Suburra 3 Recensione – C’è posto per uno solo sul trono di Roma

Suburra 3 Recensione | Suburra è una serie tv che racconta le vicende della criminalità di Roma, in particolare a Ostia. Con una regia pulita e dei personaggi tanto complessi quanto lineari nelle loro intenzione, ci viene narrata una storia di droga, di soldi, di omicidi e di potere che suscitano allo spettatore molte emozioni, grazie all’incredibile sviluppo dei protagonisti, rendendo i fruitori tanto interessati a loro quanto ai fatti che li coinvolgono. La serie non lascia spazio a dolci bugie, racconta una storia cruda e a tratti cattiva così com’è. La storia di tre ragazzi, Aureliano Adami, Alberto Anacleti, Spadino, e Gabriele Marchesi, che volevano conquistare Ostia e “mandare a quel paese” le loro famiglie per aprire un loro business, ma tutto è sfociato in una guerra più grande di quanto si aspettassero. Roma è difficile da governare e presto i nostri protagonisti se ne renderanno conto.

Nelle ultime stagioni abbiamo visto come questi tre personaggi si siano sviluppati, ciascuno seguendo la propria strada ma restando amici. Spadino in lotta per il potere della famiglia contro la madre, riesce a diventare capo degli zingari con affianco Angelica, sua moglie, che ora aspetta un bambino. Aureliano Adami è rimasto solo ma deciso a tenere in piedi gli affari del padre a ogni costo. Gabriele Marchesi si arruola in polizia e diventa in breve tempo Vice Ispettore, ma presto si trova contro Samurai e opta per una soluzione drastica per uscirne fuori. Ma stiamo dimenticando il Dottore Cinaglia che dopo la vittoria della destra con cui è alleato si ritrova a dover fare affari con Samurai. Quest’ultimo, dal canto suo, è costretto a fare affari con Cinaglia data la perdita di potere sulla capitale per colpa di Spadino e Aureliano.

 

Roma ha bisogno di un Re.

 

Spadino, re degli zingari ormai, fatta da parte la madre con il cugino, è lui che comanda e presto vedrà nascere il suo erede. Intanto non teme nulla e intraprende un patto con Adami, mette la droga, gli uomini di Aureliano la smerciano, e tutto si prospetta andare per il verso giusto. Ma il suo trono comincia a tremare per il ritorno di Manfredi, ormai risvegliato dal coma, che gli metterà i bastoni tra le ruote. Manfredi è deciso più che mai a riprendere le redini della famiglia e finge di essere d’accordo con Spadino, mentre nel frattempo stringe un patto con un personaggio di potere sbarazzarsi di Alberto e Aureliano. Arrivano i tentativi di boicottare questa alleanza che barcollerà senza mai cadere.

suburra 3

Per quanto riguarda Cinaglia, possiamo dire che è divenuto un dei personaggi più complessi in Suburra 3. Partito come semplice uomo di politica, un mero pedone sulla scacchiera, si è reinvitato diventando colui che muove i pezzi sulla scacchiera, facendo più paura di quanto non lo faccia Samurai. Ma tutto ha un suo prezzo. Infatti, si inaspriranno i rapporti con la moglie, che gli porterà via i figli. Intanto verrà pressato da Spadino e Adami che lo vogliono usare per poter mettere le mani sul giubileo che presto si terrà a Roma. La situazione si fa bollente quando Cinaglia si mette contro il prete Nascari, per ottenere il controllo sul giubileo. Ma il prete, sentendosi minacciato, decide di coinvolgere la moglie di Cinaglia affinché possa denunciarlo, ma nulla andrà secondo i piani.

Adam, nonostante i lutti avuti in famiglia si rimette subito a lavoro. Lui è un uomo forte e pronto a tutto per riprendersi quel che è suo. È deciso più che mai ha continuare gli affari del padre, ma si troverà degli ostacoli nel suo percorso e dovrà ricorrere all’alleanza con Spadino per superarli. Nel mentre, Aureliano trova anche l’amore, ma soprattutto una socia: Nadia. Lei insieme ad Angelica, si daranno da fare per espandere il proprio domino su Roma Nord, il nuovo obbiettivo di Spadino e Aureliano.

 

La criminalità è donna in Suburra 3.

 

Due personaggi interessanti e soprattutto da tenere d’occhio sono Nadia e Angelica. Viene dato uno spazio alle due ragazze in Suburra 3. Vengono incaricate dai loro uomini di occuparsi degli affari a nord di Roma. Anche qui abbiamo uno sviluppo importante. Angelica nata e cresciuta dagli zingari sa che le donne devono occuparsi di stare a casa e non degli affari dei propri mariti. È un personaggio di carattere forte che rompe questi pregiudizi e si afferma come donna matura che non ha bisogno di un uomo per essere completa. Una ribelle che dovrebbe ispirate coloro che credono di dover avere un uomo al proprio fianco per sentirsi al sicuro. Nadia, invece, dopo aver litigato con i cugini, si ritrova a voler comunque continuare la sua carriera criminale, e chi meglio di Aureliano per coronare questo sogno? Al contempo, lui si fida, affidandole gli affari di Roma Nord. Un’ottima mossa perché lei dimostrerà una donna indipendente e caparbia negli affari. Ma non solo. Infatti, il loro si rivelerà presto essere un amore forte e pieno di passione.

Suburra è una serie che più della regia e della scenografia ha dei personaggi idilliaci. Tutti godono e soffrono. Ognuno ha i propri interessi, le proprie debolezze e intenzioni. Ognuno vuole fare affari e uscirne con la borsa piena e il cuore che batte ancora. In Suburra 3 abbiamo ancora uno sviluppo incredibile, il modo in cui agiranno i nostri eroi non sarà casuale. È una serie cruda che nasconde spunti di verità. Dipinge la capitale come un Guernica romano, con i suoi dolori, le morti e le sue paure. Ci siamo esageramene affezionati ai nostri beniamini, se così possiamo chiamarli. Anche noi, come loro, speriamo possano trovare il potere, ma noi sappiamo che il rischio di rimetterci la vita è parecchio alto. C’è un punto negativo, se vogliamo trovarne uno. La storia è forse troppo romanzata, ma a parer mio ciò rende ancora più accattivante la serie e interessanti i personaggi. Un altro lato negativo è che si potrebbe avere l’impressione che la terza stagione rallenti un po’ nei primi episodi, ma è solo la quiete prima della tempesta, perché negli episodi successivi ne succederanno di cotte e di crude.