Metroid Prime 4 Beyond Provato: stupore in formato Sci-Fi

Metroid Prime 4 Beyond

Che ci crediate o meno, sono passati esattamente 8 anni da quel 13 giugno 2017, data di uscita dell’insospettabile trailer d’annuncio di Metroid Prime 4: Beyond e di quel singolo numero su sfondo stellare che ha fatto il giro del mondo. Inutile specificare quante cose siano successe da allora, sia all’interno del team di sviluppo che fuori dal punto di vista socioculturale, fatto sta che finalmente ci siamo e tra poco più di un mese potremo accendere i propulsori verso l’ultima avventura con protagonista Samus Aran e aggiungere un nuovo tassello di una storia rimasta per troppo tempo senza una prosecuzione. Ma prima di cimentarci nelle nuove sfide proposte dal titolo nella sua forma completa, abbiamo fatto una piccola sosta nella Stazione Spaziale del Videogames Party di Milano e provato un’ultima demo di Metroid Prime 4 Beyond. Allerta spoiler: non vediamo l’ora di rigiocarlo!

Metroid Prime 4 Beyond
Immagine promozionale di Metroid Prime 4 Beyond Nintendo Switch 2 Edition

Un ri-risveglio più calmo ed elegante

Prima di tutto, la nostra sessione di prova si è aperta con un re-enactment della demo presente all’interno degli eventi dedicati alla Nintendo Switch 2 Experience, permettendoci quindi non solo di ripassare con più calma le basi dello schema dei controlli del titolo senza il rumore e il caos del contesto di un grosso evento aperto al pubblico, ma soprattutto per ammirare meticolosamente l’impostazione scenica proposta da Nintendo per questo titolo. Chi ha giocato i precedenti Metroid Prime si ricorderà senz’altro di come l’inizio di ognuna delle tre avventure con protagonista Samus siano piuttosto dirette: Samus che arriva in tutta la sua cazzutaggine nel momento in cui la situazione ha già raggiunto una sorta di escalation.

In Metroid Prime 4 quantomeno vedremo cosa ha portato all’invasione del Centro di Ricerca UTO da parte dei Pirati Spaziali, utilizzando una sequenza che sembra attingere in tutto e per tutto dagli stilemi del cinema Sci-Fi come per esempio gli Star Wars della trilogia prequel e che nonostante i quasi 30 anni di distanza rimane un impressionante comparazione tecnologica se pensiamo che ciò che prima vedevamo sul grande schermo ora può essere renderizzato su una console ibrida e portatile. In generale, a parte il passo falso del mostrare il deserto esplorabile con tutte le sue limitazioni, il comparto tecnico di Metroid Prime 4 Beyond nella sua versione per Nintendo Switch 2 punta a spremere quanto più possibile dalla portatile ibrida e mostrando – anche nelle sue piccole chicche come per esempio i riflessi all’interno del casco usati per mostrare al giocatore ciò che Samus sta provando in un determinato momento – l’amore di Retro Studios verso la serie che li ha sostanzialmente messi sulla mappa dell’industria.

Metroid Prime 4 Beyond
L’enigmatico Sylux è accompagnato da due Metroid… come li avrà ottenuti o sottomessi al suo volere resta un mistero

“Saaamus! Si è rotta la tuta… di nuovo!”

Una volta superato il misterioso Aberax posseduto da un Metroid in grado di fondersi con gli organismi viventi ed essere sopravvissuti ad uno scontro a fuoco con il cacciatore di taglie Sylux, responsabile dell’attacco e del tentato furto ad un misterioso artefatto custodito all’interno del Centro di Ricerca UTO, quest’ultimo esplode in una deflagrazione che risucchia Samus, i Pirati Spaziali e le forze della Federazione Galattica e teletrasportando la nostra eroina nel misterioso pianeta Viewros. Un pianeta caratterizzato da una terraformazione peculiare e dal clima incerto: da una parte hai una fitta e lussureggiante giungla, dall’altra parte un deserto in cui il sole spacca le pietre o una tundra gelata. All’interno di questo contesto insolito, Samus entra in contatto con i Lamorn ovvero la razza autoctona del pianeta ed abili esperti specializzati nell’uso di misteriosi poteri psichici. Gli stessi ereditati da Samus dopo il contatto con una misteriosa gemma incastonata sul suo elmetto. Ovviamente, come se fosse ormai una “running gag” che accade a cadenza settimanale, il violento impatto e successivo teletrasporto ha depotenziato la Power Suit di Samus, azzerandone i potenziamenti e riportandola ad una relativa vulnerabilità. La necessità di tornare a casa e riottenere le proprie abilità porterà Samus ad esplorare questo misterioso pianeta ed interagire con delle statue in grado di interpretare delle “coscienze residue” dei Lamorn e che offriranno a Samus una via di fuga: trovare i pezzi per un artefatto in grado di accelerare il ritorno a casa, viaggiando per i diversi biomi di Viewros e scoprendo ulteriori retroscena su vita, morte ed eventuali miracoli di questa civiltà perduta.

