Lords of the Fallen 2 Anteprima: forgiato nel sangue

lords of the fallen 2

Il primissimo Lords of the Fallen, quello del 2014, per intenderci, è stato un progetto incompleto, ma dal buonissimo potenziale. L’oscuro mondo di gioco creato dai ragazzi di Deck 13 e CI Games, sotto la direzione creativa di Jan Klose, non ha saputo conquistare i fan, al netto di alcune trovate molto interessanti, tanto quanto il profilo narrativo quanto – e soprattutto – sotto quello ludico e contenutistico. Una storia, guardando al futuro, che si è ripetuta più e più volte, con molti team a caccia di un prodotto in grado di avvicinarsi al successo dei titoli più blasonati del genere, nel momento d’oro dei “soulslike” ma con fortune quasi sempre nulle.

CI Games, però, a differenza di altri team di sviluppo, ha continuato a credere nel proprio lavoro. Forte di una sorta di rebrending “silenzioso”, Lords of the Fallen è tornato sulla scena, a distanza di dieci anni. CI Games ha deciso di dare al nuovo progetto lo stesso titolo, senza numeri e senza alcun tipo di artificio creativo, proprio per sottolineare la voglia di ripartire, di creare qualcosa di nuovo, basandosi sulle fondamenta di una visione creativa forte e ben delineata. Lords of the Fallen del 2023, pur funestato da una partenza falsa, ha saputo reinventarsi, perfezionarsi e aprirsi dinnanzi al giocatore come un titolo solidissimo, ricco e per lunghi tratti geniali.

Grazie anche a un supporto post-lancio granitico, che ha trovato la propria sublimazione soltanto qualche giorno fa, quindi ben due anni dopo il day one, con il rilascio della versione 2.5, Lords of the Fallen ha saputo diventare un prodotto solidissimo, a tratti sublime. L’opera di CI Games ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per poter ritagliarsi il proprio spazio nell’universo dei souls-like e non soltanto e, probabilmente, lo spartiacque “definitivo” sarà proprio questo sequel, annunciato con il solito – meraviglioso – trailer durante proprio i The Game Awards. Lords of the Fallen 2 sembra essere ancora più figo, più grande e più oscuro del suo predecessore e noi non vediamo l’ora di poterlo vedere in azione.

In Lords of the Fallen 2 ci saranno tantissime nuove minacce da affrontare.

Lords of the Fallen 2: di sangue e acciaio

Il percorso evolutivo di Lorde of the Fallen ha portato il gioco a diventare sempre più ricco e completo, superando alcune lacune, anche abbastanza evidenti, della versione “vanilla”. Con Lords of the Fallen 2 la sensazione, e anche la speranza, è che il team di sviluppo – forte del grande lavoro svolto della maturità raggiunta – sarà in grado di partire subito a mille, e le prime sequenze mostrate sembrano essere molto promettenti. Subito dopo la carrellata in CGI, epica e spettacolare come sempre, il trailer si è dedicato al gameplay, con alcune sequenze che hanno messo in mostra i punti di forza, ma anche alcune delle solite debolezze, di un titolo che sembra essere forgiato nel sangue e nella brutalità.

Al netto di un feedback dei colpi che ci è sembrato sempre un po’ legnoso, con animazioni ancora una volta buone ma poco fluide al “tatto”, Lords of the Fallen 2 sembra aver intrapreso una strada molto precisa, che va anche a strizzare l’occhio non solo ai souls-like più canonici, ma anche ad altre iterazioni meno blasonate, e di successo, del panorama ludico. La prima, più importante, aggiunta, riguarda l’introduzione dello “smembramento” che ci ha ricordato parecchio quanto avviene in The Surge, un doppio titolo fin troppo lasciato nel dimenticatoio e che, invece, ha saputo portare nel settore tante piccole picche anche di buona fattura.

Questa nuova feature, ovviamente, ha una doppia valenza di primissimo livello. La prima è legata al fattore ludico: poter fare a pezzi i nemici, anche, apparentemente, quelli più grossi, rende tutto l’amplesso creativo più stimolante e divertente, magari proprio legato a una gestione dei punti del corpo più estesa e creativa, che rende gli scontri decisamente più ricchi e stimolanti, e allo stesso tempo più spettacolari. Il secondo punto di forza è quello “visivo”: Lords of the Fallen 2 è più oscuro, più sanguinolento, più violento ed è proprio il sangue a tracciare la via, a rimarcare l’idea finale di rendere il titolo un paradiso di violenza e combattimenti all’ultimo sangue.

