Pokémon Friends Recensione: passione puzzle!

Giocateli tutti! (Anche gli spin-off)!

Pokémon Friends è arrivato sul mercato in punta di piedi, dopo il recente annuncio da parte di Mamma Nintendo all’interno del suo evento dedicato, il Pokèmon Presents del mese di luglio 2025, un titolo che, pur non rappresentando certo un “must have” a tema Pokèmon, ne tantomeno un tripla A, è sicuramente un acquisto consigliato per tutti gli amanti e collezionisti irriducibili dell’universo di Pikachu e dei puzzle game tradizionali in generale. Il titolo offre infatti circa 1300 puzzle divisi in aree tematiche, e davvero parecchie ore di intrattenimento, sia su Nintendo Switch, la versione da noi provata, che sui dispositivi Mobile. Addentriamoci quindi nell’ultima, coloratissima, declinazione dell’universo Pokèmon.

Pokèmon Friends
Pokèmon Friends offre artwork davvero evocativi e decisamente familiari per i fan della saga!

L’insostenibile leggerezza dei Gachapon

Il divertente puzzle game Pokémon Friends è stato una vera sorpresa, che sicuramente ha fatto piacere a chi, mai sazio dei mostriciattoli tascabili, in un nuovo titolo della interminabile serie, seppur minore, trova una buona occasione per non staccarsi nemmeno un attimo dal suo franchise preferito. Il gioco offre un ottimo sistema di ricompense progressive generate dallo svolgimento di specifici compiti, legati alla risoluzione di un numero enorme di puzzle, con tanto di meccaniche di tipo “gacha game” che, per i meno preparati all’ascolto, altro non sono che i famosi Gachapon giapponesi, vera passione sfrenata del pubblico nipponico. Si tratta di piccoli distributori automatici presenti ovunque nel territorio del Sol Levante, che offrono gli ovetti di plastica con all’interno gadget a tema, Pokémon inclusi. Diffusi anche da noi in Italia, seppur in maniera meno capillare, questi totem del divertimento sono ormai un appuntamento fisso per molti appassionati . Cosa troveremo nella prossima mini capsula? “Godetevi l’incertezza” come diceva tanti anni fa la pubblicità del lettore mp3 più piccolo del mercato, Apple Shuffle.

Il gameplay di Pokémon Friends è incredibilmente semplice, e consiste nel risolvere puzzle progressivi, come già accennato, con lo scopo principale di accumulare risorse, in questo caso gli speciali gomitoli di lana digitali. Con questi ultimi, derivati dalle prove di abilità e scaltrezza, si possono creare, filo per filo, dei veri e propri peluche a tema Pokémon per arredare la propria stanzetta virtuale. Il sogno di ogni adolescente all’ascolto, ma anche di molti quarantenni che non osano confessarlo, ammettiamolo. Come si creano questi peluche?? Non certo cucendo a mano ogni filo, ovviamente, ma con una comodissima macchina chiamata Peluche-o-matic, dispositivo magico dotato appunto delle meccaniche gacha sopra citate. Le possibilità sono davvero numerose, e la creazione, per quanto semplice e blanda, diventa quasi un gioco nel gioco. La voglia di vedere e collezionare tutte le varianti possibili dei peluche è decisamente alta, ed intrattiene gli amanti del collezionismo digitale. Un passatempo oltretutto traversale, adatto a tutti, ma che diventerà un passatempo irrinunciabile per gli amanti dei Pokémon.

Pokèmon Friends
Collezionare i tantissimi peluche offerti da Pokèmon Friends può diventare nel corso dei giorni una vera mania irrinunciabile!

Una sfida al giorno leva Bulbasaur di torno!

Non di soli puzzle vive il divertente e semplice Pokémon Friends, che offre al suo pubblico una interessante varietà di mini giochi basati sulla logica e rompicapo di ogni tipo. Come lecito aspettarsi il titolo si basa principalmente sul concetto di “content of the day”, ovvero i puzzle specifici giornalieri che fidelizzano il giocatore ed offrono di giorno in giorno qualcosa di nuovo da giocare. Similmente proprio a molti titoli puzzle ideati per il mercato Mobile moderno, verrebbe da pensare. Il divertente titolo sviluppato da The Pokèmon Company e pubblicato da Nintendo ha una offerta ludica molto diversa rispetto alla versione da noi scelta, ad esempio l’edizione base per Nintendo Switch, disponibile a 9,90 euro, offre abbastanza poco, una trentina di puzzle, una decina di fili di lana variabili e settanta peluche realizzabili, finiti i quali resta davvero poco, come la possibilità di arredo, con i mobili sbloccati dalle missione completate, di consultare il catalogo, o collezionare le speciali stampe a tema.