Visto che parliamo di Metroid, le cui premesse sono sempre studiate in modo da favorire la comparsa di colpi di scena che ribaltano completamente la lettura della storia, possiamo supporre che Samus sia “la persona giusta, al momento giusto” ma per i motivi più sbagliati possibili e che pian piano i Lamorn potrebbero mostrarsi molto meno colloquiali e civili ma tempo al tempo. In generale, la premessa di questo Metroid Prime 4 Beyond ci è risultata piuttosto forte, seppur ovviamente in linea con la struttura narrativa apparentemente classica e minimale, in favore di un’esperienza pad alla mano che presenta una profondità potenziale interessante.

Metroid Prime 4 Beyond
“Metroid Dread mi ha insegnato ad essere molto diffidente nei confronti dei personaggi di supporto”

Metroid Prime 4 Beyond: dispersi nella Giungla

La seconda parte della sessione si è concentrata per l’appunto sull’esplorazione del bioma forestale del Pianeta Viewros, la Fury Green. Un ambiente non proprio estraneo a chi ha seguito la campagna marketing di Metroid Prime 4 Beyond in quanto è stata più e più volte mostrata a piccoli bocconi in ogni trailer ma che finalmente è stata resa esplorabile nella sua interezza durante questa prova. Come da prassi, il level design di questa prima mappa segue una classica impostazione che mischia la linearità nella progressione tipica di FPS come un Doom o un Halo ad alcuni momenti di esplorazione più ramificata ed in pieno stile Metroid, con enigmi da risolvere e varchi da sbloccare, power up nascosti nell’ambiente ed un eventuale programmazione di un backtracking in seconda battuta per accedere ad aree extra una volta ottenuti power-up specifici.

In particolare, questo primo scorcio di quella che è effettivamente la prima area esplorabile si è rivelata l’occasione ideale per provare i nuovi Poteri Psichici di Samus e il modo in cui questi agiscono in modo versatile sia durante l’esplorazione – citando per esempio l’uso delle classiche bombe della Power Suit in forma sferica come sfere d’energia in grado di alimentare congegni e porte, o l’uso della telecinesi per manovrare cristalli ed interruttori – che soprattutto all’interno dei combattimenti contro i predatori naturali del posto. Oltre ai bersagli più “innoqui” come le piante carnivore nascoste tra le increspature d’acqua e gli sciami di insetti dalla velocità d’azione (al momento) piuttosto prevedibile, lo scontro tra Samus e gli organismi Xenomorphi più aggressivi ha proposto scontri serrati e carichi di adrenalina, in cui il minimo errore può comportare ad una rapida perdita di punti salute e lo spreco di preziosissime risorse e munizioni. Ed è lì che entra in gioco il raggio caricato che può essere manovrato durante un lungo ma al tempo stesso preciso bullet time e colpire fino a tre bersagli in rapida successione, presentando un’idea di game design che nelle parti più avanzate potrebbe presentare delle sfide molto interessanti e che faranno salire l’acquolina in bocca ai fanatici del gunplay frenetico e “Stylish”.


Con l’idea di trattenere gran parte dei nostri pensieri per la recensione finale di Metroid Prime 4 Beyond (che in questo momento non abbiamo ancora nelle nostre mani), questa seconda prova del titolo ha preso per mano la mia “scimmia interiore” e l’ha portata in un tour che ha riassunto i punti di forza del titolo in modo sopraffino. Il tutorial introduttivo nel Centro di Ricerca UTO ci ha permesso di riprendere mano alle fondamenta dell’esperienza di Metroid Prime, prima di approfondire le novità introdotte dai Poteri Psichici e dal modo in cui queste possono potenzialmente estendere l’esperienza di gioco verso una nuova dimensione. Ci auguriamo quindi che queste premesse “stellari” si protraggano per tutta la durata della campagna e anzi, vadano oltre le nostre più rosee aspettative, dando la possibilità a Samus di imporsi come uno dei titoli da non perdere su Nintendo Switch e Nintendo Switch 2.


Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina". Non chiedetegli quale sia il suo Final Fantasy o gioco Mega Ten preferito: non ne uscireste vivi!