La meccanica dello smembramento non è però l’unica variabile che spinge in questa direzione. Ogni cosa sembra essere più dark, anche i nemici, e la carrellata di boss e nemici formidabili da fronteggiare sembra già chiarire che, mai come stavolta, il giocatore sarà chiamato a dover fronteggiare minacce oscure e incredibilmente potenti, potendo contare su un impianto ludico e ruolistico sulla carta sempre molto appagante e decisamente stimolante. Sotto questo aspetto, crediamo che Lords of the Fallen 2, e sembra anche evidente, non si discosterà più di tanto dall’ottimo livello raggiunto con il capitolo del 2023, ma siamo anche altrettanto che le sorprese, in tal senso, non mancheranno di certo.

Più sangue, più caos.

Un mondo (anzi, due) in rovina…ma meraviglioso

Al di là del discorso sull’espansione del combattimento, tra nuove meccaniche e il perfezionamento di un sistema di gioco in continua espansione, Lords of the Fallen 2 vuole mostrare i muscoli anche sul piano del design e dell’impatto visivo. Partendo dai già sopracitati nemici speciali, i boss, è lampante quanto i ragazzi di Hexworks abbiano saputo spingere al massimo il materiale originale, creando un mondo di gioco meravigliosamente spaccato in due, e in entrambi i casi meraviglioso, seppur con qualche riciclo di idee e di asset che, ormai, è diventato un po’ un uso comune.

Lords of the Fallen 2, in tal senso, sambra voler spingere fortemente in alto l’asticella, presentandosi ai nastri di partenza con un piglio artisticamente molto ispirato. Il mondo di gioco è ancora spaccato in due dalla presenza di Umbral, il regno oscuro a cui si accede quando si muore o utilizzando l’immancabile lanterna Umbral. Gli sviluppatori si sono già sbottonati e hanno confermato che il mondo sarà ancora esteso alla dicotomia continua tra Axiom e Umbral, ma con proporzioni decisamente più generose. Dalle sequenze che abbiamo intravisto, sembra che il regno di Axiom abbia tutte le carte in regola decisamente più esteso, più variegato, con alcuni scorci davvero sensazionali.

Del resto, al team di sviluppo non è mai mancata la creatività, e siamo convinti che anche stavolta verrà fatto un lavoro solido e certosino sulla creazione del mondo di gioco. Quel che sappiamo è che il mondo di gioco andrà ben oltre i confini di Mournstead, con ben quattro nuove regioni esplorabili, con tutto ciò che ne consegue anche per quanto riguarda tutte le nuove minacce affrontabili e tutte le nuove forze in campo da esplorare. Sin dai primissimi vagiti, infatti, il trailer mostrato ai The Game Awards sembra donare al titolo un potenziale enorme sul piano audiovisivo, grazie anche a quelle che sembrano le nuove “divinità” da spalleggiare o affrontare durante la nuova avventura.

Anche Umbral potrà vantare su un’estensione maggiore e siamo convinti che proprio con il mondo dei “morti” gli sviluppatori sapranno calare al meglio i propri assi e sbizzarrirsi a più non posso, confezionando un nuovo immaginario tanto bello da vedere quanto minaccioso e spietato da vivere e affrontare. Del resto, le indicazioni ci son tutte e se dobbiamo essere onesti siamo anche molto soddisfatti dal fatto che sembra che i due mondi siano ancor più connessi, quasi separati da un velo sottilissimo, per quanto invisibile. Ciò può rendere, a nostro modo di vedere la cosa, l’esperienza ancor più immersiva e totalitaria, soprattutto se la voglia di esplorare, scoprire e lanciarsi nell’ignoto è il vostro pane quotidiano.


Lords of the Fallen 2 sembra avere tutte le carte in regola per poter bissare e superare l’ottimo successo del suo predecessore. Grazie a una vena artistica ancor più ispirata e un sistema di combattimento sempre più gore e spietato, il secondo capitolo della “nuova” iterazione del brand di CI Games, sviluppata da Hexworks, vuole fare sul serio e soltanto i prossimi mesi sapranno dirci se gli obiettivi prefissati potranno essere raggiunti. Noi ci speriamo e non vediamo l’ora di saperne di più.