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Nintendo Switch 2: chi la modifica rischia il blocco permanente della console e dell’account

Nintendo Switch 2 è ormai alle porte e la casa di Kyoto sembra intenzionata a giocare d’anticipo nella sua storica lotta contro il modding. Se con il primo modello molti utenti erano riusciti a bypassarne le protezioni, rendendola facilmente modificabile, Nintendo sembra decisa a evitare che la storia si ripeta. A dimostrarlo è il recente aggiornamento al Nintendo User Agreement, l’accordo di utilizzo dei suoi servizi.

Grazie alla segnalazione di Stephen Totilo di Game File, siamo venuti a conoscenza delle nuove clausole che regolano l’uso della console e dei relativi servizi. Le novità introdotte non lasciano spazio a dubbi: chiunque tenti di modificare, hackerare o utilizzare copie non autorizzate, rischia pesanti sanzioni — anche la completa disattivazione della console e dell’account Nintendo associato.

Nel vecchio accordo si leggeva:
“Non ti è consentito affittare, noleggiare, concedere in sublicenza, pubblicare, copiare, modificare, adattare, tradurre, decodificare, decompilare o disassemblare in tutto o in parte i Servizi dell’Account Nintendo senza il consenso scritto di Nintendo, o salvo quanto espressamente previsto dalla legge applicabile.”

Oggi, il documento si è ampliato e specifica che costituisce violazione anche:
“distribuire, offrire in vendita o creare opere derivate” — un chiaro riferimento agli sviluppatori di emulatori, tema tornato di attualità dopo la chiusura di Yuzu e Ryujinx nel 2024.

Inoltre, viene stabilito che gli utenti non possono:
“aggirare, modificare, decifrare, disattivare, manomettere o in qualsiasi altro modo eludere le funzionalità o le protezioni dei Servizi dell’Account Nintendo, anche tramite l’uso di hardware o software che provochi un funzionamento dei Servizi diverso da quanto indicato nella documentazione ufficiale e dallo scopo previsto; […] ottenere, installare o usare copie non autorizzate dei Servizi dell’Account Nintendo; oppure […] sfruttare tali Servizi in qualsiasi modo non conforme alla documentazione applicabile e all’uso previsto, in ogni caso senza il consenso scritto o autorizzazione espressa da parte di Nintendo, o salvo diversa disposizione prevista dalla legge applicabile.”

Secondo il nuovo regolamento, violare una qualsiasi di queste disposizioni può:
“rendere inutilizzabili in modo permanente, totale o parziale, i Servizi dell’Account Nintendo e/o il dispositivo Nintendo interessato.”

Il nuovo regolamento sembra colpire in particolare chi ama personalizzare le proprie console o sviluppare emulatori, in quella che appare come una diretta reazione alla chiusura – avvenuta lo scorso anno – di progetti celebri come Yuzu e Ryujinx, fermati dopo le pressioni legali da parte di Nintendo.

Con queste clausole, Nintendo punta a impedire anche qualsiasi uso “alternativo” dei suoi servizi, compreso quello legato alla conservazione del patrimonio videoludico. E il riferimento all’utilizzo non conforme alla documentazione ufficiale rende chiaro che neppure le attività senza scopo di lucro saranno più tollerate senza un’esplicita autorizzazione.

Per chi acquista la console, gioca ai titoli ufficiali e non modifica nulla, non ci saranno conseguenze. Ma per chi pratica il jailbreak, crea strumenti di modding o tenta di emulare giochi per la futura Nintendo Switch 2, il rischio è concreto: console bloccate e perdita di accesso ai propri giochi o servizi digitali. Una mossa che da un lato tutela la proprietà intellettuale, ma dall’altro continua ad alimentare il dibattito su diritto alla riparazione, libertà dell’utente e preservazione videoludica.