Octopath Traveler 0 Recensione: un nuovo viaggio è iniziato

Octopath Traveler 0 Cover

Una delle saghe RPG più famose si arricchisce finalmente di un nuovo capitolo. Octopath Traveler 0 arriva su Nintendo Switch, Nintendo Switch 2, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Serie X|S e PC. Il primo capitolo ha riscritto le regole narrative e di gameplay del genere, il secondo ha confermato che la formula può reggere il tempo, questo prequel vuole adesso rivoluzionare il proprio sistema di gioco offrendo un’esperienza originale ma anche fedele al passato. Un connubio di elementi difficile da raggiungere. Ma nulla sembra impossibile per Square Enix che promette di regalare un nuovo incredibile viaggio. Un’avventura nuova e tutta da scoprire.

Octopath Traveler 0 Grafica
Dove ci porterà il cammino di fronte a noi?

Octopath Traveler 0: tanti percorsi, un unico destino

Impossibile negare come Octopath Traveler abbia segnato un punto di svolta nel genere videoludico del RPG. Fin dalla sua comparsa nel 2018, si è subito imposto come una delle esperienze più originali e riconoscibili dell’ultimo decennio. Con poche operazioni di riscrittura concettuale, ha modificato l’approccio sia alla narrativa che alla grafica dei videogiochi. Celebre la sua estetica a 16 bit, reinterpretata e modernizzata attraverso la tecnica dell’HD-2D. Un misto di pixel art e illuminazione moderna che ha definito l’identità visiva di Square Enix negli anni successivi. Ma l’elemento più distintivo è sempre stato il suo approccio alla narrazione: otto protagonisti, otto percorsi indipendenti, scanditi da storie intime e autoconclusive, più vicine a delle novelle interattive che a un unico racconto corale. Con Octopath Traveler II, qualcosa è cambiato. La saga ha iniziato a sperimentare un maggior grado di interconnessione narrativa, introducendo coppie di personaggi e capitoli condivisi. Tuttavia la struttura rimaneva frammentata, quasi antologica, lasciando ai giocatori il compito di legare idealmente i fili tra i vari percorsi. Ogni capitolo, quindi, ha sempre mantenuto la sua identità narrativa, presentando più un mosaico di esperienze che un vero e proprio affresco unitario. Un elemento portante che rappresenta l’identità del titolo, da cui Square Enix però fa nascere una nuova, grande sfida.

Octopath Traveler 0 si presenta come il prequel dei primi due capitoli, indossando le vesti però di un esperimento audace all’interno della saga, mettendone in discussione i principi fondanti. La storia appare più coesa, costruita attorno a un intreccio unico, pur mantenendo le identità tematiche dei vari protagonisti. Al centro della narrazione, infatti, ci siamo noi. Un personaggio del tutto personalizzabile nell’aspetto, nella classe (una delle otto storiche e iconiche), anche nel cibo preferito, che ci darà bonus particolari. Non più otto strade diverse ma una sola che si dipana verso differenti direzioni. Le varie linee, Wealth, Power, Fame e gli archi successivi, non vivono più in compartimenti stagni, ma come capitoli di un’unica cronaca epica. Una storia più matura e cruda in cui non mancheranno momenti drammatici e colpi di scena inaspettati. Ne è un esempio perfetto il punto di partenza della nostra avventura: la completa distruzione del nostro villaggio, Wishvale, per colpa di un incendio, con un numero enorme di vittime anche tra le persone a noi più care. Da qui parte il viaggio alla ricerca di tre mitici anelli che ci porta non soltanto a incontrare nuovi amici e combattere contro temibili avversari, ma anche interrogarci su grandi temi esistenziali e sociali. La presenza di un filo conduttore più forte offre un respiro narrativo molto più ampio, quasi da grande dramma corale. Il focus rimane sui temi intimi dei singoli personaggi, dalla vendetta alla fede, dall’ambizione al rimorso, e ogni arco conserva un tono specifico. Tuttavia Octopath Traveler 0 cambia il modo in cui queste storie dialogano fra loro: non più percorsi paralleli che raramente si incrociano, ma linee che si sfiorano, si avvicinano e si condizionano, fino a comporre un destino condiviso. Diviene quindi rappresentazione di un ponte ideale tra la filosofia originaria della serie e un’idea più moderna di narrazione unificata, capace di dare al mondo uno spessore mai visto prima.

