Razer BlackShark V3 Pro 2025 Recensione: un’esperienza immersiva, avvolgente… totale!

Razer BlackShark V3 Pro
Negli ultimi anni, Razer è diventato – indiscutibilmente – uno dei nomi più importanti in ambito Gaming. Non è un mistero che i suoi prodotti hanno raggiunto un indice di diffusione – e apprezzamento – elevatissimo, tanto da rendere l’azienda per metà americana e per metà singaporiana uno dei brand leader del mondo degli Esports. Solidità, praticità e – perché no – un occhio di riguardo sempre al design e all’esperienza d’uso, sono questi i punti di forza di un’azienda che può contare su una scuderia di device in continua crescita, capace di piazzarsi sul mercato in maniera brutale, incastonandosi nelle varie fasce di mercato con grande autorevolezza.
E, proprio parlando di scuderie, la linea BlackShark è pronta ad accogliere tra le proprie fila un nuova leva, che vuole rubare la scena e farla da protagonista nella fascia enthusiast. In arrivo ufficialmente sul mercato il prossimo 29 luglio ad un prezzo MSRP di 269.99 euro, in colorazione bianca o nera, le nuove Razer BlackShark V3 Pro promettono di dare battaglia ai device della fascia più elevata, con prestazioni solidissime, un supporto totale lato software, una connettività di grande livello e un design tradizionale, ma sempre più ricercato e innovativo.
Noi di Vgmag.it abbiamo potuto testarle in anteprima, grazie a un sample fornitici gratuitamente dall’azienda per effettuare i test del caso. Dopo circa dieci giorni d’utilizzo, separato tra gaming, utilizzo studio e, ovviamente, con un occhio al multimediale (cinema, musica) siamo pronti a tirare le somme su queste nuove cuffie, che promettono di dominare – ancora una volta – il mercato nella fascia di riferimento, elevandosi senza troppa fatica come una delle scelte migliori nel caso in cui steste pensando all’acquisto di una nuova cuffia da gaming di alto profilo.
Razer BlackShark V3 Pro
Il contenuto della confezione è sempre in linea con la tradizione di Razer

Le specifiche tecniche delle Razer Blackshark V3 Pro

  • Tipologia: cuffie wireless over-ear
  • Driver: TriForce Bio-Cellulose da 50mm, in versione 2.0
  • Risposta in frequenza: 12 Hz – 28 kHz
  • Connettività: wireless 2,4 GHz e Bluetooth 5.2 simultaneamente
  • Cancellazione attiva del rumore: presente
  • Surround: virtuale 7.1 THX Spatial Audio
  • Compatibilità: PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch, PC, Mac, Smartphone, Smart TV, Dispositivi dotati di Bluetooth
  • Frequenza di campionamento: 48kHz
  • Microfono: Microfono removibile con tecnologia HyperClear Full Band da 12mm
  • Risposta in frequenza: 100 Hz – 10 kHz
  • Peso: 367 grammi
  • Autonomia: fino a 70 ore su PC, fino a 48 ore su console
  • Prezzo: 269,99€

Cosa include la confezione?

La confezione delle nuove BlackShark V3 Pro si conferma in linea con la tradizione della linea e di Razer in generale, sia per “colori” sia per contenuti. Una volta aperta la splendida confezione “nero-verde”, in pieno stile Razer, possiamo ritrovare al suo interno il solito contenuto, con l’ampio slot interno che accoglie i due pezzi più importanti del pacchetto: le cuffie e il ricevitore, cablato, con interfaccia USB-C, di tipo wirless di seconda generazione, che raggiunge i 2.4Ghz. Lo slot in basso, molto minimal, quasi nascosto, è pensato – invece – per la cavetteria, con un cavo di ricarica USB-C, il manuale di istruzione e il microfono, che – come da tradizione recente – può essere montato e smontato a proprio piacimento con un semplicissimo tocco.
La confezione, dunque, include:
  • Le cuffie Razer Blackshark V3 Pro
  • Doongle ricevitore wireless cablato
  • Cavo di ricarica USB-C – A
  • Manuale utente
Anche se elencato sulla confezione, noi non abbiamo trovato il cavo all’interno della confezione e, dunque, questo in realtà potrebbe non essere incluso (oppure siamo stati sfortunati e non è stato inserito nel nostro sample).

