Lupin IIIRD La Stirpe Immortale Recensione: un audace ritorno

Arriva nei cinema italiani lโ€™ultima pellicola di Koike dedicata a Luipin IIIRD

Lupin IIIRD La Stirpe Immortale 2

Nel cuore di unโ€™ereditร  senza tempo, il mito del ladro gentiluomo si rinnova nel suo fascino intramontabile. Lupin IIIRD – La Stirpe Immortale approda nelle sale italiane lโ€™11 dicembre 2025, distribuito da Anime Factory, lโ€™etichetta dedicata allโ€™animazione giapponese di Plaion Pictures Italia. La regia porta la firma di Takeshi Koike, giร  autore di opere che hanno arricchito lโ€™universo creato dal maestro Monkey Punch. Il film si innesta nella continuitร  di una tetralogia di mediometraggi digitali – La lapide di Jigen Daisuke, La bugia di Mine Fujiko, Il sangue di Goemon Ishikawa e lโ€™ultimo, uscito lo scorso 25 novembre, Zenigata e i due Lupin – diretti dallo stesso Koike, che fungono da autentico prologo narrativo e preparano il terreno a questa nuova avventura. La pellicola, prodotta da TMS Entertainment, segna un ritorno allโ€™animazione 2D per la saga, riportando sul grande schermo lโ€™estetica classica e al tempo stesso audace che ha reso leggendario Lupin IIIRD.

Un indizio rivela un tesoro nascosto su unโ€™isola che non compare su alcuna mappa. Lupin, sedotto dallโ€™eco di questa sfida impossibile, decide di tentare il colpo. Giunto sulla tetra isola insieme ai fidati Jigen, Goemon e Fujiko, si trova perรฒ di fronte a Muom, un essere immortale deciso ad eliminare lui ed i suoi compagni. Avvolti da una nube di veleno letale ed incalzati dal tempo, i protagonisti hanno soltanto ventiquattro ore per sopravvivere. Ma come si puรฒ sconfiggere chi non puรฒ morire?

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Muom e Lupin IIRD

Lupin IIRD – La Stirpe Immortale: il tocco dโ€™autore che rinnova la tradizione

Quinto capitolo dellโ€™universo di Lupin III ad opera di Takeshi Koike, Lupin IIIRD – La Stirpe Immortale, si configura come lโ€™atto conclusivo di una pentalogia audiovisiva che, pur chiudendo un cerchio narrativo, lascia intravedere ampi margini di espansione e possibilitร  per il futuro. Il tocco autoriale del regista รจ evidente, quasi lapalissiano, ma al tempo stesso perfettamente armonizzato con lโ€™ereditร  dei personaggi nati dalla fantasia del maestro Monkey Punch. Lo stilema del cineasta, giร  riconoscibile nei precedenti mediometraggi, si conferma come un marchio di fabbrica: un mondo visivo e narrativo che predilige atmosfere cupe, un realismo crudo ed unโ€™attenzione particolare alla psicologia dei protagonisti. La pellicola si distingue, in tal modo, per un tono piรน maturo e drammatico, con una trama complessa e articolata che trova forza proprio nella continuitร  con i film antecedenti. Tuttavia, per merito di un breve prologo riassuntivo, questo lungometraggio risulta nel complesso accessibile, nonostante le lacune, anche a coloro che non hanno visto i precedenti film della serie. La Stirpe Immortale si apprezza per la sua intensitร  e coerenza, ma porta con sรฉ anche un sacrificio non trascurabile, perchรฉ รจ deprivato dellโ€™ironia tipica della saga, la quale da anima pulsante viene relegata al margine. Un barlume di comicitร , infatti, riaffiora soltanto nella sequenza finale postโ€‘credits. A tal proposito consiglio di non abbandonare la sala prima della conclusione dellโ€™ending, peraltro piacevole, poichรฉ proprio lรฌ si cela un tassello narrativo cruciale che spalanca la porta a ulteriori sviluppi e possibili sequel, nonchรฉ per lโ€™appunto, ci regala qualche sagace risata. Questa scelta, se da un lato conferisce maggiore gravitas alla storia, dallโ€™altro rappresenta una delle imperfezioni del lungometraggio, privandolo di quella leggerezza arguta peculiare di Lupin IIIRD. La narrazione, comunque, scorre con agilitร , sostenuta da un ritmo dinamico e talvolta adrenalinico, esaltato dalla brevitร  della pellicola che, lungi dal lasciare un senso di incompiutezza, restituisce invece la percezione di unโ€™opera compatta e compiuta, pur con le sue inevitabili ombre.

