I Fantastici 4 Gli Inizi Recensione: Un Cinecomic classico, ma con stile

I Fantastici 4 conquistano l'universo MCU!

I Fantastici 4 Gli Inizi arriva con stile e carisma sul grande schermo, per dare nuovamente lustro al quartetto più amato della carta stampata fumettistica statunitense. Per riscoprire le origini de I Fantastici 4 bisogna tornare parecchio indietro nel tempo, ed arrivare al 1961, anno in cui, sui fumetti di Marvel Comics, debutta questo eterogeneo gruppo di star. Quattro supereroi, ideati a quattro mani da Stan Lee e Jack Kirby, che ha a sua volta ripreso le basi di una sua vecchia idea del 1957 realizzata per “la concorrenza” DC Comics. Da allora ne sono state stampate di pagine a loro dedicate, con tanto di serie animate ed alcuni film. L’ingresso del gruppo nel blasonato Marvel Cinematic Universe ha donato però quella marcia in più, con la realizzazione di un Cinecomic classico ed allo stesso tempo innovativo e brillante, rispettoso delle sue stesso origini, ottimamente realizzato e scritto con maestria da quattro sceneggiatori. Già, il quattro è un numero che ricorre un numero sospettoso di volte, a quanto pare. Ma non era tre il numero perfetto? Su Terra 828 le cose vanno in modo diverso!

Fantastic Four First Steps I Fantastici 4 Gli Inizi
I F4 “toon”

Marvel Cinematic Universe, un nuovo passo nella Fase Sei del Ciclo “Saga del Multiverso”

Era parecchio che non si vedeva un bel film sui Fantastici 4 al cinema, dobbiamo riconoscerlo, ed è davvero un peccato, perché come sappiamo, questi personaggi hanno delle ottime potenzialità narrative, che sposano bene i gusti di chi ama la Hard Sci-Fi, la Fantascienza Classica per eccellenza. Al cinema li ricordiamo, ben prima del sontuoso progetto MCU e senza andare a scomodare il misterioso film perduto del 1994 prodotto da Roger Corman mai distribuito ufficialmente, nel divertente dittico I Fantastici 4 del 2005 ed I Fantastici 4 e Silver Surfer del 2007, entrambi diretti da Tim Story, oltre che nel più recente e sfortunato reboot FANT4STIC – I Fantastici 4 del 2015, prodotto dall’originale studio 20th Century Fox Studios, slegato dalle produzioni MCU, diretto da Josh Trank, stroncato dalla critica. Con l’enorme successo del sontuoso Marvel Cinematic Universe tutti i fan dei quattro leggendari eroi aspettavano quindi il loro grande ritorno, ed abbiamo dovuto aspettare ben altri dieci anni, fino ad oggi, nell’ Anno Domini 2025! Dopo aver approfondito l’interessante Saga dell’Infinito, attiva dal 2008 al 2019 e divisa in tre fasi, è stato tempo di passare al Multiverso, che sta per concludersi con l’attuale Fase Sei. L’ormai inarrestabile serie, guidata da Kevin Feige, è una conferma per gli amanti del genere Cinecomics, inflazionato, certo, ma sempre gradito. Nonostante siano già passati oltre trentacinque film sugli schermi cinematografici, questo è il primo della MCU dedicato ai quattro astronauti, ed era decisamente ora del loro ritorno in grande stile!

