NVIDIA potrebbe porre fine a CUDA con il suo ultimo aggiornamento

Secondo quanto annunciato recentemente, NVIDIA ha introdotto uno dei più grandi aggiornamenti al suo stack software CUDA e l’iconico architetto di chip Jim Keller ritiene che ciò potrebbe segnare la fine dell’esclusività del software. Prima di questo aggiornamento, CUDA dava ai programmatori la possibilità di ottimizzare parametri come le dimensioni delle tile, i dati da caricare nella memoria condivisa e le risorse di calcolo necessarie per l’esecuzione sulla GPU, ma con CUDA Tile le dinamiche cambiano completamente. NVIDIA ha introdotto un modello di programmazione basato su tile e una nuova VM di basso livello chiamata Tile IR, che considera la GPU come un processore tile. Questo permette ai programmatori di concentrarsi maggiormente sulla logica di base, piuttosto che sulle complessità della GPU.

Con questo approccio basato sul tiling, NVIDIA è riuscita a ridurre le ottimizzazioni manuali e a concentrarsi invece su operazioni altamente regolari come la matematica delle matrici strutturate e le convoluzioni. Uno dei principali vantaggi di questo approccio è che CUDA Tile consente alla programmazione GPU di essere accessibile a un pubblico molto più ampio e, poiché gli algoritmi sono espressi in modo astratto, è il compilatore integrato a decidere i parametri della GPU. Naturalmente, rispetto all’implementazione di basso livello, CUDA Tile non offrirà prestazioni altrettanto elevate, ma è uno dei metodi di NVIDIA per rendere l’intelligenza artificiale accessibile a tutti.

Curious. Did Nvidia end the Cuda "moat" ? If they move to tiles like most other hardware, the AI kernels will be easier to port.https://t.co/ggeT0RUbfv

— Jim Keller (@jimkxa) December 7, 2025