Halo 5: Guardians, diario di uno Spartan

Halo ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore. Sono stato rapito dall’universo creato da Bungie nel 2001, quando Halo: Combat Evolved faceva il suo debutto insieme alla prima Xbox. E niente fu più lo stesso. La serie ha reinterpretato il significato di “sparatutto in prima persona”, offrendo un gameplay fresco, innovativo e che ancora oggi risulta attuale, facendo scuola e ponendosi come vero punto di riferimento per gli amanti del genere. In questi 13 anni, o giù di lì,  molte cose sono cambiate, sia per Halo sia per l’intero settore videoludico: abbiamo visto sequel, spin-off, remaster in HD, una massiccia evoluzione dell’online… persino un importante cambio di sviluppatore quando Bugie ha passato il timone a 343 Industries. Ma la mia passione per Halo non è mai appassita.

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Ogni singola notizia che riguarda il mondo di Master Chief è oro colato per me, per cui vi lascio immaginare la mia reazione quando in redazione il buon Metalmark mi ha chiesto se volevo avere un codice per partecipare ad una Beta chiusa del comparto multiplayer di Halo 5: Guardians. Nella mia mente stavo già correndo nudo per strada dall’eccitazione di poter provare in anteprima il gioco, ma mi sono limitato a rispondere con un semplice: [su_quote]

Volentieri

[/su_quote] Arrivato a casa, spengo il computer, il telefono e qualsiasi cosa possa distrarmi. Siamo solo io ed Halo. Metto a scaricare la Beta: 10 GB di download mi separano dal mio primo approccio con il prossimo capitolo di una delle mie saghe preferite, e dopo qualche imprecazione contro la mirabolante velocità delle nostre connessioni decido di prepararmi rigiocando alcune missioni della Halo Master Chief Collection mentre attendo l’installazione. Dopo qualche interminabile ora finalmente tutto è pronto. Impugno il pad di Xbox One e avvio la Beta.

Da questo momento non è più Andrea Giuliani a scrivere, ma un vero e proprio Spartan in battaglia. E questo è il suo diario.

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Finalmente è arrivata la nuova versione dei Giochi di Guerra. O meglio, sta per arrivare. Quello che abbiamo provato è solo un Beta Testing. Poco male, nei prossimi giorni avremo accesso ad una versione aggiornata, con più modalità e mappe. Per ora posso spassarmela solo con il classico Massacro a 8 giocatori e due location… Sempre meglio di niente. Cosa sono i Giochi di Guerra? Sono simulazioni estremamente realistiche di combattimento, grazie alle quali noi Spartan possiamo addestrarci senza l’irritante problema di essere uccisi per davvero. Troppo comodo? La leggenda narra che gli Spartan non muoiono, risultano solo dispersi in azione… quanto vorrei fosse vero.
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Tuttavia… non possiamo prenderla con leggerezza: il sistema di ranking è tornato quello di una volta, e se la nostra squadra viene sconfitta perdiamo preziosi punti esperienza per salire di livello. “L’unico metodo per far capire a voi testardi come si coopera”, direbbero. Non voglio rimanere una recluta a lungo. Io voglio essere il migliore.
Il Massacro a 8 giocatori ci divide in due squadre composte da 4 membri; Squadra blu o squadra rossa… Quale mi tocca stavolta? Detto fra noi, ho sempre preferito il blu. Il rosso per me sta bene solo sui capelli delle ragazze. Inizia la simulazione, guardo l’armatura… Rossa. Tsk.
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Colore a parte, comincio a provare le caratteristiche inedite dell’armatura… a quanto ho sentito dovrebbe darci un livello di agilità mai visto fino ad ora. Bastano pochi momenti e capisco che è davvero così. La prima cosa che noto è l’estrema leggerezza della tuta, che mi permette di correre senza accusare affaticamento. Noi Spartan ci siamo sempre mossi con una velocità superiore al normale, ma adesso mi sento in grado di spingere al massimo la mia natura sovrumana. Scatto, mi arrampico su un muro, inizio a guardarmi intorno, e poi…
Buio. Un colpo dritto alla tempia mi elimina dopo pochi secondi.
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Errore mio. Mi sono lasciato sopraffare dai potenziamenti apportati al sistema di movimento, e mi sono distratto per un attimo. Basta questo per essere uccisi in guerra. Fortunatamente si tratta di una simulazione… basta aspettare pochi attimi e… ecco che il respawn automatico mi rilancia nel vivo dell’azione. Ordinaria amministrazione, del resto lo scopo di queste simulazioni è proprio quello di addestrarci per essere pronti ad essere lanciati per davvero nella mischia.
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2nd Run!

