Anno 117 Pax Romana Provato: gloria a Casare Augusto!

Habemus Anno 117 Pax Romana, Adipiscamur id! 

Anno 117 Pax Romana segna il grande ritorno della prolifica serie Anno, nota nelle lontane Americhe come A.D. Series, con un ottavo appassionante ed innovativo capitolo. Dopo aver esplorato le epoche che vanno dal 1500 al 1800, con due inaspettati quanto graditi salti nel futuro dal 2070 al 2200, ecco che si torna alle origini della storia, con un capitolo ambientato nell’Antica Roma. Un setting inflazionato per il settore degli strategici, lo ammettiamo, ma la splendida serie, nata negli anni novanta grazie alla software house austriaca Max Design e pubblicata da Sunflowers, riserva alcune interessanti sorprese. Abbiamo infatti oggi la possibilità di gestire anche le province imperiali, approfondendo la cultura celtica e del Nord Europa, con un focus su Albione, cosa che dona prospettive completamente nuove. A questo si uniscono le caratteristiche salienti della serie, che comprendono costruzione, commercio e diplomazia, con catene produttive e bisogni interconnessi. Il titolo, sviluppato da Ubisoft Mainz, ha quindi l’ambizione di porre una nuova pietra miliare nella serie. Ci riuscirà? Lo abbiamo provato con mano.

Anno 117 Pax Romana
Anno 117 Pax Romana inizia con il classico piccolo insediamento da gestire, che diventerà sempre più grande!

La saga di Anno, tra rinascimento e futuro  prossimo

Di anno in anno, ecco che arriva un nuovo Anno! Perdonateci la battuta da avanspettacolo, ma, oggettivamente, è davvero così. La saga di Anno è una delle più prolifiche nel settore degli strategici a tema city builder, oltre che tra le più affascinanti, lo riconosciamo, e conta un numero impressionante di release dal suo debutto sul mercato ad oggi. Quasi novanta uscite tra titoli principali, spin-off, espansioni, raccolte, Add-on, DLC e produzioni complementari. Si, rivaleggia praticamente con mostri sacri nipponici come Dragon Quest per invasione del mercato. Eppure, come ricordano bene i fan più attenti di questa intrigante saga storica, le uscite della serie madre sono solamente otto, inclusa l’opera di cui parliamo oggi, a cui si aggiungono quattro spin-off ufficiali. Un’escamotage per mantenere sempre vivi i vari titoli dopo dopo l’uscita è stato quello di realizzare di continuo nuovi contenuti, in attesa del gioco successivo. La serie è conosciuta anche con il nome di A.D. Series nel mercato statunitense, poiché mette il solo anno di ambientazione. Ed ecco che, da quell’ormai lontano 1998 in cui abbiamo preso tra le mani il leggendario Anno 1602, con moltissima acqua passata sotto i ponti di pietra e legno, siamo arrivati ad oggi.

Anno 117 Pax Romana, peraltro, ha il primato di spostare la serie parecchio indietro nel passato, andando a sorvolare un periodo storico davvero interessante, ovvero quello dell’Antica Roma, ed in particolare la cosiddetta era della “Pax Romana”, durata dal 27 A.C. al 180 D.C., che altro non è che la pace “forzata” imposta dall’imperatore Augusto su Roma, per uscire dall’epoca, devastante, delle guerre continue precedenti. La pace, a volte, si ottiene anche con l’imposizione della forza, come dimostra il recente accordo di pace, con regime di non belligeranza, in Palestina voluto da Donald Trump, imperatore delle colonie britanniche, ops scusate, presidente degli Stati Uniti, come si dice quest’anno. Ma abbandoniamo la politica attuale, e torniamo a parlare di storia. Al gioco originale sono seguiti Anno 1503: Il Nuovo Mondo (2003), Anno 1701 Dawn of Discovery (2006) ed Anno 1404 (2009), che include anche una romantica espansione ambientata a Venezia, oltre che due interessanti episodi futuristici, Anno 2070 (2011) ed Anno 2205 (2015), salvo poi ritornare nel passato con il settimo capitolo, intitolato Anno 1800 (2019).

