[Gamescom2018] Provato Destiny 2: I Rinnegati

È strano come, spesso, quando assistiamo a qualcosa di spiacevole, seppur sappiamo già quale sarà il triste epilogo, esso riesca comunque a muovere qualcosa in noi. Rivedere il trailer di presentazione di Destiny 2: I Rinnegati, purtroppo, non è stato esente da questo infausto effetto. La morte di Cayde-6, uno dei più apprezzati personaggi dell’immaginario del titolo di Bungie, continua a colpire dritta al cuore. A volte essere un rinomato pistolero Exo non è abbastanza, soprattutto se ad affrontarti è Uldren, il principe degli Insonni spalleggiato dai suoi Baroni, in fuga dalla Prigione degli Anziani assieme ad altri famigerati fuorilegge. Da questa scoraggiante premessa partirà la nostra avventura, facendo fronte allo sconforto iniziale e a un insolito desiderio di vendetta.

“I Rinnegati rappresenta ciò che Destiny 2 avrebbe sempre dovuto essere”, così veniamo accolti alla presentazione del nuovo DLC di Bungie da Jason Jones, suo Lead Designer. L’entusiasmo che si respira in sala è palpabile: con l’ardore e la passione di chi pare stia per rilasciare qualcosa di davvero straordinario, non passa molto tempo prima che ci venga proposta una carrellata di equipaggiamenti sinora inediti. La curiosità è tanta, ma in noi ugualmente permane quel piccolo frammento di incertezza che ci induce a temere che tante belle armi e armature scintillanti possano soltanto essere una piacevole distrazione dai tanti problemi che Bungie continua ad accumulare nel tempo. La scelta è piuttosto variegata, ma sono i tratti speciali a rendere questo armamentario decisamente degno di nota. Così come sono presentate nel trailer sottostante, ritroviamo in ordine:

  • Volpe a Due Code, un lanciarazzi che spara due missili contemporaneamente;
  • Guardie di Antaeus, pezzo di armatura per gambe, esclusivo per i Titani, in grado di respingere i proiettili durante una scivolata;
  • Demonio della Trinità, un arco, nuova aggiunta all’arsenale di Destiny 2, le cui uccisioni precise generano una tempesta elettrica;
  • Il Sesto Coyote, un’armatura per il torace indossabile dai Cacciatori che garantisce la possibilità di effettuare una doppia schivata;
  • Cattiva Condotta, un cannone portatile che genera un’esplosione in seguito a cinque colpi portati a segno;
  • Artiglio Nero, una spada lancia proiettili;
  • Mille Voci, un fucile laser caratterizzato da un raggio di fuoco esplosivo;
  • Fuoco Multicromatico, dei guanti per lo Stregone che causano esplosioni elementali da uccisioni precise con armi cinetiche;
  • Distruttore di Desideri, un arco che fornisce visione attraverso i muri, permettendo di trapassarli sino al bersaglio;
  • Asso di Picche, cannone portatile che potenzia le proprie munizioni se si ricarica in seguito a un’uccisione.

Altra novità de I Rinnegati, sulla quale Bungie pare aver puntato davvero molto, è l’Azzardo. Tale modalità di gioco vuole continuare a portare avanti il valore della cooperazione tra giocatori, principio in cui la compagnia crede fermamente, e che reputa la linfa vitale del gioco stesso sin dai suoi albori. “Combatti, Raccogli, Incassa, Invadi”, con questo motto il giocatore viene spinto a prendere parte assieme ai suoi compagni ad un’esperienza che mescola piuttosto sagacemente pve e pvp, creando un’opportunità di gioco in grado di variegare un po’ il tanto discusso endgame. Differentemente dal già ben noto Crogiolo, l’Azzardo non porterà i giocatori fin da subito in uno scontro diretto. In una partita giocata alla meglio di tre, due squadre composte da quattro giocatori saranno tenute a lottare per la sopravvivenza, sgominando ondate di avversari con un solo unico scopo: sconfiggere, al suo manifestarsi, un potente boss finale. Il primo che riuscirà nell’impresa, guadagnerà un punto. Tuttavia sarà necessario un procedimento molto preciso per forzare l’apparizione del boss: le creature avversarie uccise lasceranno cadere dei piccoli oggetti luminescenti, chiamati “mote”, che ogni giocatore potrà raccogliere per poi consegnare il tutto in una struttura cilindrica, la banca. Una volta conservati 75 granelli, giungerà il nostro ultimo potente avversario, che andrà eliminato il prima possibile.

Bisogna, però, tenere da conto anche altri elementi, aggiunti per approfondire lo spirito strategico del gioco. Durante la raccolta, raggiungere determinate soglie può interferire con il modus operandi dei nostri contendenti: a cinque, dieci o quindici, giungerà nell’arena avversaria un boss, dalla difficoltà crescente, che bloccherà l’accumulo di altri mote. A venticinque l’impedimento sarà di altra natura: con l’apertura di un portale, si potrà mandare un nostro compagno di squadra sul campo avversario, al fine di far perdere quante più particelle possibile, neutralizzando chiunque sulla sua strada. Nonostante recuperare i mote sia un obiettivo fondamentale ai fini della vittoria, è consigliato trattenerli per poco tempo, dal momento che una semplice morte potrebbe vanificare ogni nostro sforzo, facendoci perdere tutto il bottino. Durante la nostra prova di Azzardo abbiamo utilizzato uno Stregone Lama dell’Alba, che ci ha permesso di assistere in prima persona a una delle nuove super annunciate da Bungie per ognuna delle sottoclassi presenti in Destiny 2. La Lama dell’Alba, differentemente da quanto siamo stati abituati ultimamente a vedere, potrà diventare un supporto a tutti gli effetti. La sua super alternativa, infatti, consisterà nell’evocazione di una fonte di grandi dimensioni in grado di aumentare lo scudo e i danni di chiunque stia al suo interno.

Sebbene Bungie abbia più volte tentato di cambiare le sorti del proprio brand arricchendo Destiny 2 di svariati eventi per coinvolgere la community, la nuova modalità Azzardo potrebbe risultare finalmente il tassello mancante che tanti hanno sempre atteso. Con l’introduzione del nuovo sistema di ranking a punti Infamia, molti giocatori potrebbero ritrovare la giusta motivazione, grazie anche agli equipaggiamenti esclusivi che saranno in grado di acquistare. Come sempre, per essere competitivi, una perfetta cooperazione con i propri compagni di squadra sarà indispensabile per non farsi sopraffare dall’abilità avversaria, e l’equilibrio tra ritmo dell’azione e durata della partita riesce in maniera piuttosto brillante a ravvivare il gioco, creando un’esperienza divertente e godibile, soprattutto insieme agli amici.