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Rimando la mia vendetta e continuo a sperimentare i potenziamenti offerte dall’armatura. Veniamo ai Jetpack: grazie a questi piccoli propulsori posso effettuare dei rapidi scatti in qualsiasi direzione, anche a mezz’aria. La prima volta li ho utilizzati d’istinto, schivando una granata… in passato, con quella vecchia tuta, sarebbe stata letale. Per il mio simulacro, si intende. Ho scoperto altri due utilizzi decisamente utili dei jetpack. Se corro per qualche secondo questo marchingegno accumula velocità, e quando provo ad usare un attacco corpo a corpo i razzi si attivano automaticamente, consentendomi di assestare un colpo molto più forte del normale e con uno slancio potenziato. Fortuna che riesco ancora a controllarlo.
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Una mossa simile può essere utilizzata anche in salto: grazie ai propulsori riesco a rimanere sospeso a mezz’aria per qualche secondo caricando il colpo, per poi lanciarmi a tutta velocità sul nemico infliggendo danni ad area… Sembro un meteorite.
Questa tecnica è molto utile contro gruppi di nemici, con lo svantaggio però di rimanere completamente esposto al fuoco nemico mentre carico il colpo: se i bastardi non notano la mia presenza può essere devastante piombare in mezzo a loro dall’alto, ma se si accorgono della minaccia ho scarse probabilità di avere la meglio. Da usare con cautela, quindi. Cautela… come se potessi averla per davvero.
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Preso dimestichezza con la tuta, mi fermo ad osservare il design del fucile d’assalto e della pistola Magnum in dotazione ad ogni soldato: niente male. Sono sostanzialmente quelle che ho imparato ad amare, che mi hanno salvato il fondoschiena fin troppe volte. Anche i feedback di rinculo e cadenza di fuoco sono come li ricordavo, tuttavia… stavolta posso spappolare crani con lo Smart Scope. Non si tratta di un comune sistema di mira dove si perdono preziosi secondi per avvicinare la visuale, ma un mirino intelligente (come potete intuire dal nome, geni.) che sì, avvicina la visuale per poter prendere la mira, ma lo fa con una fluidità e naturalezza tale da minimizzare il ritardo nell’aprire il fuoco. Il rovescio della medaglia? Se si viene colpiti lo Smart Scope si disattiva automaticamente, costringendo a mirare alla vecchia maniera. Noi Spartan siamo famosi per sparare d’istinto, ma le possibilità che offre questo pezzo di ferro sono comunque interessanti: negli scontri 1 VS 1 da veri Spartan torno a provare il brivido delle battaglie tese sul filo del rasoio, cercando di disattivare gli scudi nemici e mettere a segno il colpo fatale… E in più di un’occasione grazie allo Smart Scope sono riuscito ad eliminare il mio avversario che tentava una fuga allontanandosi e frignando come un bambino. Certo, negli scontri ravvicinati l’utilità è notevolmente ridotta… inoltre, la sua immediata disattivazione in caso di danno ricevuto ne limita l’abuso, rendendolo effettivamente utile solo negli scontri sulla media/lunga distanza.
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Per fortuna sparse per la mappa riesco a trovare armi alternative adatte ad ogni esigenza (sono uno spasso!), ma gli sviluppatori del software hanno ancora un intero arsenale da digitalizzare, per questo l’armamentario è ancora piuttosto scarso.
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In giro ho intravisto alcune vecchie conoscenze, come il fucile da battaglia (basso rate di fuoco, che potenza!), la mitragliatrice SMG, (al contrario, ottime per colpire con lunghe raffiche, ma efficaci solo a distanza ravvicinata… altrimenti, inutile sprecare munizioni.) e soprattutto, il mio piccolo gingillo… Parlo del DMR (una bomba sulla lunga distanza, e con una potenza e rateo di fuoco più bilanciati, che lo rendono versatile in tutte le occasioni. Anche a Natale.)
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Durante lo scontro ho raccolto delle armi speciali che compaiono ciclicamente in punti prestabiliti della mappa: questi ferri del mestiere sono in grado di donare un notevole vantaggio tattico alla squadra che le possiede… parlo per esperienza personale. Si tratta del fucile da cecchino e della lama al plasma (pardon, “reliquia dei precursori”), ed entrambe possono far fuori in un colpo solo gli idioti che non hanno riflessi sufficienti a togliersi dal loro raggio d’azione. Okay… forse non è così facile togliersi di mezzo al momento giusto.
