My Hero Academia Vigilantes First Look: essere un eroe, ad ogni costo!

My Hero Academia Vigilantes

La stagione anime primaverile ha sganciato la prima, attesissima, โ€œbombaโ€ del suo arsenale: My Hero Academia Vigilantes ha fatto il suo debutto su Crunchyroll. Lโ€™anime spin-off del blasonato capolavoro di Kohei Horikoshi si รจ presentato al pubblico con un primo episodio, tutto sommato, di buonissima fattura, senza picchi di genialitร  assoluta e con unโ€™aura molto โ€œfamiliareโ€, e anche per questo motivo mi ha fatto una buonissima impressione. Studio Bones ha dimostrato, ancora una volta, di sapere benissimo il fatto suo, e si รจ mossa in maniera molto intelligente nellโ€™adattare il prequel di My Hero Academia con uno stile molto simile allโ€™anime โ€œoriginaleโ€, lavorando, cosรฌ, in una comfort zone a tratti scontata ma comunque gestita in maniera intelligente.

Il primo episodio, tra lโ€™altro arrivato giร  con tanto di doppiaggio italiano, mi ha appassionato e tenuto discretamente attaccato allo schermo. La forza di questa produzione sembra, ovviamente, il grande punto di contatto con tutto quel gigantesco universo a cui fa riferimento, รจ ovvio, ma grazie a una serie di soluzioni narrative interessanti e a un cast di tutto rispetto, dallโ€™altissimo potenziale, il nuovo anime di Crunchyroll sembra avere tutte le carte in regola per attirare a sรฉ una grossa fetta dโ€™utenza, specialmente quella fortemente legata al lavoro del maestro Horikoshi, ma non per forza. Ovviamente, non tutto รจ andato alla perfezione, ma parliamone con calma, in attesa di poter poi completare il viaggio e dare un valutazione complessiva a questa prima stagione.

Un terzetto strampalato!

My Hero Academia Vigilantes: cosa significa essere eroi?

Il primo episodio di My Hero Academia Vigilantes mi รจ sembrato molto familiare. I primi minuti dellโ€™anime sono dedicati a quella che รจ un poโ€™ lโ€™introduzione della storia che, ricordiamo, รจ ambientata diversi anni prima degli eventi โ€œoriginaliโ€ quelli, per intenderci, precedenti allโ€™ingresso di Midoriya alla Yuhei. Il protagonista di questo spin-off, che ha il compito di aprire le danze, ha perรฒ molti punti in comune con Midoriya. Il cuore pulsante della storia รจ ancora una volta quel desiderio impellente di diventare un eroe, di emulare, manco a dirlo, All Might, il simbolo di unโ€™ideologia purissima e quasi fantastica, specialmente per chi, proprio come Koichi, non possiede un potere tale da affiancare a una morale di ferro.

My Hero Academia Vigilantes parte da Koichi, ma sembra avere tanto da raccontare, anche e soprattutto sulla societร  che ruota intorno alla figura degli eroi professionisti. Nei primi minuti, infatti, vengono citate licenze, attivitร  illegali, un giro di esperimenti votati a creare eroi e villain artificiali, il tutto contestualizzato a una societร  mediamente soddisfatta della propria esistenza e che conduce una vita tutto sommata ordinaria, allโ€™oscuro di tante (troppe) cose. Anche la sequenza finale, per intenderci, sembra proprio essere messa lรฌ apposta per aprire le porte alla narrazione, a far si che si stacchi velocemente da una dimensione piรน circoscritta, per abbracciare un disegno piรน ampio e soprattutto piรน connesso a quello che un universo narrativo tanto amato.

Koichi vuole diventare un eroe, a ogni costo!

Strisciando verso il successo

La prima cosa che balza all’occhio รจ la natura “particolare” dei protagonisti coinvolti, che aprono un po’ le porte a uno stile e a una progressione della storia in parte diversa. L’anime trasmette bene la sua natura da spin-off, e allo stesso tempo rimane legato a quegli archetipi che rendono il tutto un unico, grande, agglomerato narrativo, tematico e strutturale. Per farla breve, My Hero Academia Vigilantes รจ molto piรน My Hero Academia di My Hero Academia, e funziona. Il primo episodio, per quanto evidentemente di apertura, che fa da apripista per quello che deve avvenire, รจ ottimo anche in termini di ritmi e regia, e risulta decisamente intrigante, privo di momenti “morti” e scorrevole, per tutto il tempo.

Ho apprezzato parecchio la scelta di mixare la narrazione dal punto di vista “oggettiva” e soggettiva (quella di Koichi, un po’ come accade con Deku) e l’ho trovata anche vincente in senso piรน generale. Se proprio volessi fare il pignolo, potrei dire che tutti questi punti di contatto con la serie principale sono, a volte, eccessivi e possono rischiare di lasciare indietro chi vorrebbe, magari, partire da qui per entrare nel mondo di Horikoshi, rappresentano una barriera complicata da buttare giรน. Questa รจ, chiaramente, un’inezia, anche perchรฉ trattandosi di uno spin-off รจ lecito aspettarsi un’evoluzione simile, ma avrei preferito una gestione forse un po’ piรน leggera e “aperta” di questo aspetto.

Pop รจ destinata a portare tanto colore (e musica) alla serie

Uno stile familiare, ma vincente!

Sotto il profilo tecnico e artistico, il lavoro svolto dallo Studio BONES รจ decisamente conservativo, ma non per questo meno funzionale. Anzi. Sul piano audiovisivo, infatti, My Hero Academia Vigilantes si conferma in forte continuitร  con la serie principale, nel bene e nel male. A differenza del lavoro compiuto sulla serie principale, perรฒ, Vigilantes sembra essere caratterizzato da uno stile un po’ piรน “pop”, con forme piรน rotonde, un tratto volutamente meno deciso e piรน morbido e una palette cromatica piรน accesa ed evidente. Questa scelta stilistica va a sposarsi con il carattere sempre (o quasi) gioviale ed esagerato dei volti principali, ma cozza anche un po’ con quello che รจ il tema portante della serie, volutamente piรน cupa di quello che si potrebbe immaginare a un primo acchito.

Per il resto, comunque, l’anime mette in mostra un comparto tecnico molto solido. Le animazioni, ad esempio, mi sono apparse veramente molto buone, cosรฌ come la direzione in generale, che sbandiera un lavoro evidentemente molto curato, che non ha paura di confrontarsi con i lavori piรน solidi degli ultimi anni. Anche il doppiaggio italiano mi ha dato ottime sensazioni. Il livello di immersivitร  degli attori coinvolti nel progetto รจ veramente elevato e, come al solito, lo studio VSI Roma si รจ rivelato una certezza per tutto il settore di riferimento. Anche le tracce che accompagnano il viaggio di Koichi e degli altri protagonisti della storia sono di buon livello, e aiutano comunque la serie a risultare piacevole e “leggera”, anche piรน di quanto (volutamente) dovrebbe.


Questo primo episodio di My Hero Academia Vigilantes รจ proprio quello che mi sarei aspettato: โ€œdivertenteโ€, esagerato e profondamente nostalgico. Lo spin-off dellโ€™opera di Kohei Horikoshi lavora in una comfort zone evidente, ma riesce comunque a regalare degli sprazzi geniali e dal grande potenziale narrativo (e non solo). รˆ ancora presto per parlare, ma sono convinto che abbia tutte le potenzialitร  per risultare uno degli anime piรน interessanti della stagione primaverile (e non solo) specialmente per i fan della serie originale.