Mettere un timbro in ogni giorno di gioco è un obiettivo piuttosto povero, è necessario ammetterlo. Il limite giornaliero dei tre puzzle randomici di Pokémon Friends, ad esempio, a molti farà storcere il naso.  Stimolante è invece la possibilità di fare amicizia con gli abitanti del villaggio e di aumentarne il livello alla risoluzione di ogni quest, e ricevere ricompense speciali. Certo, si tratta di un titolo premium, quindi appena poco al di sopra di un free to play (come invece è l’edizione Mobile) ma per avere l’offerta completa bisogna necessariamente prendere il pacchetto completo, al costo di 39,90 euro, che include anche i DLC. Compreso il sistema, sta a noi decidere a quale livello vogliamo giocare e se fare l’upgrade o meno. Quanto siete disposti a spendere pur di catturarli tutti? A voi la scelta.

Pokèmon Friends
Nella sala della creazione di Pokèmon Friends è presente il Peluche-o-matic, per realizzare le nostre creazioni!

Pokémon Friends: dalla trama al comparto audiovisivo

Cercare una trama in un titolo come Pokémon Friends può sembrare forse superfluo, visto che la stessa, pur presente, è ovviamente solo pretestuale e finalizzata al gameplay. Il giocatore arriva nella città di Think Town, dove è diffusa una vera mania per i pupazzi a tema Pokémon e dove il passatempo più diffuso tra gli abitanti è quello di utilizzare dei fili di gomitoli per creare dei  peluche di lana, tramite una speciale macchina che fa da mangano virtuale. Tutto qui, semplicemente. Spostandoci invece sul comparto squisitamente tecnico dobbiamo ammettere che Pokémon Friends è una vera gioia per gli occhi, con uno stile grafico delizioso, artistico, coloratissimo, delicato e romantico, come nella migliore tradizione Nintendo, ottime animazioni dei personaggi ed una colonna sonora forse un pelo anonima, ma efficace e rilassante. Certo, il gioco non è privo di difetti, prima di tutti la ripetitività e l”eccessiva semplificazione del gameplay, ma preso per quello che è, una semplice variazione sul tema Pocket Monsters, figlio di una lunga tradizione di spin-off derivati, da aggiungere ai titoli della Saga Pokémon principale.

L’edizione per Switch di Pokémon Friends, già disponibile per la console ammiraglia della casa di Kyoto, non arriva certo da sola, ma con due speciali port peri moderni telefoni cellulari . La versione Mobile è totalmente gratuita, ma offre un set decisamente limitato di soli dieci puzzle iniziali, una sequenza giocabile giornaliera, ampliabile ovviamente acquistando espansioni a pagamento extra. Questa versione free to play per Smartphone, per quanto leggermente differente dall’edizione presente su Nintendo eShop per Nintendo Switch, pienamente compatibile per Nintendo Switch 2, da noi provata, può essere anche trattata alla stregua di una demo per i giocatori che vogliono testare le qualità del gioco. Nintendo ha deciso di proporre il gioco anche per i sistemi operativi Apple iOS e Google Android, che trovate in questo LINK, andando praticamente a coprire tutto il mercato portatile esistente attualmente. Chiaramente la versione per Nintendo Switch è la più ricca, oltre al fatto che sia per natura la piattaforma più idonea per i titoli first party della casa di Kyoto, ma l’essere disponibile anche altrove rende il titolo attrattivo per un pubblico maggiore. Non avete scuse, quindi, potete giocarlo davvero ovunque.


Dare un giudizio finale a Pokémon Friends non è facile, perché alla fine della fiera si tratta di una blanda raccolta di puzzle a tema da completare per ottenere la possibilità di costruire speciali peluche tramite una speciale macchina di tipo Gachapon, da esporre in camere arredate a tema, con quest di ricerca, aumento di livello dell’amicizia con gli abitanti di Think Town e davvero poco altro. Il titolo da la possibilità di scelta tra edizioni base e completa, oltre ad offrire un utile port gratuito su Mobile, utilizzabile alla stregua di una demo. Da ricordare, inoltre, che sono già disponibili ben due diversi DLC per la versione console. Al fronte di un comparto audiovisivo delizioso è innegabile ammettere come il gameplay si basi su assiomi forse troppo semplicistici e sul solo fascino dell’immortale Saga Pokèmon, ideata dal leggendario Satoshi Tajiri quasi trenta anni fa, nel 1996. Giocateli tutti (anche gli spin-off)!


 

Appassionato e storico del videogioco, Fabio D'Anna scrive di opere videoludiche, film e serie tv dal 2008. Tra le tante realtà del settore ha collaborato con Art of Games e siti come Retrogaming History, Games Collection, Games Replay, Games Village e riviste come PS Mania, PSM, Game Republic, Retrogame Magazine, Game Pro, oltre che col Museo VIGAMUS. Ha anche organizzato due edizioni della Mostra Archeoludica ed ha scritto due libri dedicati a PAC-MAN e Star Trek. Nella vita colleziona console PONG based ed alleva cagnoline, tra cui spicca Zelda.