Il titolo in lingua originale, The Fantastic Four First Steps, è senza dubbio più calzante alla trama, rispetto al più generico Gli Inizi, perché con l’espressione First Steps si fa riferimento espressamente ai primi passi dei bambini, e proprio il fantastico numero 5, ovvero il figlio di Mr. Fantastic e Susan Storm è il reale protagonista di questo Cinecomic. Un film che rientra in una serie decisamente lunga, e più precisamente il trentasettesimo del longevo ciclo Marvel Cinematic Universe. I Fantastici 4 Gli Inizi, che per i nerd più pignoli all’ascolto ha il codice MCU 037, prosegue infatti sulla scia iniziata nell’ormai lontano 2008 con l’indimenticabile Iron Man, e di cui sono già stati annunciati ben tre film, uno su Spiderman ed altri due sugli Avengers. In particolare i nostri amati Fantastici 4 torneranno, come già anticipato da Marvel stessa, nell’imminente Avengers: Doomsday nel 2026 (MCU 039) come opera corale, anche se è già in programma un sequel diretto di questo film che abbiamo appena visto. In fase di anteprima stampa, con in testa il nostro immancabile gadget, il cappellino ufficiale di Fantastic 4 First Steps, abbiamo peraltro potuto visionare il film già doppiato in italiano, ed il lavoro fatto per la localizzazione è davvero di ottima fattura. Ma andiamo ad addentrarci nell’analisi del film.

I fantastici 4 Gli inizi
Le scene spaziali del film sono decisamente evocative, ben fatte ed altamente credibili, con una perfetta fisica della gravità

I Fantastici 4 Gli Inizi, un film in bilico tra classicità narrativa e modernità concettuale

Ne hanno decisamente fatta di strada I Fantastici 4 da quando erano solo una sorta di “riciclaggio ammodernato” per Marvel Comics dei Challengers of the Unknownvecchio gruppo supereroistico datato 1957 e firmato sempre da Jack Kirby per DC Comics. Ormai oggi i Fantastici 4 sono a tutti gli effetti dei personaggi amati e conosciuti al pari di miti come Iron Man, Spider Man e gli Avengers, e meritavano quindi una grande pellicola, realizzata in maniera sontuosa, da ricordare nel tempo. L’operazione, dobbiamo ammetterlo, è riuscita forse a metà, con un primo tempo scoppiettante e magnetico, ma che si cristallizza troppo nel secondo tempo, dove diventa un “film classico di supereroi” che, pur tra emozioni e buoni sentimenti, ripropone il collaudato schema Eroe vs Villain, Grandi scene d’azione e Deus ex Machina per la risoluzione finale, con vittoria del bene. Un sacrificio autoriale forse necessario, per non proporre un film troppo sperimentale, ma anzi ben solido e tradizionale nella struttura narrativa e visiva.  A volte, quando si calca troppo la mano su alcuni aspetti si rischia di sbagliare.

Poniamo l’esempio del fattore umoristico, qui in I Fantastici 4 Gli Inizi le battute sono poche, divertenti ma ben mirate, senza mai sfociare nella comicità involontaria. Ricordate invece la trasformazione di Thor Love And Thunder, di cui abbiamo parlato qui, in un film quasi demenziale? il folle regista e sceneggiatore neozelandese Taika Waititi, che conosciamo per la saga cult Vita da Vampiro, ha forse calcato troppo la mano, dividendo di fatto il pubblico dei fan. La scelta di voler narrare gli inizi della carriera dei quattro supereroi, spiegandone spesso la vita e le opere con l’escamotage dei servizi televisivi, è ottima, specie per i neofiti che magari conoscono poco il loro universo. Ci troviamo infatti su un pianeta simile ma diverso per molti aspetti al nostro, con una estetica retro futurista che si ispira vagamente agli anni sessanta reali, ma inserisce una tecnologia avanzata con tanto di viaggi spaziali ben oltre il nostro sistema stellare. Siamo su Terra 828, alternativa che ben si sposa con l’estetica dei fumetti originali e dei favolosi 60s, ovviamente, e si pone nel filone Hard Sci-Fi più classico, quale potrebbe essere il mondo di Buck Rogers nel 25mo secolo, o Fallout e Sid Meier’s Alpha Centauri per spaziare al settore videoludico. Visivamente questo è uno dei film più affascinanti dell’intero MCU.

