Marc Alexis Côté: rivela perché ha lasciato Ubisoft

Dopo quasi vent’anni di carriera e oltre un decennio alla guida della saga di Assassin’s Creed, Marc-Alexis Côté ha lasciato Ubisoft. La notizia, confermata nei giorni scorsi da Ubisoft e da Vantage Studios, ha ora un retroscena ufficiale: in un lungo post pubblicato su LinkedIn, l’ex responsabile del franchise ha spiegato che non è stata una sua scelta quella di abbandonare il progetto. “Molti si sono detti sorpresi che avrei scelto di lasciare Assassin’s Creed, vista la passione che ho ancora per la serie” scrive Côté. “La verità è semplice: non sono stato io a prendere quella decisione.”

Côté ha spiegato che Ubisoft ha deciso di trasferire la leadership del franchise a una nuova figura più in linea con la ristrutturazione interna legata alla nascita di Vantage Studios, la divisione dedicata alla gestione dei grandi franchise. “Ubisoft ha deciso di affidare la leadership della serie a qualcuno più vicino alla nuova struttura organizzativa” racconta Côté. “Mi è stata proposta un’altra posizione, ma non offriva lo stesso mandato, la stessa continuità o la stessa portata del lavoro che stavo svolgendo negli ultimi anni.” Il veterano canadese lascia dunque una delle saghe più longeve e riconoscibili del panorama videoludico, dopo averne contribuito alla crescita fin dai suoi albori.

Entrato in Ubisoft nel 2005, Marc-Alexis Côté ha lavorato inizialmente su Prince of Persia: The Forgotten Sands, per poi entrare a far parte del team di sviluppo di Assassin’s Creed. Nel corso degli anni è stato game director di Assassin’s Creed III, senior producer di Odyssey e, più recentemente, responsabile dello sviluppo dell’Animus Hub, l’iniziativa pensata per unificare l’esperienza del franchise. Sotto la sua guida, Assassin’s Creed ha attraversato una delle sue fasi più sperimentali e prolifiche, culminando nella recente espansione del brand con progetti come Assassin’s Creed Mirage, Codename Red e Infinity.

Nonostante la delusione per la decisione dell’azienda, Côté ha voluto chiarire di non provare alcun risentimento nei confronti di Ubisoft, che definisce ancora “casa”. “Voglio essere chiaro: non porto rancore” ha scritto.“Ubisoft è stata la mia casa per tutta la mia vita professionale, e sarò sempre grato per le persone, i progetti e la fiducia che abbiamo condiviso nel creare mondi capaci di ispirare milioni di giocatori.” Da parte sua, Ubisoft ha voluto ringraziare pubblicamente Marc-Alexis Côté per il suo lavoro e la sua eredità creativa. “Siamo profondamente grati per l’impatto che Marc-Alexis ha avuto negli anni, in particolare per aver plasmato il marchio Assassin’s Creed così come lo conosciamo oggi” si legge nel comunicato ufficiale. “La sua leadership, creatività e dedizione hanno lasciato un segno indelebile sui nostri team e sui nostri giocatori.” Un portavoce dell’azienda ha poi sottolineato che, dopo la riorganizzazione interna annunciata a marzo 2025, Côté ha scelto di “intraprendere un nuovo percorso al di fuori di Ubisoft”.

Con l’uscita di scena di Côté, Ubisoft chiude un capitolo fondamentale della propria storia recente. Figura chiave nella trasformazione di Assassin’s Creed da saga d’azione stealth a vero e proprio RPG storico, Côté ha contribuito a ridefinire il DNA della serie e a renderla una delle più riconosciute al mondo. La sfida per il futuro sarà ora quella di mantenere la visione e la coerenza di un universo narrativo che negli anni è diventato simbolo della casa francese. Non è ancora chiaro quale sarà il prossimo passo di Côté dopo Ubisoft, ma la sua lunga esperienza e il suo nome nel settore lasciano intendere che lo vedremo presto in un nuovo ruolo creativo. In ogni caso, la sua partenza segna un momento di transizione importante per Assassin’s Creed, che si prepara ad affrontare il futuro con una nuova leadership e un’ambiziosa roadmap di progetti.

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