Ghost of Yotei Anteprima: primo gameplay per il sequel di Ghost of Tsushima

Con uno State of Play praticamente dedicato per intero (di cui vi abbiamo anche dedicato il pezzo che trovate a questo link), compare sui nostri schermi un lungo trailer di gameplay di Ghost of Yotei, il quale si è finalmente mostrato in tutta la sua bellezza con uno sguardo dettagliato su tutti i contenuti promessi da questo sequel di Ghost of Tsushima. Ambientato 300 anni dopo l’acclamato Ghost of Tsushima, Ghost of Yotei è un’esperienza autoconclusiva e ambientata nel Giappone rurale del XVII secolo, atteso in arrivo su PlayStation 5 per il prossimo 2 ottobre 2025; il titolo è in via di sviluppo da parte del team Sucker Punch, e si propone come un’evoluzione sostanziale del suo predecessore, pur riuscendo a mantenere le atmosfere del Giappone feudale del primo titolo e anzi arricchendole con nuove meccaniche di gioco, una protagonista inedita e un mondo ancora più vasto e libero da esplorare. Non vi facciamo attendere oltre per buttarci a capofitto nella nostra anteprima, nel corso della quale andiamo ad approfondire tutti i dettagli di quanto è stato rivelato all’interno dello State of Play del 10 luglio!

Ghost of Yotei: l’interessante evoluzione del mondo di Tsushima

Il lungo video con gameplay dedicato a questo nuovo titolo durante il suo State of Play ci ha consentito di vedere molto più nel dettaglio il nuovo action adventure open world ad ambientazione nipponica feudale, che finora si era mostrato davvero poco e con altrettanta scarsità di dettagli. Partiamo dunque dalla vicenda narrata qui; lo abbiamo appena detto, una protagonista del tutto nuova è comparsa in questa storia inedita. Al centro della narrazione di Ghost of Yotei infatti troviamo Atsu, una mercenaria solitaria la cui sete di vendetta la trasforma in una leggenda vivente, al punto da essere scambiata per un onryō, ossia uno spirito giapponese della vendetta. Dopo sedici anni trascorsi nel sud, Atsu ritorna nella regione di Ezo (oggi nota come Hokkaido) e torna in azione per vendicare la propria famiglia; si mette in viaggio tra i magnifici e selvaggi paesaggi del nord del Giappone guidata dai ricordi del passato verso un presente e un futuro fatto di violenza, mentre va a caccia degli Yotei Six, i sei nemici da eliminare, nonché il gruppo responsabile dell’eccidio della sua famiglia.

In questa avventura però, Atsu non sarà sola: nel corso della vicenda sarà possibile interagire con diversi alleati, tra cui un lupo, mentre il gruppo può crescere e rafforzarsi attraverso l’interazione negli accampamenti luoghi dove è possibile riposare, cucinare, personalizzare equipaggiamenti e gestire rapporti con altri personaggi. Ma vediamo nel dettaglio tutti questi elementi, raccontati nel corso del video trailer che ha messo in scena numerosi aspetti del gioco, cercando anche di evidenziare in particolare le evoluzioni applicate alla formula del primo capitolo, condivisa ovviamente da Ghost of Yotei ma evoluta e migliorata sotto diversi aspetti.

Combattimenti potenziati e tante opzioni di personalizzazione

La prima parte dello State of Play del 10 luglio si è concentrata sull’esplorazione del mondo di gioco, di cui potremo scoprire i vari luoghi chiave in maniera dinamica. Sarà possibile interrogare i nemici sconfitti, acquistare mappe o utilizzare un cannocchiale per scorgere i punti d’interesse dalla distanza. In questo modo sarà possibile scoprire qualche dettaglio in più sui Sei di Yotei, l’obiettivo principale di Atsu, oltre che scoprire ulteriori posti in cui trovare armi, potenziamenti e tanto altro. Potremo inoltre dilettarci nella caccia ai banditi tramite le taglie, che ci sono sembrate essere un ottimo modo per accumulare denaro facilmente. Come anticipato, tra un massacro e l’altro potremo anche allestire un piccolo accampamento, presso il quale riposarci e accogliere mercanti di varia natura, che ci offriranno la possibilità di accedere ad equipaggiamento unico con cui migliorare le skills e le statistiche della protagonista. A tal proposito, la personalizzazione avrà un ruolo centrale nell’economia di gioco, visto che potremo modificare l’aspetto di Atsu con tantissime armature alternative e tinture, proprio come in Ghost of Tsushima. Troveremo anche una miriade di maschere, che daranno alla guerriera un aspetto ancora più minaccioso.

E a proposito di armature e personalizzazione, non possiamo esimerci dal guardare anche al combattimento, dove l’abile Onryo sarà in grado di imbracciare armi di ogni tipo, come lancia, kusarigama, doppie spade e odachi. Si può passare da uno strumento di morte all’altro durante gli scontri, e ciò sarà importante per via dell’utilità di alcune armi contro specifiche tipologie di nemici: vediamo infatti nel filmato che la possente odachi è molto efficace contro i samurai più grossi. Il sistema di combattimento inoltre ha subito un ampliamento considerevole: Atsu può impugnare diverse armi (katana, lance, spade gemelle, odachi, kusarigama) e passare dall’una all’altra per adattarsi ai vari tipi di nemici, a seconda delle esigenze di combattimento. A queste si aggiungono armi a distanza e strumenti tattici come bombe e polvere accecante. Ricordiamo anche che le armi sono chiaramente potenziabili e le abilità si sviluppano in un albero che consente di adattarle allo stile del giocatore che può privilegiare lo stealth o il confronto diretto.