Unโ€™estetica portentosa e vibrante, perfettamente in sintonia con i toni narrativi del film, caratterizza Lupin IIIRD – La Stirpe Immortale, segnando il ritorno, dopo oltre trentโ€™anni, allโ€™animazione in 2D. Il film รจ realizzato in tecnica mista tradizionale e digitale, ma rigorosamente confinata alle due dimensioni, conferendo alla pellicola il fascino caratteristico della serie, ma adattato con il moderno gusto audiovisivo. La grafica dei disegni riprende la cifra stilistica dei precedenti mediometraggi di Koike, rielaborando il tratto classico di Lupin con linee leggermente piรน spigolose e marcate, in un equilibrio che restituisce ai personaggi una nuova intensitร  espressiva, pur mantenendo intatta la loro riconoscibilitร  iconica. Le animazioni sono fluide, mentre la fotografia, audace e raffinata, gioca con contrasti di luce e ombra, alternando atmosfere cupe e drammatiche a esplosioni di colore saturo e vivace, in un continuo dialogo visivo che amplifica la tensione narrativa. In linea con le immagini si struttura la colonna sonora. La musica, ad opera di James Shimoji, giร  collaboratore di Koike, si sposa sinergica ed euritmica con la narrazione. Interessante il sound design che si distingue per un taglio piรน incisivo ed un maggior realismo dei suoni rispetto la serie originaria. La regia, sapientemente orchestrata, si avvale di inquadrature dinamiche, intensi primi piani, simulazioni di movimenti di macchina e prospettive ardite, talvolta impossibili, che esaltano la drammaticitร  delle sequenze. Koike, tuttavia, ci regala il suo tocco autoriale non solo sul comparto estetico, ma anche sul fronte contenutistico. I personaggi storici della saga, infatti, pur mantenendo i tratti archetipici che li hanno resi iconici, trovano in questo film nuove sfumature, si muovono in un universo piรน cupo, dove le loro motivazioni e fragilitร  emergono con maggiore intensitร . In contrapposizione, il nemico Muom incarna lโ€™ossessione per lโ€™immortalitร , un potere che lo rende apparentemente invincibile ma che, paradossalmente, sottolinea la fragilitร  dellโ€™esistenza umana. La sua figura, come del resto il suo demiurgo, diventa cosรฌ specchio deformante del desiderio di eternitร , contrapponendosi alla vitalitร  effimera dei protagonisti e offrendo allo spettatore diversi spunti di riflessione. La stirpe immortale diventa cosรฌ non solo un capitolo conclusivo della pentalogia, ma anche unโ€™opera che si colloca in un piรน ampio discorso culturale nel quale Lupin IIIRD, attraverso lo sguardo di Koike, si emancipa verso una dimensione piรน filosofica.


Tra le ombre di un racconto piรน oscuro e le scintille di unโ€™estetica raffinata, Lupin IIIRD – La Stirpe Immortale si erge come una pellicola che osa oltre i confini della saga. Koike tramite una miscela esplosiva di azione e dramma, innescate da un tocco di veleno, ci regala una nuova ed adrenalinica avventura del piรน celebre dei ladri. Piรน cupa e matura, scevra della sua inconfondibile ironia, ma sempre dannatamente audace, perchรฉ, al di lร  di ogni nemico e di ogni sfida, lโ€™unico ad essere veramente immortale รจ il mitico Lupin IIIRD.