Octopath Traveler 0 Party
Un nuovo vecchio mondo si apre di fronte a noi.

Una storia costruita su tante identità differenti

Per sostenere il peso di una narrazione così complessa, la saga ha sempre presentato personaggi strutturati, profondi e psicologicamente articolati. Octopath Traveler 0 non è da meno, nonostante la presenza di un unico protagonista. Questo perché il nostro eroe si circonda ed incontra ben presto una moltitudine di personaggi che non hanno niente da invidiare agli eroi del passato. Ognuno di loro porta con sé una narrativa ben definita, che si intreccia gradualmente in una cornice più ampia. Ogni personaggio viene spinto da storie e motivazioni definite e strutturate, rappresentando dei perfetti archetipi mai macchiettistici. Alcune storie sono profonde e drammatiche, altre più leggere ma tutte contribuiscono a formare un mosaico narrativo. La profonda spiritualità del ladro Celsus, le insicurezze e i sensi di colpa di Phenn ma anche il desiderio di esplorazione e libertà di Carinda o la ricerca costante di conoscenza di Alexia sono solamente alcuni degli esempi narrativi che ci capiterà di incontrare. Tutti personaggi che potranno unirsi alle nostre fila, divenendo possibili membri del nostro party, raggiungendo il numero impressionante di 30 NPC reclutabili. Il loro valore è doppio: da un lato offrono una motivazione esplorativa costante, dall’altro arricchiscono il background del cast senza ricorrere a cut-scene invasive, anche se per goderne appieno dovremo prenderci del tempo per leggere ed assistere ad ogni dialogo. Un piccolo sacrificio per completare il puzzle narrativo. Ogni personaggio reclutabile può aggiungersi al gruppo dopo aver completato una piccola missione che compare sulla mappa non appena disponibile. Impossibile quindi non riuscire a trovarli tutti.

Accanto a loro abbiamo anche dei grandi avversari che rappresentano perfettamente le profondità più oscure dell’animo umano. Si parte da Fama, Avarizia e Potere per poi spingerci sempre più a fondo nei lati più terribili delle nostre fragilità. Ed ecco che Herminia diviene il simbolo di un desiderio di oro e beni preziosi che travalica il senso di umanità, Tytos invece è alla ricerca di potere e forza per ergersi sopra i cadaveri dei suoi avversari mentre Auguste desidera soltanto fama e onori e per raggiungerli è disposto a tutto. Anche questi, però, non sono così semplici da interpretare e incasellare. Perché durante la nostra avventura non soltanto approfondiremo i loro vizi e le colpe che hanno e continuano a perpetrare. Scopriremo anche il percorso che li ha condotti fino a quel punto. Una strada non nera ma costellata anche di piccole luci e tante zone grigie. Sarà stupefacente ritrovarsi ad avere qualche remora nel dar loro il colpo di grazia, commossi e impressionati da una backstory complessa, in cui potremmo ritrovarci. Villain epici, non semplici cattivi ma uomini e donne il cui percorso di vita li ha portati nel punto terribile in cui li incontriamo. Che sia frutto di una loro scelta o se siano solo vittime degli eventi, starà a noi deciderlo. Perché possiamo facilmente ritrovare qualche nostro aspetto anche in loro.

Octopath Traveler 0 Herminia
Non sempre sarà facile distinguere il bene dal male.

