Spellcasters Chronicles Provato: Eroi, Titani e tante mazzate nel nuovo titolo di Quantic Dream

spellcasters chronicles

Nelle ultime settimane, abbiamo avuto la possibilitร  di provare con mano Spellcasters Chronicles. Il nuovo e ambiziosissimo, nonchรฉ inaspettato, progetto di Quantic Dream, famosa per ben altre tipologie di produzioni, ci ha sinceramente stupito. Tanto quanto ci ha stupito la sua genesi. Immaginate se, non so, EA Sports si mettesse a fare titoli story driven o, magari, FromSoftware se ne uscisse con un racing game.

Sareste e saremmo tutti curiosi? Ovviamente, sรฌ. Saremmo, perรฒ, anche un poโ€™ preoccupati? รˆ altrettanto vero. Quantic Dream, per chi – magari – avesse vissuto sotto un masso fino allโ€™altro ieri, รจ una software house famosissima nel settore videoludico, ma per altre tipologie di prodotti. A David Cage, il fondatore dellโ€™azienda, e il suo team si deve la nascita di produzioni meravigliose, come Fahrenheit, Beyond Two Souls, e soprattutto Heavy Rein e Detroit Become Human.

Cosโ€™hanno in comune tutti questi giochi? Esatto, lโ€™appartenenza a una determinata โ€œcerchiaโ€ videoludica, a un genere molto preciso, che fa della narrazione il fulcro principale di tutta la vena creativa del team francese. Il cambio di rotta, in termini creativi e fisiologicamente ludico, rispetto al progetto Spellcasters Chronicles รจ, quindi, a dir poco enorme. I ragazzi di Quantic Dream sembrano, perรฒ, aver trovato una buona quadra. Spellcasters Chronicles sembra essere decisamente a fuoco, ha una sua precisa identitร  e, cosa non scontata, tralasciando alcune incertezze sembra essere un progetto giร  pronto per il futuro.

Spellcasters Chronicles
In Spellcasters Chronicles potrete trovare tanti personaggi e creature da utilizzare.

Spellcasters Chronicles: fino allโ€™ultimo scontro!

I dubbi sulla produzione, per quanto detto sopra, erano indubbiamente tanti. Certo, ogni team di sviluppo puรฒ spaziare con successo di genere in genere, dando libero sfogo alla propria creativitร , ma non sempre รจ facile riuscire a rimanere โ€œcoi piedi per terraโ€ e mettere su un progetto veramente a fuoco, specialmente quando ci si lascia stregare dal fascino dei titoli live service, degli MMO, dei competitivi e cosรฌ via.

Il passaggio da titoli fortemente e, quasi, unicamente basati sullโ€™importanza della narrazione a una simile produzione non devโ€™essere stato affatto facile, ma Spellcasters Chronicles si รจ rivelato, almeno in questa prova fugace, un progetto ben piรน a fuoco, e con un potenziale davvero importante, di quanto si potrebbe immaginare. Noi di Vgmag abbiamo avuto la possibilitร  di poter provare una versione del gioco che non dovrebbe essere molto lontana da quella finale, e possiamo dirvi che siamo rimasti parecchio entusiasti di quanto abbiamo visto.

Il nuovo progetto di Cage e company รจ molto ambizioso, e non sembra aver lasciato nulla al caso. Il core dellโ€™esperienza di gioco sono gli scontri, decisamente divertenti e spettacolari, ma il cuore pulsante del gioco ha ben piรน diramazioni e prende energia da fonti talvolta anche molto diverse. Il funzionamento di Spellcasters Chronicles รจ molto โ€œsempliceโ€: i giocatori, divisi in due team in match 3vs3, devono sfidarsi con lโ€™obiettivo di conquistare le varie postazioni nemiche, con lo scopo di dominare il campo e conquistare ogni cosa.

Questo tipo di impostazione ci ha ricordato, in primis, le meccaniche tipiche dei MOBA. Se volessimo fare un esempio pratico, infatti, potremmo dire che Spellcasters Chronicles si avvicina fortemente a quel genere in particolare, ci fa respirare quelle sensazioni tipiche di una struttura ludica in cui la cooperazione e la capacitร  di gestire se stessi, le proprie risorse e, soprattutto, saper collaborare con gli alleati รจ fondamentale. In realtร , perรฒ, dietro al nuovo progetto di Quantic Dream cโ€™รจ molto di piรน. Almeno nelle intenzioni.

Una nuova avventura ha inizio!