Qualità costruttiva e design

Sul piano del design e della qualità costruttiva, ci sono bastati pochi secondi per capire di essere di fronte a un prodotto di una certa qualità, che evidenzia la sua natura “premium”. Le cuffie sono realizzata in maniera molto sapiente, perché ereditano in blocco il design del modello precedente, con qualche piccola, ma importante, rifinitura, pensate per rendere l’esperienza d’uso ancor più totale e confortevole. Il corpo delle Blackshark v3 Pro è quindi realizzato con una plastica, dal design opaco – dal grande impatto anche visivo – di ottima qualità, che riesce a combinare praticità e leggerezza, donando alle cuffie un peso che si aggira intorno ai 367g, tutto sommato molto contenuto considerando la qualità costruttiva in sé.
La parte superiore nasconde il solito cuscinetto morbido per dare alla parte superiore della testa il maggior comfort possibile quando, specialmente per lunghe sessioni, e dobbiamo ammettere che fa il suo lavoro discretamente bene. Nella variante console, in più, la fascia superiore è anche personalizzata in base al modello di riferimento (PS5 o Xbox), con una striscia colorata, blu o verde, che le contraddistingue, con un certo stile. La parte più importante, però, ovviamente rimane quella dei padiglioni auricolari. Ancora una volta la scelta di Razer è quella di optare per due blocchi ampi, avvolgenti, anche se devo ammettere che non sempre la dimensione elevata si è rivelata una scelta vincente, specialmente per una testa di dimensioni non troppo elevata come quella di chi vi scrive questa recensione.
Sul piano del comfort e dell’utilizzabilità, invece, non ci sono rivali: i padiglioni sono molto piacevoli da indossare grazie agli ampi cuscinetti in memory forma ultra morbidi, realizzati con un materiale traspirante, perfetto per garantire comfort senza “scaldare”, anche in estate – dunque con temperature esterne elevate – e anche dopo lunghe sessioni di gioco. Rimane qualche dubbio, invece, ancora per quanto riguarda le due fasce regolabili poste proprio a metà, da anello di congiunzione, tra l’arcata superiore e i padiglioni auricolari.
Pur essendo molto comodo il fatto che ruotini fino a 15°, e risultino anche estremamente flessibili, ci hanno dato qualche noia di troppo proprio perché tendono a spostarsi con estrema facilità, producendo un effetto fastidioso anche in termini di “sicurezza”, con la sensazione che le cuffie possano cadere da un momento all’altro quando vengono rimosse della testa. Chiaramente si tratta di una sensazione, perché le due fasce in acciaio sono evidentemente robuste e di ottima fattura, ma vogliamo comunque manifestarvi questo piccolo “disagio”, che va un po’ a braccetto con un grip non sempre precisissimo, che espone le cuffie a un isolamento – ancora una volta – non esattamente totale, seppur – comunque – nettamente migliore rispetto al modello precedente.
Razer BlackShark V3 Pro
Il design è di ottimo livello

Razer BlackShark V3 Pro 2025: esperienza d’uso per “Pro”