I fantastici 4 Gli inizi
Nel film I fantastici 4 Gli inizi ha una notevole importanza anche il rapporto tra Susan Storm ed il suo pargoletto appena nato

La rivincita di Galactus, il più grande e spaventoso villain di sempre!

La realizzazione visiva e concettuale di questo universo alternativo è ottima, come del resto la caratterizzazione dei personaggi, buoni, villain, e comprimari. Anzi, l’introspezione psicologica di alcuni, come la tormentata Shalla-Bal – Silver Surfer, che ha dovuto piegarsi al volere di Galactus pur di salvare il suo mondo, è davvero ben realizzata. Un villain troppo a lungo trascurato che, in questo film, appare in splendida forma. La trama si scrive in tre righe, ma si sviluppa in modo complesso. Il quartetto di supereroi si trova di fronte ad un nemico mortale, più antico dell’universo stesso, forse una divinità caduta dalle origini ignote, minaccia di distruggere la Terra 828 se non avrà consegnato il bambino che sta aspettando proprio Susan Storm, da lui visto come un possibile erede, visti i suoi eccezionali super poteri. All”ovvio dramma della madre si opporrà la caparbietà di salvarlo a tutti i costi, e, tra esperimenti per spostare col teletrasporto globale l’intero pianeta altrove, combattimenti spaziali spettacolari, colpi di scena improvvisi e spirito di sacrificio, si compie il destino degli eroi. Una trama epica e tradizionale, che, specie nel primo tempo, è davvero appassionante e priva di tempi morti.

Dal punto di vista dello sviluppo non c’è di che lamentarsi, con una realizzazione tecnica di primordine e scene che colpiscono per la loro spettacolarità, mantenendo alto anche l’interesse per la trama. A parte la già citata caduta parziale nella banalità del secondo tempo, che ha la sola colpa di aderire ad un canovaccio fin troppo collaudato. Chi ha visto i precedenti film di Tim Story, o semplicemente conosce bene trame e dinamiche del quartetto, avrà spesso un leggero senso di familiarità e del già visto e sentito, ma in fondo è sempre la stessa fiaba, narrata con tempi e modi diversi. Alla corsa alla costruzione e all’entusiasmo quasi infantile dei primi tre quarti di film si oppone diametralmente la paura dell’ignoto e della distruzione dell’ultimo segmento, idealmente rappresentato dal mondo del Sottosuolo gestito dal divertente villain (ma non troppo) Uomo Talpa. Alla trama principale, in cui Galactus appare davvero come uno dei cattivi più spaventosi e potenti dell’intero universo MCU, si contrappongono delle sotto trame interessanti anche se poco sviluppate, come il possibile innamoramento tra La Torcia Umana e la sua “Sexy Aliena Nuda” (a cui Mr Fantastic obietta che non è davvero nuda, ma saranno delle texture metalliche), o lo struggente rapporto tra Susan Storm, suo marito e suo figlio, con dinamiche emozionali forti, tutti equilibrati da La Cosa, che è l’unico a restare sempre razionale.

I fantastici 4 Gli inizi cura molto anche l’approfondimento di un personaggio affascinante della saga, Shalla Bal. Dietro la “sexy aliena nuda” c’è molto di più a quanto pare…

Le firme ed i volti dietro a I Fantastici 4 Gli Inizi

Davvero ottimo, del resto, pure il cast autoriale in primis, ed anche attoriale di I Fantastici 4 Gli Inizi, con buone interpretazioni di tutti i personaggi, principali e secondari. Dai titoli di coda ci accorgiamo che, oltre ai nomi più evidenti, c’è un enorme numero di tecnici, animatori, specialisti in computer grafica e via dicendo. Ci si potrebbe riempire una città con tutti questi professionisti che spesso non nomina mai nessuno. Saranno tutti nel sottosuolo del Regno dell’Uomo Talpa? Partiamo quindi dai classici ruoli, innanzitutto l film è diretto da Matt Shakman, che i fan marveliani più accaniti ricordano certamente per la raffinata serie TV WandaVision e che non manca di mettere il suo particolarissimo stile nella regia del film. Il soggetto è stato scritto dal veterano Eric Pearson, e tra i ben quattro sceneggiatori (casualità? forse no) troviamo una vecchia conoscenza, ovvero Josh Friedman, che ricordiamo per aver scritto tre film di notevole caratura, La guerra dei mondi nel 2005, Black Dahlia nel 2006 ed il recentissimo Il regno del pianeta delle scimmie del 2024, oltre che la serie Terminator: Le cronache di Sarah Connor nel 2008, quindi non proprio l’ultimo arrivato.

Anche il cast degli attori presenta un bouquet di elevata caratura, a partire da Pedro Pascal, che ricordiamo per la sua lunga carriera cinematografica e televisiva, tra cui spiccano Narcos e The Last of Us. Nei panni di Susan Storm si fa notare la biondissima Vanessa Kirby, attrice britannica molto versatile che si è fatta valere di recente nella saga di Mission Impossible, nei panni de La Cosa troviamo il granitico Ebon Moss-Bachrach che, dopo aver debuttato come guest star nella saga di Law & Order, dal 2001 ha partecipato ad una quarantina tra film e serie TV, inclusa la splendida serie horror NOS4A2. Joseph Quinn, che ricordiamo per Stranger Things,  ricopre i panni de La Torcia Umana e spiccano anche i personaggi “minori” come la talentuosa Julia Garner in quelli di Shalla-Bal – Silver Surfer, definita da Jhonny con il divertente epiteto di “Sexy Aliena Nuda”, Ralph Ineson in quelli del supervillain Galactus, Paul Walter Hauser nei panni del divertente Uomo Talpa e il leggendario Mark Gatiss, autore di Doctor Who, che impersona il cronista Ted Gilbert. Un cast corale perfetto, specie per un film su un quartetto di supereroi (con tanto di neonato). Un titolo che vi consigliamo caldamente di vedere, persino adatto ai neofiti, magari a digiuno di produzioni Marvel, visto che si concentra sugli inizi del fantastico quartetto. 


Una space opera in bilico tra intrattenimento classico e narrazione moderna, che rende un buon omaggio ad un quartetto di supereroi, i Fantastici 4, finora forse troppo trascurato da Marvel stessa all’interno dell’universo MCU. Tra dinamiche familiari, responsabilità sociali e dinamiche da super eroi il film scorre piacevole, divertente ed anche ricco di spunti di riflessione. Consigliatissimo quindi, anche a chi non è molto ferrato di storie Marvel, perché oggettivamente un ottimo film di fantascienza classica, ben scritto, con una trama semplice ma intrigante e personaggi ben approfonditi psicologicamente. realizzato in modo egregio. Peraltro il film è stato ottimizzato anche per sale IMAX e visione 3D, ove possibile. I Fantastici 4 Gli Inizi pur rappresentando una sorta di prequel nemmeno troppo velato per l’imminente Avengers: Doomsday previsto per il prossimo anno, si pone come una piccola pietra miliare per la prolifica MCU, di cui, confessiamolo, non ne abbiamo mai abbastanza, ed è tra i migliori della stessa serie. 


 

Appassionato e storico del videogioco, Fabio D'Anna scrive di opere videoludiche, film e serie tv dal 2008. Tra le tante realtà del settore ha collaborato con Art of Games e siti come Retrogaming History, Games Collection, Games Replay, Games Village e riviste come PS Mania, PSM, Game Republic, Retrogame Magazine, Game Pro, oltre che col Museo VIGAMUS. Ha anche organizzato due edizioni della Mostra Archeoludica ed ha scritto due libri dedicati a PAC-MAN e Star Trek. Nella vita colleziona console PONG based ed alleva cagnoline, tra cui spicca Zelda.