realme GT 8 Pro Recensione: un modello ammiraglio che è pronto alle sfide

Nell’approcciarsi alla recensione di un prodotto, è consuetudine introdurre il lettore con qualche suggestione capace di destarne la curiosità, lasciando intendere che l’esperienza dell’autore sia stata segnata da sfumature, da alti e bassi. Con il realme GT 8 Pro, questo preconcetto si sgretola rapidamente. Il device è, molto semplicemente, un prodotto eccellente sotto ogni punto di vista e rappresenta l’evoluzione più matura della serie GT Pro. Ovviamente anche un prodotto eccellente tende a concentrare i propri talenti in determinati campi, quindi, a conti fatti, vale in effetti la pena spendere qualche parola aggiuntiva su questa ultima creatura di casa realme.

realme gt 8 pro
Ecco ciò che troverete nella confezione

realme GT 8 Pro visto da fuori

realme è nota per le sue scelte estetiche audaci e talvolta eccentriche: un tratto distintivo che può rappresentare un grande valore aggiunto o un peccato cardinale, a seconda dei propri gusti personali. Il realme GT 8 Pro segue però una filosofia ormai sempre più consolidata nei modelli di punta del brand: eliminare ogni orpello superfluo in favore di un design più essenziale e “premium”. E non c’è dubbio che questo smartphone, erede diretto del realme GT 7 Pro, punti senza esitazioni alla fascia alta del mercato, abbandonando definitivamente l’etichetta di “flagship-like” che ha lungamente accompagnato la serie.

Ecco dunque che le due colorazioni principali — “Diary White” e “Urban Blue” — mantengono una sobrietà ricercata, contrastando apertamente con i modelli più eclettici immessi in commercio dall’azienda. A distinguere davvero il dispositivo è semmai la finitura del dorso, la quale si staglia soprattutto a livello tattile. realme sostiene di aver ricavato la sua pelle sintetica da un composto elaborato da tessuti e plastiche riciclate, sostanzialmente carta e poliestere, i quali sono stati rivestiti da un velo di silicone organico e poi “nano-incisi” per ottenere una texture naturale. Il risultato ricorda una via di mezzo fra il cartoncino vegetale e un cuoio particolarmente morbido, una sensazione unica, che farà la gioia degli amanti delle texture materiche, ma che si discosta sensibilmente dai materiali “nobili” impiegati tradizionalmente dei top di gamma, come vetro, ceramica e alluminio.

Un’ulteriore anomalia è rappresentata dall’isola fotografica, la quale è protetta da un lunotto circolare che può essere svitato e sostituito con una mascherina squadrata. Questo dettaglio, manco a dirlo, è assolutamente ridondante, tuttavia va riconosciuto all’azienda il merito di distribuire un telefono di nuova generazione che reintroduce finalmente la possibilità di personalizzare l’apparecchio senza fare affidamento alle cover di protezione. L’opzione può in effetti essere sfruttata degnamente da chiunque abbia accesso a una stampa 3D, un’opportunità che apre alla creazione di un ventaglio praticamente illimitato di modifiche e accessori creativi.

realme gt 8 pro
Texture piacevole al tocco e mascherine intercambiabili: il realme GT 8 Pro offre soddisfazioni a tutto tondo

Nel cuore della macchina

Coloro che metteranno mano sul realme GT 8 Pro non lo faranno però certamente per la sua scocca, quindi esploriamo immediatamente cosa si nasconde al suo interno. Il realme GT 8 Pro monta un potente chipset octa-core Snapdragon 8 Elite Gen 5, il quale viene affiancato dall’Hyper Vision+ AI Chip, dedicato principalmente alle ottimizzazioni visive basate sull’IA. In soldoni, vuol dire che anche i videogame più audaci sono in grado di girare a meraviglia in condizioni normali e che le loro prestazioni possono addirittura migliorare attivando la GT Mode, funzione che è in grado di simulare frame e di rifinire la definizione dell’immagine. Abbiamo testato l’apparecchio con l’intramontabile Genshin Impact e con il più recente Destiny: Rising, ottenendo in ambo i casi risultati ottimi e un frame per second che superava di gran lunga i limiti previsti naturalmente dal software. Non solo, in presenza di una connessione wifi stabile, la velocità di download/upload si è assestata su di un notevole 307.4/335.4 Mbps, statistiche che ci hanno permesso di scaricare i pacchetti di gioco in tempi record, nonché di esplorare modalità multiplayer senza alcuna forma di lag. 

