Vendite deludenti, l’autore di Katamari Damacy valuta l’addio all’industria

Non è un momento semplice per Keita Takahashi, autore noto soprattutto per Katamari Damacy. In una recente intervista concessa a GamesRadar, lo sviluppatore ha ammesso che To a T, il suo ultimo progetto, non ha raggiunto i risultati sperati sul piano commerciale, al punto da spingerlo a lasciare la California e rientrare in Giappone.

Il gioco, un’esperienza slice of life incentrata su un bambino bloccato in una costante posa a T, affronta temi delicati come la disabilità fisica e la difficoltà di “integrarsi” quando il proprio aspetto è diverso. Un concept particolare, che però non è riuscito a trovare un pubblico abbastanza ampio da sostenere il progetto come sperato.

Nel corso dell’intervista, Takahashi ha commentato in modo diretto la situazione, riflettendo anche sui rischi dell’indipendenza creativa e sul valore delle idee nuove:

“So che i miei giochi sono molto lontani dal mainstream. Di recente sono tornato in Giappone, e uno dei motivi è stato proprio il fatto che To a T non ha venduto bene. Questo è uno dei rischi dell’essere indipendenti, e sono disposto ad accettarlo, ma non credo sia una questione di nicchia o tradizione: è una questione di piacere o meno alle persone. Credo che ci sia ancora spazio per idee nuove, e purtroppo To a T non era quella giusta. Ma penso che la situazione sia quella che è.”

Lo sviluppatore ha poi spiegato che, al momento, la priorità è legata alla famiglia. Solo dopo aver rimesso in ordine la quotidianità, valuterà con calma il proprio futuro professionale e se sentirà ancora di appartenere all’industria dei videogiochi oppure se sarà il caso di cercare altrove una nuova strada.

Anche se ora è un momento duro, la fantasia che ha fatto nascere Katamari Damacy è indubbia: speriamo quindi che questa battuta d’arresto sia solo una parentesi, e che Takahashi trovi presto il modo, e le energie, per tornare a sorprenderci con le sue opere.

Il trailer di To a T: