EA Sports FC 26 Anteprima: il calcio per tutti!

ea sports fc 26

L’estate, per gli appassionati di calcio e di videogiochi significa solo una cosa: l’arrivo delle prime informazioni ufficiali del prossimo capitolo della serie EA Sports FC. Ovviamente, anche quest’anno non si scampa da questa legge tacita del mercato videoludico, e l’annuncio del reveal del nuovo capitolo della serie targata EA Sports, previsto per il 16 luglio, ha monopolizzato gran parte dell’attenzione mediatica del settore.

Da grande appassionato di calcio e di videogiochi, nonché da grande amante, giocatore incallito, di quelli con l’insulto facile e l’arrabbiatura pure, della serie sin dai tempi di “FIFA”, anche io mi sono subito fiondato alla visione del primo trailer, con la speranza di catturare le prime importanti novità più importanti. E, a dirla tutta, sono rimasto moderatamente colpito da quanto visto, almeno per quanto riguarda quei pochi sprazzi di gameplay.

Quel che continua a turbarmi, è che Electronic Arts sembra essersi ancora una volta chiusa all’interno della sua bolla di potere e predominio economico (e non solo), fomentata parecchio dall’immutabile e dannosissima assenza di una vera concorrenza, lasciando intendere di essersi concentrata – ancora una volta – principalmente sul contorno, sugli elementi che ruotano intorno a quello che dovrebbe essere il cuore dell’esperienza: il campo di gioco e ciò che avviene al suo interno. Ma, chiaramente, è ancora presto per dirlo.

Ibrahimovich è tornato su EA Sports FC 26

EA Sports FC 26: a piccoli passi verso il rientro in campo

La prima e più impattante novità di EA Sports FC 26, almeno sulla carta, è l’introduzione di una doppia tipologia di gameplay, almeno per le modalità offline, con cui il giocatore può decidere di approcciarsi al nuovo capitolo della serie. EA Sports FC 26 porta in dote la possibilità di scegliere tra “Gameplay realistico” e “Gameplay autentico” con quest’ultimo che, verosimilmente, offrirà l’esperienza di gioco classica della serie e quello realistico, la novità effettiva, che dovrebbe andare a dare alla struttura di gioco un ritmo diverso, più bilanciato, credibile e, si spera, più vicino al calcio reale.

La realtà è, però, ancora un po’ diversa e sembra che il colosso del calcio virtuale ha le idee sempre più chiare e, soprattutto, sia sempre più convinta della propria linea creativa, confezionando un prodotto ancora fortemente in linea con il passato della serie, nel bene e nel male. A primo acchito, infatti, EA Sports FC 26 si mostra in linea con i capitoli precedenti, sia per impostazione ludica sia per impatto visivo, e alcuni passaggi specifici enfatizzano parecchio questa impressione. È chiaro che tutto va provato con mano e sono convinto che il feedback restituito, alla fine, potrebbe anche sorprendermi e sorprenderci, ma per il momento mi sento un po’ preoccupato da quanto ho visto.

Il trailer mostrato durante la presentazione ha evidenziato un gameplay con animazioni più realistiche e “pesanti”, così come la fisica della palla, che sembra altrettanto più pesante e credibile, ma è anche palesato un ritmo di gioco, in generale, ancora una volta incredibilmente veloce, votato – ormai – in maniera fin troppo evidente alla spettacolarità, sacrificando quella che è l’essenza del calcio di come lo conosciamo noi. Allo stesso modo, mi ha destato qualche dubbio di troppo la fase difensiva. A finire sul banco degli imputati è un’azione in particolare, in cui si vedono i difensori risultare fin troppo inermi contro le scorribande di Mbappé, mostrando quello che può sembrare un gameplay ancora una volta figlio di un’idea ludica non per forza vincente e inattaccabile.

Nuove animazioni, vecchie sensazioni

Modalità di gioco: quale futuro per il competitivo e la Carriera?

Un altro punto fondamentale per il futuro della serie è sicuramente quello relativo alle modalità di gioco. Dopo il passaggio alla nuova nomenclatura, il calcistico di Electronic Arts ha confermato e, anzi, esteso non poco la sua offerta ludica, dando ai giocatori tantissimi modi diversi per potersi approcciare al titolo, in base ai propri gusti. Quello che, però, nel frattempo è diventato fin troppo evidente è che, al netto della quantità, la varietà ha iniziato a pagare le conseguenze di un percorso creativo limitato e poco in grado di rinnovarsi. Ne è conseguita una curva di evoluzione pressoché nulla, che ha portato una situazione stantia in seno alle modalità principali: Ultimate Team e Carriera Allenatore.