Il nostro viaggio in compagnia delle nuove Razer BlackShark V3 Pro è stato a dir poco entusiasmante. Dopo aver settato in maniera ottimale i vari parametri, ci siamo prontamente fiondati ad effettuare la proverbiale prova sul campo, scegliendo per il test la solita batteria di titoli più adatti all’occasione, senza disdegnare alcune “chicche” che, però, si sono comportati in maniera assolutamente ottimale. Grazie ai quattro preset disponibili, Default, Game, Movie e Music è possibile sfruttare l’intelligenza del software di sistema per avere la migliore esperienza possibile, o per lo meno la più adeguata in base alle esigenze, con risultati importanti ed evidenti.
Questo aspetto è gestibile direttamente sul corpo delle cuffie, che sono pensate proprio per essere un vero e proprio strumento totale e completo, ed è evidente osservando quanta cura è stata riposta nella modellazione della parte inferiore dei padiglioni. Tenendo fede alla tradizione della linea, ma spingendosi sempre più in là, Razer ha confezionato un prodotto dal design se vogliamo spigoloso, ma estremamente funzionale. Sulla parte bassa delle cuffie sono disposti tutti i vari tasti, per un controllo totale e immediato di praticamente ogni aspetto. Con i tasti è possibile cambiare i preset, regolare il bilanciamento delle uscita vocali e audio e via dicendo, per una gestione completa e molto pratica, pensata proprio per massimizzare i tempi durante le sessioni di gioco.
Anche il microfono ha ricevuto un’attenzione maniacale. Le BlackShark V3 Pro montano un microfono (rimovibile) con tecnologia HyperClear da 12mm, che garantisce – ancora una volta -prestazioni al top e una qualità del suono di pregevole livello. Grazie alle nuove possibilità offerte dalle cuffie è possibile raggiungere una frequenza di campionamento pari a 48Khz, il che rappresenta un enorme passo avanti per tutta la scuderia, garantendo prestazioni sempre più elevate e precise, anche nelle situazioni più delicate. Anche il microfono possiede una batteria di 4 preset differenti tra cui scegliere, chiaramente grazie all’ausilio di Synpase 4. Parliamo di default, Broadcast, Esports e Mic Boost.
Rimanendo in tema di microfono, è doveroso sottolineare che Razer ha lavorato parecchio anche sulla gestione della rimozione del rumore, che ora si basa su un sistema Hybrid Active Noise Cancellation, che permette proprio di filtrare i rumori e i vari suoni in maniera più intelligente, garantendo così massime prestazioni con il “minimo” sforzo da parte del giocatore. Il microfono si è rivelata una delle migliorie più evidenti di questo nuovo corso di Razer, e la sua versalità – anche in utilizzi diversi dal gioco – è veramente soddisfacente.
Razer BlackShark V3 Pro
I padiglioni auricolari sono molto comodi

Hellblade, Teddy Swims, Severance: un solo strumento per ghermirli tutti

La nostra prova sul campo è stata effettuata, ovviamente, con una corposa selezione di prodotti multimediali, chiaramente dando priorità al gaming e ai videogiochi. Per testare appieno il potenziale delle nuove BlackShark V3 Pro le ho subito battezzate con Hellblade II, uno dei titoli che maggiormente viene valorizzato dal giusto strumento di riproduzione audio. Grazie ai nuovi driver TriForce Bio-Cellulose da 50mm, in versione 2.0, le cuffie sono in grado di restituire un feedback veramente clamoroso, con una qualità, una potenza e soprattutto una pulizia del suono a dir poco fenomenale. Con Hellbalde, in particolare, grazie all’audio Spaziale la sensazione d’immersione è a dir poco totale, unica, con una qualità e un bilanciamento perfetto tra alti e bassi, con quest’ultimi che risultano in grandissimo spolvero.
Quello che ci ha stupito maggiormente è anche la “separazione” delle varie tracce, che risultano sempre perfettamente isolate distinguibili. Ciò si avverte di più, ovviamente, negli FPS e nei titoli competitivi in generale, come Overwatch 2, Valorant e Call of Duty Black Ops 6, il titolo che abbiamo sfruttato maggiormente per saggiare la potenza e tutte le varie feature delle cuffie. Grazie alle prodezze dell’audio spaziale ho potuto assaporare un’esperienza incredibilmente immersiva, realistica e appagante, ma anche molto pratica, grazie al fatto che abbiamo avuto grandi vantaggi nel comprendere la posizione dei nemici grazie proprio alla qualità, alla pulizia e soprattutto alla perfetta distribuzione del suono.
Chiaramente, abbiamo testato le cuffie anche per altri usi, con grandissimi risultati. Selezionando il preset “Music” ci siamo subito fiondati all’ascolto di pezzi di un certo contenuto in termini di potenza dei suoni e delle tonalità, tutti riprodotti in maniera fedelissima e con precisione e potenza invidiabili. Dai bassi violenti dei ritmi soul-blues di Teddy Swims, passando per il rock crudo ed aggressivo dei Metallica: ogni tipologia di esperienza ha saputo colpirci e catturarci, cosi come per quanto riguarda l’utilizzo in chiave film e serie tv. Anche qui, con il giusto preset, ci siamo lasciati trasportare da un prodotto dal livello qualitativo elevatissimo, il cui unico difetto è forse quello che i padiglioni continuano a non essere super aderenti e isolanti, lasciando spazio a qualche incertezza in tal senso, ma siamo comunque di fronte a un piccolo best-buy, specialmente se avete esigenze di un certo spessore.
Razer BlackShark V3 Pro
Il microfono (rimovibile) è di ottima fattura e qualità