Tali risultati non sono casuali: realme ha inserito nel device un’antenna pensata per l’esport che percorre l’intero perimetro del telefono e promette miglioramenti fino all’80% rispetto ai modelli tradizionali. Pur esercitando sani dubbi sull’affidabilità dei numeri reclamizzati, i risultati restano evidenti e sono assolutamente positivi. Una camera di raffreddamento particolarmente capiente si assicura infine che il telefono non prenda fuoco quando posto sotto stress, con cali di prestazioni che iniziano a risultare visibili solamente quando la GT Mode viene spinta al massimo per tempi prolungati.

I giochi più recenti girano a meraviglia e il display brillante ne valorizza definizione e contrasto!

realme GT 8 Pro ha un occhio giapponese

Sul fronte fotografico, chi sceglierà il realme GT 8 Pro potrà contare soprattutto sul sensore principale Sony IMX906 da 50MP — il quale si era già fatto notare nel realme GT 7 Pro —, il quale viene accompagnato da un teleobiettivo da 200MP e da un grandangolare da 50MP 1/2.88” f/2. Nonostante la base sia la medesima di quella proposta dal modello dell’anno scorso, il netto miglioramento dei sensori accessori evidenziano un salto di qualità significativo, offrendo maggiore versatilità e prestazioni più convincenti. Anche la fotocamera frontale registra un netto miglioramento, passando da un accettabile sensore da 16MP a un ben più interessante 32MP.

Nel presentare il prodotto al mondo, realme ha inoltre dedicato particolare enfasi alla collaborazione con l’azienda nipponica Ricoh, nello specifico con la sua divisione Ricoh GR, specializzata in apparecchi fotografici. Non si tratta però di un contributo hardware — non sono state sviluppate lenti o componenti dedicati — bensì di un intervento software pensato per riprodurre le meccaniche alla base delle celebri apparecchiature Ricoh GR, strumenti noti per la loro lente focale fissa che gli concede la capacità di immortalare momenti con rapidità e discrezione: l’approccio tipico del “point-and-shoot”, tanto apprezzato da fotoreporter e da certi documentaristi.

Uno scatto normale e uno Ricoh a confronto sotto un cielo plumbeo di fine novembre. L’immagine di Ricoh è meno modificata e si può salvare in formato RAW

Il programma fotografico include una sezione dedicata a estetiche e filtri ispirati ai prodotti della multinazionale di Tokyo. Per forza di cose, questa modalità non è adatta a tutti i contesti ed è meno flessibile rispetto agli standard della fotocamera tradizionale, tuttavia ha il merito di contrastare un tratto ricorrente nei dispositivi realme: l’eccessivo ritocco delle immagini in fase di scatto. Le foto ottenute con le impostazioni Ricoh GR risultano meno “spettacolari” — con contrasto e definizione più contenuti — ma appaiono decisamente più fedeli alla realtà, offrendo un ottimo punto di partenza per chi desidera lavorare la fotografia in modo professionale e mantenere un controllo maggiore sui risultati finali.

In quanto a produzione video, il telefono è in grado di reggere una qualità di 8K su 30fps in impostazioni Pro Video, mentre lo standard si assesta su di un 4K che registra fino a 120fps, sia in Dolby Vision Video che in 10bit Log. Non male, ma con la consapevolezza che lo stabilizzatore interno non è dei migliori e che i videoamatori dovrebbero immediatamente compensare la mancanza con l’assistenza di una periferica esterna. Un ostacolo che è però facilmente sormontabile con un treppiedi o un qualsiasi Gimbal.

