Call of Duty Black Ops 7 Provato: il multiplayer protagonista della Beta

Come ogni anno, i giocatori appassionati di Call of Duty attendono con impazienza il prossimo capitolo della serie, che ormai è diventato un appuntamento fisso. Quest’anno, come già annunciato e rivelato da vari rumor e leak, avremo un nuovo capitolo della serie Black Ops, che lo scorso anno ci ha intrattenuti con Call of Duty Black Ops 6, il cui articolo di recensione è facilmente reperibile sulle nostre pagine di Vgamg. Detto ciò, rispetto alla precedente versione, Call of Duty Black Ops 7 si presenta con un’ambientazione più futuristica; anzi, per alcuni aspetti ricorda maggiormente Call of Duty Black Ops 2. Questo implica che il nuovo Call of Duty ha alcune somiglianze con il titolo menzionato, ma solo per quanto riguarda l’ambientazione, poiché la sostanza è molto diversa da ciò a cui ci hanno abituato i ragazzi di Treyarch con il videogioco rilasciato nel lontano 2012 su PC, PlayStation 3, Xbox 360 e WII U. Call of Duty Black Ops 7 è attualmente al centro dell’attenzione con una beta che ha sicuramente l’intenzione di recuperare terreno in vista dell’imminente lancio di Battlefield 6. Detto questo, direi di non perderci in chiacchiere e di vedere come si è comportata la fase di testing durante i nostri giorni di prova.

Sin dalla presentazione di Call of Duty Black Ops 7, il team di sviluppo aveva già comunicato tramite trailer che questo capitolo di Call of Duty sarebbe stato notevolmente più futuristico nel setting. Infatti, ci troviamo nel 2035, a ridosso degli eventi di Black Ops 2 e Black Ops 6. A parte questo, fin dal lancio della beta, già dal menù possiamo osservare come l’interfaccia sia molto più futuristica rispetto ai precedenti capitoli della serie. Una delle molteplici cose che notiamo è la tradizionale creazione delle classi, che non si discosta molto dal passato e, anzi, sembra non essere stata minimamente modificata, se non per qualche piccolo dettaglio grafico. Detto ciò, le nostre armi, come al solito, saranno completamente personalizzabili in base alle nostre esigenze, come la bocca da fuoco, la canna, il caricatore e così via, permettendoci di creare l’arma dei nostri sogni. Quest’anno, però, entra in gioco una funzionalità che sicuramente piacerà molto ai neofiti, ovvero la possibilità di salvare delle build direttamente nella personalizzazione delle classi.

Purtroppo, a parte questo, l’armaiolo non ha subito molti cambiamenti, ma uno degli aspetti che è sicuramente cambiato sono le specialità. Ricordate che in Call of Duty Black Ops 6, a seconda delle specialità scelte, era possibile creare delle vere e proprie build. Bene, è ancora così, ma se desiderate selezionare classi diverse, c’è una nuova opzione chiamata ibrida, che permette al giocatore di scegliere specialità diverse mantenendo comunque dei bonus di gioco. Inoltre, abbiamo anche una nuova funzionalità chiamata Overclock, che non è altro che il livellamento degli equipaggiamenti tattici, letali, potenziamenti da campo e serie d’uccisioni, sebbene su quest’ultima vorrei approfondire più tardi. Quest’ultima vi consentirà di potenziare i vostri equipaggiamenti, ma solo utilizzandoli nelle varie partite in cui vi cimenterete, e forniranno bonus che offriranno ulteriori vantaggi. Ora, vi abbiamo accennato che tale funzionalità si estende alle serie d’uccisioni; ebbene, se da un lato possiamo comprendere l’esigenza del team di sviluppo di introdurre novità, dall’altro non ha senso applicarle anche alle serie d’uccisioni, poiché alcune richiederanno davvero molti punti e solo i giocatori più abili potranno accedervi. Non si tratta di semplici bonus, ma di miglioramenti significativi come l’UAV, che potrà resistere a più colpi e, quando sarà stato colpito da un missile, potrà lanciare flare per cercare di sopravvivere al primo colpo. Insomma, possiamo dire che questa funzionalità è un’arma a doppio taglio e sarebbe stato preferibile non impiegarla anche per le serie d’uccisioni.