La strada, inoltre, ci porterà a incontrare tanti NPC secondari, anche loro con una storia da raccontare. Ogni regione è popolata da personaggi con piccoli conflitti e ruoli sociali che si intrecciano con le vicende dei capitoli principali. Non stiamo parlando di semplici figure ornamentali. Sono artigiani, guardie, mercanti, teatranti, contrabbandieri e abitanti comuni, tutti con routine e background che emergono sia nelle missioni secondarie sia nei momenti spontanei che possiamo vivere esplorando città e villaggi. Alcuni NPC ritornano più volte, assumendo un ruolo rilevante man mano che la trama progredisce e offrendo un senso di continuità che nei precedenti titoli della serie era meno marcato. Questa rete di personaggi minori è funzionale anche alle abilità di interazione tipiche della saga, che in Octopath Traveler 0 vengono ampliate e diversificate. Indagare, persuadere, rubare, reclutare temporaneamente od ottenere informazioni attraverso i vari personaggi giocabili permette di scoprire ulteriori dettagli su ogni NPC, trasformando semplici figure di sfondo in tasselli narrativi significativi. Alcuni offrono missioni opzionali, altri rivelano nuovi risvolti attraverso confessioni, lettere o richieste d’aiuto, mentre altri ancora incarnano temi ricorrenti come la decadenza politica, la lotta per la sopravvivenza o la ricerca di riscatto. La sensazione complessiva è quella di un mondo vivo, attraversato da relazioni credibili e intrecci che si sviluppano naturalmente. In questo contesto, non sono solo “presenze” ma veri veicoli per ampliare la comprensione del mondo, rendendolo un luogo abitato e pulsante.

Octopath Traveler 0 Monster
Grandi epici scontri ci attendono.

Spezziamo la difesa e distruggiamo l’avversario

Anche dal punto di vista del gameplay, Octopath Traveler 0 ha voluto innovare senza stravolgere. Con pochi piccoli tocchi, Square Enix riesce a rimanere fedele alla struttura classica della saga ma con qualche novità capace di ridefinire l’esperienza. In questo nuovo capitolo torna l’ormai iconico sistema di combattimento Break & Boost. Ogni avversario è dotato di uno scudo e un relativo punteggio. Colpendolo con le armi o gli elementi a cui è debole, facciamo calare questo numero fino ad infrangere lo scudo. A questo punto, il nemico è stordito e più vulnerabile ai nostri colpi. Ovviamente la tipologia di attacchi per infrangere lo scudo è nascosta fino a quando non viene colpito. Per far calare più velocemente questo valore, stavolta possiamo contare però su un party composto da ben 8 membri. Un’introduzione scontata visto la gran mole di personaggi da aggiungere al nostro gruppo, ma ben accetta. Durante i combattimenti ci sono due linee di attacco. La prima è quella che effettivamente combatte mentre la seconda fornisce supporto sulla base delle abilità equipaggiate. In ogni momento possiamo comunque scambiare, durante il suo turno, il singolo personaggio con la sua controparte nelle retrovie. I diversi personaggi sono appartenenti a una delle 8 classi storiche della saga e possono utilizzare una combinazione variabile di due armi. Il sistema di scontro, quindi, risulta essere ancora più tattico rispetto al passato e allo stesso tempo più fluido. Una combinazione che ha un ruolo fondamentale specialmente contro boss che richiedono attenzione ai pattern e alle finestre di vulnerabilità. Tutto questo rende più dinamico e al tempo stesso più strategico ogni combattimento.

Octopath Traveler 0 Stia
Tanti personaggi, ognuno con le sue abilità e psicologia.

Anche l’esplorazione beneficia di un passo in avanti: mappe più dense, attività secondarie che si intrecciano con le motivazioni dei protagonisti, percorsi opzionali che nascondono tesori. L’impressione generale è quella di un gameplay familiare ma che sfrutta meglio le potenzialità dell’HD-2D. Le aree sono sempre divise in mini mappe, tutte da esplorare con facilità, grazie anche al messaggio che compare a schermo quando stiamo per entrare e che ci avvisa del livello di sfida della mappa. Oltre alle città principali, sono presenti anche dei mini dungeon da affrontare per completare missioni specifiche. Zone che permettono di ammirare la varietà di ambienti presenti anche in Octopath Traveler 0. Tetri boschi, candide zone innevate, aree montuose ed aride e molto altro ancora. In molte di queste, inoltre, è possibile affrontare bestie mitiche per la conquista di grandi tesori. Il dover passare in continuazione per queste aree, però, può divenire ripetitivo ma per questo possiamo sfruttare in sistema di teletrasporto che ci sposta immediatamente in una delle città già visitate. Una scorciatoia da utilizzare, però, con parsimonia.

