Ubisoft ha tanti franchise storici nel carnet, oramai, ma quello che è davvero diventato una tradizione e un’icona che trascende le generazioni e le imitazioni, nonostante tutto, è Just Dance, giunto alla sua diciassettesima edizione principale (senza contare gli spin-off) in splendida forma… com’è logico, vista la quantità di esercizio fisico che contempla come attività primaria! Ecco dunque che, assieme all’arrivo dell’autunno, tornano gli sgargianti ballerini e i caratteristici passi di danza del brand a farci ballare quaranta e più nuove canzoni appositamente scelte e valorizzate tramite speciali video musicali. In tutto ciò, Just Dance 2026 Edition si adagia esattamente come avvenuto negli ultimi anni, da quando nel 2023 è diventato una sorta di live service con un ecosistema in costante espansione ma dall’evoluzione molto, molto lenta.
Just Dance 2026 Edition aggiorna, ma non rinnova davvero
Onestamente diventa esponenzialmente più difficile raccontare qualcosa di nuovo relativamente a Just Dance, ogni anno che passa: le meccaniche di gioco sono sempre quelle (del resto, squadra che vince non si cambia) e di innovazioni se ne vedono sempre pochine… magari significative, ma rivoluzionarie, mai. Di fatto, una volta acquistata la 2026 Edition, questa si adagerà sulla precedente come un aggiornamento indolore, sbloccandone la nuova playlist e integrandosi con le edizioni 2023, 2024 e 2025 (se possedute) e con l’eventuale abbonamento al “+” già in corso. Non si tratta, a tutti gli effetti, di un nuovo gioco ma di un ricchissimo pacchetto di brani che porta con sé alcune revisioni tecniche e alle modalità di gioco.
Gli elementi focali da attenzionare in fase di recensione, quest’anno, sono due. Il primo è l’adozione (supplementare) del motion capture tramite smartphone, passata dalla sperimentazione dell’anno scorso alla disponibilità su tutti i brani dell’attuale catalogo. Si tratta di una funzionalità assai gradita a livello di quality of life, dato che permette di smarcarsi da costose telecamere esterne, scomodi cellulari usati come motion controller o joycon spremuti come un limone: basta appostare uno smartphone con l’apposita app davanti alla tv alla corretta altezza e distanza e ballare senza impedimenti coreografie più coerenti coi movimenti degli avatar. C’è ancora da lavorare sulla precisione degli imput e delle latenze e si riscontrano a volte delle disconnessioni, ma è comunque una grande cosa, anche se purtroppo si è (ancora) limitati a poterlo usare con un solo giocatore alla volta.
La seconda novità è l’introduzione di una modalità “Party” che è al contempo una spassosa aggiunta e un’occasione mancata. Si tratta di una mini-maratona con pezzi sempre diversi che si innestano a spezzoni in una gara di gruppo e contiene diversi modificatori, oltre a tutta una serie di ostacoli e imprevisti volti a rendere le sfide imprevedibili. Divertentissimo in locale, ma si tratta a tutti gli effetti di un’accentuazione della deriva “party game” del titolo, che sta definitivamente perdendo i connotati della “festa globale” che aveva una volta in favore di un contesto molto più easy going e casual di quello (più tecnico e sfidante) del vecchio “Dance Floor” globale.
Con una certa pratica potrete imparare sia passi originali che quelli effettivamente visti nei video musicali originali, peraltro con una certa soddisfazione. I movimenti si imparano un poco alla volta, la curva di apprendimento è semplice e alla portata di chiunque voglia un minimo impegnarsi e il divertimento è garantito, con numerose attività possibili e fino a 6 giocatori in multiplayer locale, tra le varie sfide e l’apprezzata (e funzionale!) modalità di Allenamento (inteso non solo come pratica delle routine, ma di training di fitness: volendo, di calorie, ne possiamo bruciare parecchie!).
Abracadabra
Per il resto, la base, anche in questo Just Dance 2026 Edition, è sempre quella di seguire e conseguire movimenti a ritmo proposti specchiati dagli avatar a schermo: l’obiettivo sarebbe seguire il più possibile le coloratissime coreografie proposte, con tutto il corpo (o parti di esso, a seconda della coreografia stessa) anche se, in realtà, l’unico movimento che conta è quello della mano deputata a tenere il joy-con (o il controller di movimento ausiliare, come un telefono cellulare con l’apposita app installata). Questo al netto dei brani che prefigurano un’azione diversa da quella standard, ad esempio le canzoni “ballabili” da seduti. La precisione di movimento è fondamentale e non si può “barare” e il sistema è abbastanza preciso (per quanto non millimetrico), ma anche malleabile, consentendo vari livelli di gioco e impegno, sia che si ricerchi la perfezione nel movimento, quella nella coreografia completa o il semplice divertimento disimpegnato. Le varie coreografie e i singoli passi sono sempre ottimamente studiati per avere un tema portante, anche in vista di una certa accessibilità (ancor più accentuata rispetto agli scorsi anni), e avendo al contempo ben presenti il genere e ritmo del brano oltre all’eventuale coreografia originale.