Anno 117 Pax Romana
Anno 117 Pax Romana offre una ottima interpretazione da parte di veri attori protagonisti dei filmati di gioco, come di consueto

Anno 117 Pax Romana: Adipiscamur id!

“Adipiscamur id”, direbbe Cicerone, e senza costringervi a tirar fuori dalle vostre polverose cantine il leggendario Dizionario IL di Castiglioni e Mariotti, che oggi esiste pure per Android, per la gioia della Gen Z, vi diciamo che è semplicemente la frase della lingua di Cesare per dire “mettiamo le mani sopra“, ovvero Hands-On, come si dice nel linguaggio giornalistico videoludico specializzato. Con un enorme balzo temporale degno del Doctor Who, ecco che, partendo dal 1800 dello scorso capitolo, si torna indietro agli inizi del Primo Millennio Dopo Cristo, con l’ottavo episodio che abbiamo oggi tra le mani. In particolare la copia digitale Preview giunta in redazione si basa sulla tanto attesa Campagna, giocabile fino alla fine dell’Atto Uno, con scelta del proprio governatore, per una durata totale di circa quattro ore, e su un notevole Open World, che permette di prendere confidenza con le meccaniche city buider, fino al livello residenziale 3. La “prova su strada” diciamolo subito, ci ha pienamente soddisfatti, e si vede che lo sviluppatore tedesco Ubisoft Mainz ha svolto un lavoro eccellente. Tutto è perfetto e curato nei minimi particolari, con assenza di tempi morti o percorsi troppo lineari.

Come potrebbe essere diversamente, diranno i veterani all’ascolto. Lo sviluppatore altro non è che l’originale Related Designs, studio tedesco fondato nel 1995, che ha preso in mano le redini della serie dal terzo capitolo datato 2006, lo splendido Anno 1701, ed oggi entrato nella grande famiglia Ubisoft. Storicamente siamo andati alle origini, ed Anno 117 Pax Romana si focalizza come abbiamo detto sul lungo periodo di pace imposto sulle diverse regioni dell’Impero Romano dall’imperatore Augusto dopo la sua ascesa al trono. Il titolo è una perfetta evoluzione coerente di Anno 1800, e vede le fini cesellature del gameplay che abbiamo potuto apprezzare in quel titolo, ora  implementate in un gestionale di epoca romana davvero appassionante. La grande libertà di scelta data al giocatore, unita alla grandiosità dell’impostazione Open World donano una marcia in più all’opera, che esce dai suoi consueti binari lineari per affrontare nuove sfide. Una citazione la merita il potente motore grafico Empire Engine, che offre un livello di dettaglio notevole, sia degli ambienti di gioco che dei singoli edifici e dei personaggi con cui andremo ad interagire. Se siete appassionati di cultura celtica, in particolare, troverete pane per i vostri denti.