Dopo aver esaminato la personalizzazione dell’equipaggiamento e non solo, è giunto il momento di discutere delle modalità e delle mappe. Come sempre, Call of Duty, almeno nella beta, non offre nulla di innovativo, rimanendo saldamente nella sua zona di comfort con le tradizionali modalità di Deatmatch a squadre, Uccisione Confermata, Dominio e Postazione. Abbiamo già parlato molte volte di queste modalità, quindi non ci soffermeremo ulteriormente su di esse, ma avremmo gradito qualche novità in questo ambito, cosa che potrebbe arrivare nella versione finale del gioco. Infatti, aspetteremo la release definitiva per avere una visione complessiva delle modalità, ma finora, Black Ops 7 non si discosta molto dal passato, e questo vale anche per le mappe. Queste ultime, come nei capitoli precedenti, mi sono sembrate piuttosto piccole e in linea con i videogiochi passati. Non che ci sia qualcosa di sbagliato in questo, ma anche per quanto riguarda il level design non ho notato molti cambiamenti significativi. Infatti, se vogliamo essere pignoli, questo aspetto potrebbe rappresentare un ostacolo per quanto concerne il gameplay.

Considerando che ci troviamo di fronte a meccaniche di gioco in cui il giocatore possiede un’elevata velocità, il tempo necessario per spostarsi dal punto A al punto B è estremamente ridotto. Questo rappresenta uno dei principali problemi che ho riscontrato durante la mia esperienza con la beta di Call of Duty Black Ops 7. Non si tratta di un problema isolato, limitato a una sola mappa, su cui potremmo chiudere un occhio, ma è una costante in tutte le mappe disponibili durante il periodo di testing, il che non è affatto un segnale positivo per il gioco. In sintesi, sembra che, per quanto riguarda gli aspetti appena menzionati, Treyarch e Activision non abbiano compiuto i progressi necessari per introdurre le novità attese. Tuttavia, come ho già accennato, potremo confermare questa impressione solo con la versione finale dello sparatutto in prima persona.

Andando nel dettaglio, desidero soffermarmi sul gameplay. Call of Duty Black Ops 7 offre senza dubbio un’ottima giocabilità, grazie all’impronta arcade che da anni caratterizza i vari capitoli della serie, e Call of Duty Black Ops 7 non fa eccezione. Il gunplay è estremamente soddisfacente e, quando si realizzano determinate uccisioni, proviamo un attimo di soddisfazione nei panni del giocatore. Tuttavia, è stata introdotta una meccanica che potrebbe rappresentare un altro ostacolo significativo, ovvero il wall-jump. Premendo un tasto accanto al muro, il giocatore sarà in grado di saltare sui muri per poi atterrare. Il problema è che questa azione può essere eseguita anche su più di un muro, permettendo addirittura di compiere questa manovra per ben 3 volte. Questa scelta, in termini di game design, mi sembra piuttosto esagerata e sbilanciata; forse, prima del lancio, sarebbe opportuno considerare l’idea di un countdown prima di eseguire tale azione, in modo da evitare che i giocatori ne abusino. Riguardo allo shooting in generale, esso è ben realizzato e coerente con i capitoli precedenti della saga, con la presenza delle classiche scivolate e un movimento a terra piuttosto equilibrato. Parlando dell’esperienza nella beta, ci siamo divertiti abbastanza da questo punto di vista e possiamo assicurarvi che, contrariamente a quanto si dice in rete, non abbiamo incontrato alcun cheater e le nostre partite si sono svolte nella massima tranquillità.

Tuttavia, dal punto di vista tecnico, abbiamo riscontrato alcune incongruenze, in particolare riguardo alle tecnologie di NVIDIA e AMD relative alla generazione di fotogrammi. Sebbene queste ultime comportino un certo input lag, consentono comunque un miglioramento nei fotogrammi; nella beta, però, non si è verificato nulla di tutto ciò. Anzi, attivandola, non ho notato differenze significative utilizzando semplicemente upscaler tradizionali come l’NVIDIA Image Scaling o il DLSS 4.0, dove è stato implementato anche il nuovo modello Transformer. Detto ciò, il problema riscontrato da entrambe le tecnologie riguardava alcuni artefatti visivi; ad esempio, utilizzando un mirino Red Dot, l’ottica appariva in modo del tutto anomalo, un inconveniente che abbiamo risolto disattivando semplicemente quest’ultima. Ci si può chiedere se questo problema sarà risolto con driver dedicati. È difficile dirlo al momento, ma è importante sapere che ci sono ancora alcuni aspetti da perfezionare, specialmente in vista del lancio imminente, previsto per il 14 novembre su PC, Xbox Series X/S e PlayStation 5.