Final Fantasy VII Remake: nuovo video-intervista su Episode 1

Square Enix non la smette di deliziarci con piccole chicche su Final Fantsy VII Remake e sembra proprio che le sorprese non siano ancora terminate. Da pochi minuti è online l’intervista con gli sviluppatori sul Episode 1 che uscirà il 10 aprile. Tetsuya Nomura, director e concept designer, afferma immediatamente che:

“La parte che mi preoccupava di più erano i fan originali della serie. Anche perché sono ormai passati più di 20 anni da allora. Quindi con i vecchi fan e quelli nuovi che lo giocheranno solo adesso, dovevamo bilanciare tutto per entrambi. Dovevamo creare un gioco godibile per entrambe le parti.”

Invece, come ci ricorda Naoki Hamaguchi, co-director (game design e programmatore) non ci sono solo artisti che hanno contribuito al primo FF7, ma anche new entry che hanno lavorato solo al suo Remake.

“Ci sono persone nostalgiche che hanno lavorato 20 anni fa a Final Fantasy VII e invece altre che non ci avevano mai messo mano.”

A parlarci del setting ci pensano invece Kuzushige Nojima (storia e scenario) e Yoshinori Kitase (producer), dicendo:

“C’è un’immensa Midgard da esplorare nella prima parte della storia. Costruita nel metallo, ci sono sia ricchi che poveri. È un mondo creato ben 23 anni prima, ed ha avuto numerose difficoltà durante il tempo.”

Tetsuya Nomura continua raccontando dei cambiamenti effettuati grazie alle nuove tecnologie, ma anche di ciò che è rimasto come base per l’innovazione del Remake.

“Ora somiglia più a Midgar rispetto al 1997, perché sia il background che i personaggi che la abitano sono più vivi, dai nemici principali ai compagni di Avalanche. Anche se la città è vasta, non puoi andare ovunque ovviamente, ma il range adesso è davvero ampio. Credo che sia più immersivo rispetto al passato. Mi sembra più FF7 adesso, anche per il tipo di battle system. Ora la parte action fa da padrona. Non sarà più a turni, ma una battaglia in tempo reale.”

Per quanto riguarda invece la parte delle soundtrack, è Mitsuto Suzuki (compositore) a raccontarci la sua esperienza:

“Per noi è stata davvero dura dover comporre le musiche per le scene. Perché per ogni sequenza possono esserci diverse versioni dello stesso sottofondo musicale. L’OST Interattiva è davvero dura da comporre… è come essere un bravo DJ all’opera.”