“Facere omnia, ut adipiscamur, quae secundum naturam sint, id est et honestum et solum bonum” (Cicerone) Mentre ripassiamo mentalmente la nostra cultura latina, ci rendiamo conto che la scelta editoriale di Ubisoft, pur realizzata in maniera magistrale da Ubisoft Mainz, potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Da un lato infatti chi ama già la serie e la segue con costanza non può che notare gli effettivi miglioramenti progressivi di capitolo in capitolo, specie in riferimento all’appena precedente Anno 1800, uscito ormai sei anni fa, ma per contro forse il pubblico si sarebbe aspettato di veder approfondito qualche periodo temporale più recente, tra il 1500 ed il 1900 in particolare. La scelta di tornare all’Impero Romano sembra quasi snaturale la serie, mettendola in competizione con i tantissimi strategici e gestionali a tema Antica Roma che di fatto affollano il mercato. Fin dagli anni novanta, un esempio su tutti, la leggendaria serie di CAESAR. Ma queste sono solo considerazioni generali e filosofiche, che nulla tolgono al titolo, oggettivamente realizzato con cura, passione e grandissima attenzione per i dettagli. Davvero soddisfacente la differenza dei diversi terreni di costruzione, tra foreste, montagne, colline, pianure e nebbie inesplorate, incluso il mare dove si svolgono appassionanti battaglie navali. Girare per le città, contribuire alla loro costruzione, venire a contatto con le culture celtiche, così diverse da quella romana, potendo anche scegliere se aderire all’una piuttosto che all’altra, è una vera gioia emozionale senza fine. Il gioco procede facendo la conoscenza dei misteriosi Waders, così simili ai Liberti di Roma nel modo di pensare! la “Romanizzazione” è un modo di essere che ancora esiste, come sappiamo. Si nasce barbaro, si diventa romano, similmente ai cittadini statunitensi, originari di ogni dove ed uniti sotto una bandiera di libertà. Tra fascino delle antiche vesti, come la tunica romana, e gestione dei servizi pubblici, come i negozi di derrate alimentari, il focus più forte è stato ovviamente seguire l’appassionante Campagna in anteprima, che ci ha davvero soddisfatti in pieno. Certo, tornare così indietro nel tempo comporta diversi cambiamenti, primo tra tutti la mancata presenza di una rete elettrica, croce e delizia di tutti i gestionali a tema moderno,  e l’abbondanza di materiali e risorse tipiche dell’Impero Romano, come grano e vino, ma anche il prezioso marmo per i palazzi e le dure pietre per gli acquedotti. Costruzioni fondamentali per Roma, e peraltro in funzione per millenni, una vera garanzia di qualità costruttiva. Dovremo impegnarci parecchio per essere all’altezza di questo leggendario popolo edificatore.


Anno 117 Pax Romana è l’ultimo appassionante capitolo della blasonata saga di strategia e city-builder, che abbandona per una volta le epoche moderne, ambientate spesso dopo la Scoperta dell’America, per una inedita ambientazione nell’Antica Roma. Certo la saga non è nuova a folli colpi di testa, ricordiamo molto bene i due capitoli ambientati in epoche future, come gli splendidi ed indimenticabili Anno 2027 ed Anno 2205, ma in pochi si aspettavano un balzo così grande nel passato. La nostra “prova su strada” comprende circa le prime quattro ore di gioco della Campagna, che è disponibile per la stampa per la prima volta, tramite Ubisoft Connect, e ci ha davvero convinti. Il titolo,  sviluppato dal veterano studio tedesco Ubisoft Mainz, è realizzato con maestria e cerca anche di portare la serie Anno verso nuove vette di eccellenza, esplorando dinamiche finora inedite e meno lineari. Davvero affascinante il focus dell’episodio che si concentra sulla gestione delle remote province nordiche, con l’approfondimento sulle culture celtiche e sulla leggendaria Albione. Il titolo uscirà ufficialmente sul mercato il 13 novembre 2025 per PC, tramite Steam, Epic Games ed Ubisoft Connect, oltre che sulle console di generazione attuale, PlayStation 5 ed Xbox Series X|S. Buone notizie per i collezionisti, perché è in arrivo anche una sontuosa edizione speciale a loro dedicata, che trovate in questa pagina. Restate sintonizzati in attesa della nostra recensione completa. 


 

Appassionato e storico del videogioco, Fabio D'Anna scrive di opere videoludiche, film e serie tv dal 2008. Tra le tante realtà del settore ha collaborato con Art of Games e siti come Retrogaming History, Games Collection, Games Replay, Games Village e riviste come PS Mania, PSM, Game Republic, Retrogame Magazine, Game Pro, oltre che col Museo VIGAMUS. Ha anche organizzato due edizioni della Mostra Archeoludica ed ha scritto due libri dedicati a PAC-MAN e Star Trek. Nella vita colleziona console PONG based ed alleva cagnoline, tra cui spicca Zelda.