Il nostro villaggio, come dicevamo, è stato distrutto e oltre a compiere il nostro destino e recuperare gli anelli mistici, siamo chiamati anche a farlo rinascere e popolarlo di nuovo. Per fare questo, però, dobbiamo recuperare materiali utili a costruire nuove case e strutture. Legno, stoffa, roccia che si possono trovare proprio lungo i percorsi di ogni mappa. Una città bellissima ma deserta, non ha però nessuna utilità. Per questo alcuni degli NPC sparsi per le diverse città, possono essere invitati a trasferirsi nella nuova Wishvale. Anche il nostro villaggio può salire di livello, completando missioni specifiche presenti nella linea narrativa chiamata Flame. Così possiamo aumentare il numero di case, sbloccare nuove strutture e rintracciare i cittadini sopravvissuti all’incendio e ora sparsi per il mondo. Un nuovo arco della storia che si unisce a quelli già citati e prosegue anche con quelli successivi, accompagnandoci per tutta l’avventura. Questo nuovo tipo di progressione, completamente differente rispetto al passato, è uno degli aspetti più ambiziosi e, allo stesso tempo, più divisivi. Nei capitoli precedenti avevamo 8 strade differenti che in alcuni punti si sovrapponevano per poi separarsi nuovamente. Adesso invece un unico punto di origine con linee narrative parallele che ci permettono di alternare i vari percorsi e capitoli senza un ordine rigido. Questo approccio esalta la varietà del gameplay, perché ogni percorso propone sfide, abilità e nemici costruiti attorno a un tema specifico.

Allo stesso tempo proprio questa libertà introduce il principale punto debole del gioco: il bilanciamento della difficoltà. Le linee narrative sono parallele ma la crescita del nostro personaggio è costante e lineare. Questo tipo di approccio porta inevitabilmente a un leveling eccessivo dei personaggi, rendendo spesso alcuni capitoli molto più accessibili di quanto dovrebbero essere. A cadenza regolare vi è un riallineamento ma in maniera abbastanza costante, il problema si ripresenta, rendendo alcune fasi della storia troppo semplici da affrontare. Nonostante ciò, il piacere di assistere al dipanarsi della trama di questa epica avventura e di sfruttare al massimo le diverse meccaniche di gioco rimane altissimo. Nel complesso, Octopath Traveler 0 si afferma come un’esperienza capace di valorizzare tutto ciò che ha reso unica la serie, aggiungendo una maturità narrativa e un respiro epico mai così presenti. Non è solo un prequel: è un tassello fondamentale nell’evoluzione della saga. Un titolo che la celebra, la ridefinisce e suggerisce con decisione la direzione che la serie potrà prendere in futuro. In definitiva, un viaggio che vale la pena intraprendere.


Lo avevamo già capito con il nostro provato: Octopath Traveler 0 si presenta come un prequel solido e ricco, capace di rispettare i punti di forza della serie pur introducendo sfumature narrative e ludiche che ne ampliano l’identità. La storia racconta in modo efficace le vicende del nuovo e classico protagonista, prescelto dal destino per compiere una missione. Con lui ben 30 nuovi personaggi, ognuno mosso da desideri, conflitti e drammi personali. Stavolta abbiamo un’unica strada che però si divide in più archi narrativi, con i suoi capitoli e terribili avversari. Storie più mature e drammatiche che parlano di perfide ambizioni, lotte di potere e antiche ferite. Il nuovo capitolo mostra una notevole maturità nel tratteggiare personalità memorabili che ci mettono in discussione e ci fanno riflettere. Sul fronte del gameplay, il nuovo capitolo della saga conferma l’equilibrio tra tradizione e innovazione, partendo dal classico Break & Boost ma offrendo stavolta 8 membri nel party. Un sistema di combattimento più tattico e profondo anche se con qualche sbavatura nel bilanciamento della difficoltà, dovuto proprio alla struttura a linee narrative parallele. Il risultato finale è un comunque un RPG raffinato, coinvolgente e rispettoso della sua eredità. Il gioco riesce a conquistare sia i fan storici sia i nuovi giocatori, ponendosi come il primo passo nell’evoluzione della serie.