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In particolare, trovo la reliquia dei precursori estremamente pericolosa (quindi affascinante), poiché impugnandola si riceve un ulteriore aumento dell’agilità in modo da compensare il raggio d’azione ristretto, e rendendo il portatore una vera e propria macchina di morte (quale è il sottoscritto) in grado di sorprendere il nemico da ogni direzione con una rapidità fuori dal comune… persino per uno Spartan.
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Il fucile da cecchino, per quanto letale in mani esperte, sembra leggermente meno cazzuto. Forse la colpa è della location… In effetti, questo mi porta a riflettere proprio sulla struttura delle due mappe su cui ho potuto combattere, Truth ed Empire. Adesso mi trovo su Empire, l’unica delle due dove è possibile trovare il fucile da cecchino. La conformazione dell’area non è adatta a quest’arma: il perimetro si sviluppa lungo un grande edificio, concentrando l’azione su sparatorie a distanza ravvicinata in stretti cuniculi e stanze con diverse pareti, rendendo quindi difficile un approccio dalla lunga distanza.
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Discorso simile vale per Truth, che ad una prima ricognizione mi ha ricordato molto una schifosa nave Covenant. Qui l’azione si svolge principalmente lungo i lati della mappa, poiché le scarse coperture nella zona intermedia rendono un bersaglio facile chiunque cerchi di impadronirsi la Reliquia dei Precursori posta proprio al centro. Se si riesce a conquistare, però, l’arnese può fare la differenza (e indovinate un po’ chi ci è riuscito un paio di volte?). Ancora ricordo l’ebrezza della mia prima uccisione con quella lama energetica, con un’agilità tale da permettermi di concatenare uccisioni piombando su nemici ignari del momento in cui li avrei sventrati… E ricordo anche il terrore che provavo vedendo un nemico impugnare la lama e dirigersi rapidamente verso di me. Da solo non sarei mai riuscito ad ucciderlo prima che lui mi raggiungesse con uno scatto del jetpack.
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Il gioco di squadra, mi duole dirlo, è fondamentale per portare la squadra alla vittoria (e guadagnare i punti esperienza di cui ho bisogno!!), e la stessa struttura delle arene offre diversi spunti con corridoi nascosti, passaggi secondari e vie di accesso multiple, permettendo così di attuare delle tattiche combinate. Sono riuscito più di una volta ad accerchiare i nemici o colpirli ai fianchi mentre qualche altra armatura rossa tentava di distrarli. Le dimensioni ridotte delle mappe si sono rivelate perfette per gli scontri 4 VS 4, evitando punti morti e situazioni di stallo. Noiosissimi. “Con piccoli team ogni singolo compagno diventa fondamentale, e i lupi solitari hanno vita breve.” ..Basta avere quei punti esperienza.
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Ho passato diverse ore nella simulazione dei Giochi di Guerra, e nonostante le tipiche rotture di una versione in Beta, ho provato qualcosa che da tempo non sentivo: il divertimento. Due sole location, poche armi, una sola modalità di gioco… e non ho mai avvertito un momento di noia. L’adrenalina che ogni match riusciva ad iniettarmi era pazzesca, assuefacente. Certo, ci vuole del tempo ad abituarsi ai potenziamenti della tuta e alla velocità dei movimenti. Sono anche piuttosto sicuro che le nuove funzioni saranno (come al solito) criticate e discusse da quei noiosi soldati veterani e tradizionalisti… Ma, diavolo, quando questo Beta Testing verrà concesso a tutti gli Spartan e verranno aggiunte altre mappe ci sarà da divertirsi. Aspetta, l’avevo segnato sul casco… Ah, si, 29 dicembre. Quel giorno sarò online per fare il culo ai novellini nell’attesa di iniziare a fare sul serio con la versione completa, magari entro la fine del 2015 (mi sentite!?). Prevedo che sarà grandioso.
Esplosivo.

Spartan, chiudo.[/su_note]