Ecco come il dispositivo regge lo zoom

Chiaro, luminoso e vibrante. In ogni senso

Il fatto che siamo arrivati a questo punto della recensione senza aver ancora parlato del display la dice lunga sulla quantità di pregi che caratterizzano il device, ma non significa che lo schermo sia trascurabile — tutt’altro. Il realme GT 8 Pro monta un pannello AMOLED da 6,79″ protetto da Gorilla Glass, con risoluzione 3136×1440 e una profondità colore dichiarata di 1,07 miliardi di sfumature. La luminanza teorica raggiunge i 7.000 nits, un valore di picco praticamente irraggiungibile, ma che nell’uso normale si stabilizza su un massimale realistico di circa 2.000 nits, ovvero un traguardo più che sufficiente a svolgere qualsiasi attività, in qualunque condizione di luce.

La frequenza di aggiornamento a 144 Hz e il touch sampling a 3.200 Hz rendono il display estremamente reattivo con il risultato che, quando il dispositivo lavora a pieno regime, il tocco viene registrato con rapidità e fluidità, senza perdere un colpo. In tal senso, vale la pena notare che, per risparmiare energia, il sistema è impostato di fabbrica per ridurre le prestazioni e mette il display in stand-by dopo un periodo di inattività estremamente breve, una tempistica che può essere agilmente alterata nel menù delle impostazioni. A questo punto, dunque, vale la pena parlare proprio della batteria: il realme GT 8 Pro è equipaggiato con una cella da 7.000 mAh, supportata da ricarica rapida 120 W e ricarica wireless fino a 50 W. In termini pratici significa poter guardare video consecutivamente per un giorno e una notte, conservando ancora energia per messaggi e attività leggere. 

Nei nostri test, pur sforzandoci a stressare il dispositivo, non ci siamo mai trovati nella condizione di dover correre a una presa. Anzi, ci è persino capitato di dimenticare di attaccare nottetempo in carica il telefono e la mattina successiva non ne abbiamo pagato le conseguenze. In breve, è difficile scaricare completamente la batteria con un uso intensivo, figurarsi con un uso quotidiano medio. Ma quindi, è del tutto privo di difetti? Più che di difetti, vale la pena parlare di qualche incrinatura. Gli altoparlanti simmetrici offrono prestazioni decenti, ma nulla di particolarmente strabiliante, inoltre il motore di vibrazione aptico, per quanto preciso, viene sfruttato relativamente poco e non riesce pertanto a restituire una sensazione tridimensionale coinvolgente, risultando fiacco rispetto alla potenza di soluzioni meno sofisticate.

Il prezzo di lancio parte da 899.99 euro per la versione 12+256 GB, una somma che sale a 1.099.99 euro per il modello 16+512 GB e per la “Dream Edition”, realizzata in collaborazione con l’apprezzatissima azienda di automotive di lusso Aston Martin. A differenza di quanto visto in passato con le uscite realme, in questo caso non sono stati annunciati sconti per gli acquisti day‑one: la cifra è e resta quella. Detto questo, il dispositivo offre standard tecnici talmente elevati che la fascia di prezzo è giustificata, ponendo il prodotto in competizione con avversari stimabili quali il OnePlus 15.


Il realme GT 8 Pro si presenta come un prodotto maturo, consapevole dei propri punti di forza e capace di imporsi senza ricorrere a effetti speciali superflui. L’elevata potenza hardware, l’attenzione al comparto fotografico e un display di caratura premium si uniscono a un’autonomia monumentale, delineando un dispositivo che non teme confronti. Qualche lieve imperfezione esiste, ma resta schiacciata dal peso di un’esperienza complessiva solida, coerente e appagante. Con questo modello, realme non solo perfeziona la linea GT Pro, ma firma uno dei suoi prodotti più convincenti, candidandolo di diritto tra i protagonisti assoluti del mercato top di gamma.