Tra azione e strategia

Spellcasters Chronicles non รจ un โ€œsempliceโ€ titolo competitivo in cui lanciarsi a testa bassa verso le truppe nemiche. Il titolo si basa su idee molto precise, che funzionano anche bene in alcuni casi, ma la cui bontร  รจ, chiaramente, ancora tutta da verificare. Lโ€™obiettivo rimane quello di uccidere piรน truppe nemiche possibile e conquistare le basi avversarie, come nei MOBA, in un mix di nemici โ€œumaniโ€ e minions mossi dallโ€™IA, ma in realtร  cโ€™รจ anche altro. Gli scontri sono scanditi, in primis, da una libertร  di movimento totale.

I giocatori possono muoversi per le aree di gioco, in realtร  piuttosto contenute, con grande libertร , sia per terra sia in aria. Si puรฒ volare verso le basi nemiche, colpirle dallโ€™alto e provare a scappare in tempo per non lasciare traccia; si puรฒ caricare a testa bassa, come con unโ€™ariete, o si puรฒ decidere di affidarsi allo scontro โ€œclassicoโ€, in cui il piรน abile riesce a tirare giรน le truppe avversarie, per poi puntare al cuore delle basi. Da questo punto di vista, Spellcasters Chronicles ci ha sinceramente soddisfatto. I match possono risultare sempre molto diversi tra loro, nonostante il cuore dellโ€™esperienza sia, sulla carta, lineare, anche grazie alla gestione degli eroi e delle risorse di ogni giocatore

Spellcasters Chronicles ha una natura strategia molto intelligente. Prima di iniziare gli scontri, i giocatori possono selezionare uno degli โ€œEroiโ€ disponibili, ognuno di essi con un doppio set di abilitร  attive e passive da poter sbloccare in battaglia. Gli sviluppatori hanno definito questo blocco di โ€œabilitร โ€, attive e passive, con il nome di โ€œdeckโ€ e non รจ un caso. Spellcasters Chronicles, infatti, รจ un titolo che pone molta enfasi sulla componente strategica. Ogni eroe puรฒ sfruttare le solite skill dโ€™attacco o di supporto, ma puรฒ, soprattutto, evocare degli alleati che, un poโ€™ come accade nei MOBA, si lanciano in battaglia al fianco dellโ€™eroe.

Il plus finale รจ che ogni eroe, chiaramente, come al solito suddivisi nelle piรน classiche classi dโ€™attacco, di supporto e via dicendo, puรฒ invocare un Titano, una creatura che puรฒ sovvertire lโ€™esito degli scontri con estrema facilitร . Evocare il gigantesco alleato passa per la solita barra di cooldown, da riempire col tempo tra attacchi, basi conquistate e nemici sconfitti. Va detto che perรฒ sia le tante creature, sia ovviamente i titani, non possono essere schierati nelle aree controllate dai nemici ma solo nei territori giร  conquistati. Questa scelta, chiaramente, rende gli scontri piรน tattici, con i giocatori che sono chiamati a tenere bene a mente lโ€™obiettivo finale del gioco e a collaborare, sfruttando tutte le particolaritร  di un ecosistema ludico ricco e variegato, seppur โ€œsempliceโ€.

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I combattimenti di Spellcasters Chronicles sono motlo divertenti, ma un po’ caotici.

Battaglie spettacolariโ€ฆma non sempre

Avendo letto quelle parole, starete giร  immaginando a un gioco, magari, molto lento, molto tecnico e da gestire con le dovute pinze. La realtร , invece, รจ che Spellcaster Chronicles รจ un titolo dannatamente divertente da giocare. Girare sul terreno di gioco, alla ricerca della zona successiva da conquistare o dei nemici, magari quelli piรน โ€œfastidiosiโ€ del team avversario, da provare a tirare giรน, รจ molto frenetico, dinamico, e anche gli scontri sono decisamente veloci. Il time to kill รจ piรน o meno basso e trovarsi rapidamente allโ€™altro mondo non รจ cosรฌ difficile.

Considerando anche lโ€™ottima varietร  di eroi e di abilitร  uniche annesse, va da sรฉ che i match risultano molto frenetici e spettacolari. Forse fin troppo. Una delle preoccupazioni maggiori che abbiamo maturato nei confronti del gioco, dopo averlo testato, รจ proprio inerente la qualitร  delle partite. Per farla breve, ci รจ sembrato che – specialmente in alcune situazioni, magari quelle piรน concitate – le partite possono diventare eccessivamente caotiche. Il rischio di perdere il controllo su quelle che sono le proprie azioni diventa piรน alto, perchรฉ a volte si fa veramente a capire cosa sta accedendo in campo, tra particellari, orde di nemici, avversari, magari volanti e, ovviamente, i giร  sopracitati titani.

