Light of Motiram

Light of Motiram: accordo riservato tra Sony e Tencent porta alla rimozione del gioco dagli store

Sony e Tencent hanno messo fine alla loro battaglia legale legata a Light of Motiram, titolo finito al centro delle polemiche per le sue forti somiglianze con la serie Horizon. Secondo quanto emerso da documenti giudiziari depositati nelle scorse ore, le due aziende avrebbero raggiunto un accordo riservato, portando alla chiusura definitiva del caso.

La conseguenza più immediata dell’intesa è stata la rimozione di Light of Motiram dagli store digitali: le pagine del gioco sono infatti scomparse sia da Steam che dall’Epic Games Store, rendendo di fatto impossibile una futura pubblicazione sulle principali piattaforme PC. Al momento, l’unica presenza online rimasta è il sito ufficiale del progetto, ancora accessibile.

La causa era stata avviata da Sony, che tramite il proprio team legale aveva definito Light of Motiram un clone eccessivamente fedele di Horizon, sostenendo che il gioco potesse danneggiare e svalutare il valore del brand PlayStation. Tencent, dal canto suo, aveva respinto le accuse parlando di un tentativo di imporre un “monopolio sulle convenzioni di genere”, dando vita a uno scontro legale particolarmente acceso tra le due multinazionali.

Il procedimento avrebbe dovuto approdare in tribunale all’inizio del 2026, ma l’accordo raggiunto ha anticipato bruscamente la conclusione della vicenda. Sebbene i termini dell’intesa non siano stati resi pubblici e difficilmente lo saranno, l’impressione è che Sony abbia ottenuto ciò che cercava fin dall’inizio: impedire l’uscita del gioco.

Il contesto si è inoltre fatto più chiaro nelle ultime settimane, anche alla luce dell’annuncio di Horizon Steel Frontiers, MMO per PC e dispositivi mobile sviluppato da NCSoft. In passato, Tencent aveva più volte tentato di proporre a Sony un adattamento mobile del franchise Horizon e, secondo la ricostruzione fornita da PlayStation, proprio da quei rifiuti sarebbe poi nato il progetto Light of Motiram.

La rimozione del titolo dagli store segna quindi un epilogo rapido e inatteso per una disputa che sembrava destinata a protrarsi a lungo. Un risultato che, almeno sul piano strategico, appare decisamente favorevole a Sony, ora riuscita a chiudere il caso prima ancora di arrivare in aula.