Ormai siamo tutti in fervente attesa del nuovo capitolo della serie principale, Borderlands 4. Eppure, in questi giorni, c’è anche un altro titolo legato alla storica IP ad attirare l’attenzione: Borderlands Online.
Facciamo un salto nel passato: era il 2015 quando, esclusivamente per il mercato cinese, 2K – in collaborazione con Shanda Games – stava sviluppando un MMO ambientato nell’universo di Borderlands. Si trattava di un vero e proprio esperimento: l’idea era quella di applicare l’umorismo tagliente e l’arsenale fuori di testa tipico della serie a una formula free-to-play con elementi da MMO.
Il gioco prevedeva quattro classi giocabili (Siren, Soldier, Berserker e Hunter), missioni ambientate su Pandora e il ritorno di personaggi familiari come Claptrap e Dr. Zod. Erano previste anche tre modalità PvP (last man standing, team vs team e capture the flag), un sistema di crafting delle armi, gilde e location classiche come Skag Gully.
Il progetto però venne cancellato solo un anno dopo l’annuncio e Borderlands Online scomparve… almeno fino ad oggi.
Grazie al lavoro del modder e dataminer EpicNNG infatti, possiamo finalmente dare uno sguardo a una build funzionante del gioco. Il modder è riuscito addirittura a far ripartire il creatore di personaggi, permettendoci di esplorare almeno le fasi iniziali del titolo. Il suo obiettivo è ora quello di rendere il gioco completamente giocabile, anche se – va detto – al momento Borderlands Online va in crash subito dopo la personalizzazione del personaggio. Curiosità interessante: nei file del gioco è stata persino trovata la mappa Dust 2 di Counter-Strike, probabilmente utilizzata solo per test interni. In attesa che il progetto di EpicNNG faccia ulteriori passi avanti, per fortuna c’è anche altro di cui parlare. Se vi siete persi le novità su Borderlands 4 presentate durante lo State of Play, potete recuperarle nel nostro articolo dedicato, disponibile a questo indirizzo.
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