Se, quest’ultima, ha subito qualche tentativo in più in termini di svecchiamento e rinnovazione, è innegabile quanto, invece, l’alfiere della componente offline del titolo abbia subito una battuta d’arresto sempre più evidente ed è altrettanto innegabile quanto, arrivati a questo punto, sia diventato quasi obbligatorio e lecito aspettarsi una pesante rivisitazione delle formula. Come da tradizione, Electronic Arts ha presentato alcune delle novità più interessanti per le due modalità principali, senza però entrare troppo nello specifico, rimandando gli approfondimenti più mirati ai prossimi appuntamenti. La compagnia sembra voler puntare fortemente su un restyling di Division Rivals e UT Champions, due modalità focali dell’esperienza online, e solo chi ha giocato centinaia e centinaia di ore e migliaia di partita sa quanto ci sia veramente il forte bisogno di un netto passo avanti in tal direzione.

Pur senza avere alcun tipo di informazione in merito, siamo e sono sinceramente già più tranquillo al pensiero che, comunque, l’azienda ha dimostrato di voler ascoltare il feedback degli utenti, promettendo importanti cambiamenti in seno a un’esperienza di gioco diventata stantia e ripetitiva e ben poco stimolante. Tutto perfetto? In parte, perché credo fortemente che ci sia bisogno di qualcosa di veramente grosso per ribilanciare un’esperienza che, negli ultimi anni, ha fatto veramente tanta fatica. Quel che mi sorprende di più, chiaramente in negativo, è l’attenzione che sembra essere stata riposta nella Carriera Allenatore. Gli sviluppatori – per ora – hanno parlato di eventi dinamici basati sui campionati reali, sfide in tempo reale e poco altro, aumentando lo spettro di un eventuale, ma sempre più probabile, nuova annata di transizione per la modalità regina dell’offerta single player. Per il resto, il team ha parlato di più importanza alla gestione della squadra, con uno staff da formare da zero, tanti parametri tra cui scegliere ed un vivaio finalmente più vivo e autentico.

Si tratta di novità, però, che non sembrano avere – onestamente – un grandissimo appeal. Per quanto, sulla carta, sembra tutto potenzialmente interessante, la verità è che la Carriera Allenatore avrebbe bisogno di novità più importanti proprio nel suo DNA che, a onor del vero, sembra essere ancora fin troppo vincolato al passato recente della serie. Ovviamente, però, staremo a vedere nelle prossime settimane, quando arriveranno nuovi e più precisi dettagli sul gioco.

Anno nuovo, nuove Leggende

Il calcio secondo EA Sports

Quel che è evidente è la cura posta sull’aspetto estetico e strutturale di quello che accade in campo. Gli sviluppatori hanno lavorato tantissimo sulle animazioni, è davvero evidente, che rendono l’esperienza di gioco visivamente spettacolare e sempre più realistica. Queste, ovviamente, si sentono tantissimo anche sul piano pratico e l’abbiamo potuto avvertire sulla pelle nettamente quest’anno, con EA Sports FC 25, che sotto questo aspetto ha gettato delle solidissime basi per il futuro. Anche la fisica della palla sembra aver ricevuto un boost non indifferente, e quei pochi sprazzi di gameplay, quelle poche azioni che si sono intraviste, hanno avuto il merito di dar lustro proprio a questi due aspetti sopracitati, lanciando dei segnali sicuramente molto positivi.

Chiaramente, il percorso evolutivo non si ferma qui e si estende anche alla “grafica” vera e propria. Sin dal primo trailer è già possibile notare i grandi passi avanti compiuti nella scansione dei giocatori più importanti, sia dei modelli facciali sia proprio delle loro silhoutte, che diventano sempre più credibili e visivamente armoniose. A ciò si aggiunge una palette cromatica ancora una volta audace ma “fredda” al punto giusto, in grado di restituire alla perfezione le emozioni di una partita reale, la cui qualità d’immersione è accentuata anche da un comparto di contorno sontuoso, in cui fanno capolino una marea di licenze ufficiali che, come al solito, rendono l’esperienza generale sempre più autentica.

Ancora una volta, però, dopo aver visto il trailer ho malignato. Anche e soprattutto sul piano estetico, EA Sports FC 26 sembra soffrire dello stesso – atavico – problema di fondo e sembra giocare spudoratamente in casa, offrendo un comparto visivo sì di grande qualità, ma ancora una volta forse eccessivamente in linea con quanto visto negli anni scorsi e incapace di creare quell’effetto sorpresa che, ad esempio, è arrivato con il passaggio alla next-gen in altri lidi sportivi, specialmente in casa 2K.


EA Sports FC 26 è pronto a rubare la scena videoludica di tutti gli appassionati della serie e, in generale, dei giochi di calcio. Il nuovo capitolo sembra avere delle buone idee in mente, ma bisogna capire se, a conti fatti, riuscirà veramente a portarle in dote il prossimo 27 settembre, giorno in cui il gioco debutterà ufficialmente su PS5, Xbox Series, Nintendo Switch, PC, PS4 e Xbox One. Per ora, a essere onesti, mi riservo il diritto di sentirmi solo moderatamente incuriosito da quanto visto e sentito, poiché credo che ci siano i presupposti per l’arrivo dell’ennesimo capitolo di transizione ma, chiaramente, spero vivamente di sbagliarmi.