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Dante’s Inferno 2 Purgatorio: svelati i dettagli del sequel cancellato

Sono passati 15 anni da quando Dante’s Inferno di Visceral Games fece il suo debutto su PlayStation 3 e Xbox 360, imponendosi come uno dei più ambiziosi (e controversi) hack & slash della sua epoca. Oggi, grazie a un approfondito report pubblicato da IGN, scopriamo finalmente cosa sarebbe dovuto accadere dopo la discesa nei nove cerchi dell’Inferno: il sequel cancellato “Dante’s Inferno 2: Purgatorio”.

Concepito come il secondo capitolo di una trilogia ispirata alla “Divina Commedia”, Dante’s Inferno 2: Purgatorio avrebbe portato il cavaliere templare Dante a scalare il Monte del Purgatorio, in un viaggio di redenzione dopo la carneficina infernale del primo gioco. Secondo quanto riportato, esisteva una sceneggiatura completa di 240 pagine, scritta da Joshua Rubin, co-autore di Assassin’s Creed II. Il documento descriveva ogni livello, boss e svolta narrativa dell’avventura, con i Sette Peccati Capitali come cardine tematico. IGN ha anche condiviso bozzetti, concept art e schermate di gameplay inedite, che mostrano un mondo più luminoso ma altrettanto inquietante, con nuove creature, ambientazioni verticali e un tono meno “blasfemo” e più spirituale.

 

Uno dei punti più interessanti del progetto era la volontà di distaccarsi dalle influenze di God of War, che avevano pesantemente ispirato il primo titolo. Purgatorio avrebbe introdotto nuove meccaniche di combattimento, un sistema di progressione morale più complesso e, soprattutto, una modalità cooperativa e multiplayer, inedita per il genere all’epoca. Visceral Games puntava a un’esperienza più varia e meno lineare, con puzzle ambientali, sezioni di esplorazione e persino scelte narrative in grado di influenzare l’ascesa di Dante verso la salvezza. Il finale del sequel avrebbe poi gettato le basi per “Dante’s Inferno 3: Paradiso”, ultimo capitolo della trilogia mai realizzata. Secondo i documenti recuperati, il terzo episodio avrebbe completato il viaggio di Dante, portandolo in un confronto epico con le forze celesti e con sé stesso: un’idea ambiziosa che, purtroppo, non ha mai superato la fase di pre-produzione. 

Uscito nel 2010, Dante’s Inferno fu accolto con recensioni positive ma contrastanti: apprezzato per la direzione artistica e il sistema di combattimento fluido, ma criticato per la sua evidente somiglianza con God of War. Nonostante ciò, il gioco vendette bene e conquistò una nicchia di fan che, ancora oggi, ne chiedono il ritorno. Con la chiusura di Visceral Games nel 2017 e la svolta di EA verso franchise live-service, le speranze di vedere Dante’s Inferno 2 sembrano ormai svanite. Ma questo recente scavo nel “Purgatorio” dei progetti cancellati dimostra che, almeno nell’immaginario dei giocatori, il fuoco dell’Inferno brucia ancora. Dante’s Inferno 2: Purgatorio resta uno dei più affascinanti “what if” della storia videoludica. E ora la domanda sorge spontanea: EA avrà mai il coraggio di risalire dagli abissi?