Software e connettività: le prodezze di Synapse, e non solo

Come da tradizione, le nuovissime BlackSharkV3 danno il meglio di sé grazie a Synapse, il software di Razer, arrivato alla quarta iterazione. Con Razer Synapse 4 è possibile modificare veramente ogni aspetto del device, sia in termini di gestione della parte output (audio) sia di quella di input (microfono) con una libertà di personalizzazione veramente importante. Le nuove ammiraglie della scuderia di Razer offrono una libertà praticamente totale, con la possibilità – tramite il proprio software dedicato – di mettere le mani su praticamente ogni aspetto dell’esperienza. Al di là delle prodezze di Synapse, per l’occasione splendidamente coadiuvato dall’app Razer Audio, perfetta per modificare i parametri delle cuffie se abbinate a un dispositivo audio Bluetooth, tipo smartphone e tablet, Razer ha fatto un grandissimo lavoro in termini di connettività , ampliando la copertura e la stabilità delle nuove cuffie in maniera a dir poco sensibile. A farla da padrone, ovviamente, è la tecnologia HyperSpeed, che arriva alla versione Wireless-Gen 2, che garantisce la più bassa latenza in circolazione, quando si parla di cuffie, con un tempo di risposta pari soltanto ai 10ms.
Oltre a questo, le cuffie si adattano perfettamente a tutti i dispositivi più importanti, come PC, PlayStation, Xbox e Nintendo Switch, risultando perfettamente compatibile con le più innovative e avanzate tecnologie di output audio, come  il THX Spatial Audio per PC, Windows Sonic per Xbox e il 3D Tempest Audio di PlayStation 5. Proprio a proposito di PlayStation 5, è doveroso sottolineare che abbiamo avuto problemi con la connessione – tramite bluetooth – delle cuffie alla nostra PlayStation 5. Subito dopo l’accoppiamento, un messaggio d’errore ci ha avvisato che il dispositivo “non è supportato” ma, magari, si tratta di un problema risolvibile con nuovi driver e via dicendo. Per il resto, le cuffie offrono diversi tipi di strumenti di connessione. Si parte dall’HyperSpeed con il classico doongle ricevitore da 2.4ghz, la connessione via cavo USB-A, passando poi per il più classico jack da 3.5mm e il bluetooth. Inoltre, le cuffie consentono di utilizzare due canali audio in simultanea, Bluetooth + la rete wireless da 2.4Ghz e, per quanto può apparire scomodo o impraticabile , si trattati una funzione che ho decisamente apprezzato, specialmente con la combo PC + smartphone.

Le Razer BlackShark V3 Pro ci hanno colpito e stupito per tanti aspetti, risultando un prodotto a tratti superlativo, seppur con qualche difetto. Le cuffie pensate per il competitive dell’azienda californiana hanno tante funzioni interessanti e, soprattutto, offrono un livello qualitativo di ottimo livello, oltre ad una buona praticità d’uso e di connessione, ma non sono esenti da qualche piccolo svarione in termini di utilizzo e concettuale. In primis, abbiamo apprezzato poco il design, che seppur molto in linea con i precedenti modelli della linea Razer, continua a essere un po’ troppo spigoloso, specialmente nella colorazione White. Non mi è piaciuto nemmeno tutta la gestione della connessione tramite cavo proprietario, che reputo davvero poco pratica. Nel complesso, però, siamo di fronte a un prodotto di altissimo livello e che, sono sicuro, farà la felicità di tutti i potenziali acquirenti, anche quelli più esigenti.