietato possa creare un’esperienza di gioco avvincente e duratura. Non รจ un gioco per quanti ricercano azione frenetica, ma รจ assolutamente essenziale per chiunque desideri un’avventura narrativa che incoraggi a costruire una vita e a riflettere sul significato della libertร , dell’identitร  e della comunitร  in un futuro prossimo e desolante. Una raccolta che si รจ rivelata una delle proposte piรน toccanti e sincere del panorama ruolistico contemporaneo.