Sia chiaro, non รจ una costante. Nella stragrande maggioranza del tempo, il titolo risulta molto divertente e spettacolare. La cura per i dettagli รจ tanta, e persino le semplici truppe di minions hanno il loro stile unico, sia visivo sia proprio di utilizzo in battaglia, a testimonianza del grande lavoro svolto nel creare un mondo di gioco ricco di possibilitร  e di libertร . La formula messa in piedi da Quantic Dream รจ molto interessante e per quanto non sia mai veramente rivoluzionaria, sembra avere delle ottime premesse per poter fare bene.

La forte dinamicitร  presente e possibile รจ un plus, ma crediamo che le battaglie, forse, abbiano una durata troppo elevata. Le partite, infatti, durano ben 25 minuti ed รจ difficile anticiparne la conclusione portando a 0 il counter della โ€œvitaโ€ dei nemici. Durante le nostre sessioni abbiamo, infatti, raggiunto la coda dei match proprio cronometro alla mano e dobbiamo ammettere che, forse, alla lunga si rischia di fare un poโ€™ di fatica e di perdere un poโ€™ di attenzione, anche per tutte le cose a cui si deve dar retta durante le schermaglie.

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Eroi: un grandissimo lavoro ludico e creativo

Uno degli aspetti che maggiormente colpito di Spellcasters Chronicles รจ quello tecnico e artistico. Il nuovo gioco di Quantic Dream sembra essere davvero molto ispirato, specialmente a livello visivo e creativo. I vari personaggi che abbiamo potuto vedere finora sono veramente molto scenici, colorati e dannatamente fighi, e ho avuto modo di dirlo agli sviluppatori, in maniera molto chiara, anche durante le sessioni di gioco. Da appassionato di anime e manga, specialmente i battle-shonen che vivono di power up e tecniche super eccitanti, ho apprezzato parecchio lo stile del gioco, che fa la sua ottima figura anche sotto questo aspetto.

Al di la della prestanza e della potenza scenica, gli eroi funzionano decisamente bene anche sul piano ludico. Cambiare eroe cambia fortemente lโ€™approccio agli scontri, in modi che non ci saremmo aspettato. Abbiamo avuto modo di mettere le mani su diversi personaggi, di diverse tipologie, e tutti hanno saputo restituire una validissima qualitร  nelle partite e, soprattutto, una buonissima varietร , tanto da rendere gli scontri sensibilmente diversi in base alla scelta effettuata in partenza.

Anche gli eroi, perรฒ, hanno un punto debole. Durante le nostre sessioni di gioco abbiamo potuto, come dicevamo, mettere le mani su diversi personaggi e ne abbiamo affrontati altri e abbiamo avuto la forte sensazione che non tutte le varie โ€œclassiโ€ avessero lo stesso impatto sulle partite. Per intenderci, siamo un poโ€™ scettici sul bilanciamento delle classi. Alcuni personaggi ci sono apparsi nettamente piรน forti di altri, con un dps o piรน elevato o comunque piรน efficace.

Sia chiaro, questo tipo di bilanciamento non รจ definitivo e non รจ nulla che qualche buona patch possa risolvere, anche perchรฉ il gioco riceverร  altre fasi di beta (anche a dicembre, quindi a breve) e cโ€™รจ ancora tutto il tempo per correggere questo tipo di problematiche. Ovviamente potrebbe anche essere anche una nostra impressione, ma se conosciamo un poโ€™ queste tipologie di prodotti, siamo pronti a scommettere i proverbiali two cento sul fatto che il bilanciamento verrร  ritoccato in vista del lancio finale.


Spellcasters Chronicles si รจ rivelato un titolo divertente da giocare, con un grandissimo potenziale. Il nuovo progetto di Quantic Dream risulta divertente, spettacolare e – soprattutto – sembra essere figlio di un percorso di sviluppo con delle idee alla base molto precise. Alcune scelte di game design non ci hanno convinto del tutto, e non tutto รจ stato progettato con lo stesso futuribile e potenziale โ€œsuccessoโ€ ma siamo convinti che le buone idee dietro al progetto siano veramente tante. Battendo il ferro su una creazione ancora potenzialmente da plasmare, Quantic Dream puรฒ fare realizzare un pezzo dโ€™arte contemporanea interessante, ma soltanto il tempo saprร  dirci se il sottile che separa lโ€™arte dal caos vivrร  anche in questo nuovo schema creativo.