Modalità di combattimento e di esplorare il mondo

Diverse armi possono essere utilizzate e imparate a fondo, sbloccando ulteriori abilità legate strettamente a queste: katane, lance, spade gemelle e altre armi bianche possono essere scelte in ogni momento in maniera strategica, consentendo diversi approcci al combattimento. Sebbene si vociferasse della possibile presenza del multiplayer, alla fine i rumor non hanno trovato conferma a oggi, ma avremo comunque modo di divertirci grazie all’ampiezza davvero notevole del mondo di gioco. Così come per il precedente capitolo, lo ribadiamo, il mondo di Ghost of Yotei è presentato come l’open world più ampio e con la maggiore libertà di movimento mai costruito da Sucker Punch. Nel gioco possiamo esplorare numerose aree periferiche del Giappone, nell’area di Ezo, l’attuale Hokkaido, nel 1603, puntando tutto sulla libertà del giocatore, che potrà decidere se seguire le missioni principali, collezionare indizi interrogando i nemici o immergersi negli obiettivi secondari.

Non mancano infatti gli Altari della Riflessione, ad esempio, che consentono di sbloccare nuove abilità. L’esplorazione del mondo è stimolata anche dalla presenza di speciali altari da scoprire, i quali consentono di sbloccare nuove abilità per Atsu, in un sistema ad alberi che porta allo sviluppo di varie capacità nella progressione di gioco. Nel corso dell’esplorazione infine, abbiamo visto come il gioco abbia un sistema di quest particolare che consente di raccogliere progressivamente indizi e prove che fanno emergere tracce da seguire, a comporre il percorso di Atsu verso i suoi obiettivi. La stessa protagonista tra l’altro ha una taglia sulla testa, ma può ricorrere lei stessa alla caccia di taglie per guadagnare denaro ed eliminare le minacce in maniera proficua, attraverso duelli caratterizzati da vari livelli di sfida.

Tanta attenzione al comparto estetico di Ghost of Yotei

Chiudiamo la nostra analisi di Ghost of Yotei riservando anche particolare attenzione, come la ha riservata anche il team stesso, all’aspetto visivo e stilistico: ritorna la Kurosawa Mode, ma si aggiungono anche la Miike Mode, con un taglio più crudo e ravvicinato, e la Watanabe Mode, che propone una colonna sonora lo-fi pensata dal regista di Cowboy Bebop. Il tutto accompagnato da musiche originali create con strumenti tradizionali giapponesi, pensate per amplificare l’immersione. Nel dettaglio, si tratta di due opzioni speciali che vanno a modificare alcuni aspetti del gioco. La prima è dedicata al regista Takashi Miike, e fa sì che la telecamera sia più vicina all’azione, oltre che aumentare la violenza durante i duelli; la seconda è invece realizzata in collaborazione con Shinichiro Watanabe e alla sua attivazione permette di esplorare il mondo di gioco con in sottofondo alcuni brani lo-fi, realizzati dallo stesso regista.

Guardando invece al comparto prettamente musicale, la colonna sonora di Ghost of Yotei è un elemento su cui Sucker Punch si è concentrata particolarmente, facendo ben sperare che i giocatori siano accompagnati da musiche davvero ispirazionali e interessanti da ascoltare nel corso della propria avventura. Il team infatti si è impegnato per comporre musiche originale create utilizzando strumenti tradizionali giapponesi, tanto da rappresentare una caratteristica in grado di aumentare l’immedesimazione in maniera sostanziale. Infine sono presenti anche qui, come nel primo capitolo e in soluzione di non continuità, le varie “modalità”, al momento limitate ad elementi estetici: c’è la modalità fotografica, che consente di gestire le inquadrature e gli effetti per ottenere gli screenshot più spettacolari, ma anche una serie di filtri e impostazioni che richiamano stili differenti, tra cui anche le possibilità di variare in diversi modi la visuale della telecamera, da normale a ravvicinata guardando attraverso un obiettivo che modifica anche l’interfaccia a schermo. Tutto si sta preparando insomma per cercare di meravigliare i giocatori e cercare di mantenere lo stesso benchmark raggiunto con il primo Tsushima.

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Ghost of Yotei si è presentato come il degno erede di Tsushima, con una storia autoconclusiva e che pretende, ma fino a un certo punto, di staccarsi dai paragoni con il precedente capitolo. Un sequel che promette tanta azione e spettacolarità, oltre che un mondo di gioco decisamente ampio da esplorare in lungo e in largo, un arsenale di armi ampissimo e tanta strategia da poter mettere in atto per portare la protagonista Atsu al raggiungimento del suo obiettivo. Nondimeno il comparto estetico si è rivelato accurato e con una certa attenzione grafica e artistica, anche nelle inquadrature, così come l’intera lore si promette ricca e densa di contenuti. Per gli appassionati inoltre, e per celebrare il nuovo gioco di Sucker Punch, Sony ha annunciato due edizioni limitate della nuova PlayStation 5: le Ghost of Yōtei Gold Limited Edition Bundle e Ghost of Yōtei Black Limited Edition Bundle. In entrambi i casi, si tratta della PS5 standard (non Pro) con lettore ottico incluso. Tutti elementi insomma che sembrano essere piuttosto promettenti.

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