Come da tradizione, di base è possibile scegliere tra una quarantina di canzoni esclusive di quest’edizione, di vario genere e difficoltà, affrontabili con una grande selezione di modificatori e, naturalmente, anche in compagnia, sia localmente fino a sei giocatori che online, sia creando stanze private online che partecipando a sessioni pubbliche in rete con alla base una gigantesca discoteca virtuale, ma anche multiplayer competitivi, sia contemporanei che asincronici. Sono presenti tutta una serie di sfide (personali, multiplayer e online) con anche le relative ricompense: i percorsi stagionali sono ben pensati e ricchi di invoglianti traguardi per gli amanti dei collezionabili grafici.
Essendo fondamentalmente un aggiornamento, i menù sono bene o male quelli della precedente edizione, leggermente più chiari e organizzati ma comunque sempre meno pratici del dovuto. Sarebbe ormai il caso di rivederli in maniera più organica, magari modulare a seconda delle preferenze dei giocatori: a volte per giungere alle proprie modalità o playlist preferite c’è bisogno di diversi passaggi e anche il sistema di ricerca interno potrebbe essere più smart, presentando meglio, ad esempio, le categorie dei brani.
La Playlist di Just Dance 2026 Edition
Qui di seguito trovate la lista delle canzoni presenti in Just Dance 2026 Edition al lancio: oltre a queste potete naturalmente contare su quelle a rotazione stagionale e su quelle catalogo Just Dance+, ovviamente. La selezione è eccellente: senza dubbio, una delle migliori tracklist in assoluto della storia del franchise, con in più la singolare canzone celebrativa di Bluey (praticamente unica novità dedicata al pubblico infantile). Immancabile, ovviamente, Lady Gaga, presente stavolta non con due classici ma con due novità: Abracadabra e Zombie Boy.
Il livello artistico e concettuale delle “mappe” (i video musicali su cui sono innestati brani e personaggi) è sempre altissimo e si tratta di una quintantina di scenari, tutti correlati all’estetica e alla lore di Just Dance. Sempre belli e divertenti da vedere, ottimamente realizzati ma tecnicamente hanno smesso di stupire da tempo, assestandosi oramai su un livello standard: quantomeno, dalla nostra esperienza c’è da dire che a livello di fluidità il buffering è migliorato di molto.
- Abracadabra – Lady Gaga
- All Star – Smash Mouth
- Anxiety – Doechii
- APT. – ROSÉ & Bruno Mars
- Azizam – Ed Sheeran
- Big Bad Frog – Austin & Colin
- Bluey Medley – Bluey
- Born to Be Alive (Reborn Version) – Patrick Hernandez
- Chichika (feat. METAMAMI) – MariaDennis
- Counting Stars – OneRepublic
- Cry Baby – Melanie Martinez
- Don Raja – Su Real e DISTORT
- Don’t Go Breaking My Heart – Lulu & Levon (cover Ubisoft Music)
- DRIP – BABYMONSTER
- Feather – Sabrina Carpenter
- Girls Just Want To Have Fun – Cyndi Lauper
- Good Girls – Humphrey Dennis feat. Zanillya
- Good Luck, Babe! – Chappell Roan
- Houdini – Dua Lipa
- Hung Up – Madonna
- I Had Some Help – Post Malone feat. Morgan Wallen
- It’s ok I’m ok – Tate McRae
- Kitipo – Dixzon Waz, La Tukiti e Amenazandel
- La Bamba – The Sunlight Shakers (cover Ubisoft Music)
- Louder – Don Elektron e Derek
- Love Again – Dua Lipa
- Messy – Lola Young
- Moonlight – Aileen-O (Ubisoft Music)
- Pop Muzik – M, Robin Scott
- Prehistorock – Ricky Stone
- Rockin’ Around the Christmas Tree – Mrs. Claus and the Elves (cover Ubisoft Music)
- Say Cheese – Paul Russell
- Show Me What You Got – Boomborg (Ubisoft Music)
- Sokusu – Wanko Ni Mero Mero (Ubisoft Music)
- Spin Your Love – Kevin J Simon (Ubisoft Music)
- Strangers – Sigrid
- Thrift Shop (feat. Wanz) – Macklemore & Ryan Lewis feat. Wanz
- Viva La Vida – Coldplay
- We Just Begun – Stush e WOST
- Zombieboy – Lady Gaga
Generalmente parlando, Just Dance 2026 Edition rientra tra le migliori edizioni in assoluto, qualcosa che i fan non possono perdere e che al contempo è un perfetto entry level per chi non l’ha mai giocato o è di ritorno. I difetti tipici dell’esperienza sono smussati (ma non eliminati), c’è una nuova modalità party tutta da ridere e la selezione musicale è eccellente. Il problema di fondo è che è ormai chiaro che Ubisoft non ha la minima intenzione di sforzarsi “più del dovuto” per presentare qualcosa di innovativo e davvero originale, nonostante il mondo del gaming attuale sia molto diverso da quello del 2009 in cui ha avuto inizio.
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