Recensione Yo-Kai Watch 3

Dopo più di due anni dalla release giapponese, Yo-Kai Watch 3 arriva finalmente anche in Occidente portando novità e freschezza al brand. La serie di Level-5, forte del clamoroso successo avuto in patria, approdò in Europa nel 2016 con il primo capitolo, al quale seguirono la serie d’animazione, il manga e prodotti a tema. Con Yo-Kai Watch 2 si fece poi un passo verso il metodo di distribuzione tipico di Pokémon, con due versioni differenti per qualche dettaglio, e una terza, rilasciata successivamente, che portava l’avventura alla sua espressione più completa. Del resto la serie è sempre stata accostata al mondo dei mostriciattoli tascabili ideato da Satoshi Tajiri, benché con esso condivida in realtà solamente la componente collezionistica. Negli altri aspetti, infatti, il prodotto di Level-5 presenta sue unicità e peculiarità, sia per quanto riguarda l’esplorazione che il combat system. Quest’ultimo in particolare è abbastanza originale, anche se si è discusso riguardo la parziale passività del giocatore. Tra le novità del terzo capitolo ce ne sono alcune che contribuiscono a evolvere proprio questa formula: andiamo a vedere tutto nel dettaglio.

In Yo-Kai Watch 3 il sistema di combattimento beneficia di succosi mutamenti che lo rendono ancor più appetibile e strategico. A differenza degli episodi precedenti, dove i compagni visibili sul touch screen erano posti su una ruota girevole, qui troviamo le loro medaglie sopra un griglia di nove caselle. Importante è modificare, quando necessario, la posizione degli Yo-Kai su di essa, sia per esigenze offensive che difensive. Quando due nostri alleati sono l’uno accanto all’altro si supportano attraverso delle combo; nel momento in cui invece posizioniamo una medaglia dietro un’altra, quest’ultima difenderà la prima dalle minacce avversarie. Lo spostamento non si limita però solo a questo. Esso è fondamentale infatti per evitare i potenti attacchi dei nemici, nonché per raccogliere oggetti, vita e energia, elementi che appaiono sul campo di battaglia in certe circostanze. Altra novità riguarda le mosse Energimax, le quali ora possiedono una loro area di influenza. Anche i nemici difatti si muovono su una griglia ed è quindi necessario colpirli con la mossa più adatta alla loro posizione se non si vuole fallire. Per il resto il combat system è quello già conosciuto, con gli Yo-Kai che agiscono automaticamente, la possibilità di utilizzare oggetti e il sistema di “minigiochi” sul touch screen per attivare le mosse Energimax o per purificare i nostri amici dall’incanto. Sta di fatto che l’evoluzione che c’è stata è sicuramente apprezzabile e porta una ventata d’aria fresca alla formula originale, migliorandola decisamente.

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È proprio la soddisfazione data dall’esplorazione e dalla scoperta che rende il tutto meno tedioso e più piacevole.

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In Yo-Kai Watch 3 non controlleremo un solo personaggio: la storia si basa infatti sull’alternanza delle trame di due protagonisti, uno maschile (Nathan) e uno femminile (Hailey). Il primo, trasferitosi negli USA a causa di esigenze lavorative del padre, deve ambientarsi in un nuovo contesto culturale e scopre subito che anche l’America non è priva dei simpatici spettri giapponesi. Hailey vive invece a Valdoro, città situata in Giappone ormai nota ai fan della serie. Le due storie sono parallele ma in certi casi si influenzano tra loro, tanto che spesso è necessario continuarne una per avere le informazioni utili per portare avanti l’altra. Questa scelta di trama ha conseguenze importanti anche sul gameplay. I team da gestire sono infatti raddoppiati, così come lo sono le missioni principali, quelle secondarie e così via. La sensazione è proprio quella di affrontare due avventure contemporaneamente, le quali però hanno un collegamento. A ciò consegue un’ovvia osservazione: le azioni da fare sono davvero tante. Concludere tutte le missioni, collezionare Yo-Kai, raccogliere collezionabili (i quali vengono introdotti via via nel titolo) e altro, richiede molte ore di gioco. Insomma, i completisti avranno pane per i loro denti. Nonostante i contenuti siano tanti, però, non tutti gli incarichi secondari brillano per originalità e spesso richiedono azioni fin troppo meccaniche e ripetitive, come andare da un punto A a un punto B, superare una battaglia e tornare poi al punto iniziale. Nello spazio che intercorre dal luogo di partenza a quello di arrivo, però, vari elementi potrebbero distrarci dall’obiettivo: uno fra tutti gli Yo-Kai da “catturare”, di cui parleremo più avanti. È proprio la soddisfazione data dall’esplorazione e dalla scoperta che rende il tutto meno tedioso e più piacevole.

Yo-kai Watch 3

Un dettaglio sul quale ci tengo a soffermarmi è poi la continua evoluzione del titolo. Yo-Kai Watch 3 è inarrestabile, e anche quando pensiamo di aver visto tutto, ci sorprende introducendo modalità, elementi di gameplay, sviluppi del combat system, sezioni di gioco particolari e altro. Nonostante alcune missioni denotino una certa ripetitività e non siano originalissime, il prodotto tiene alta l’attenzione grazie ad una buona varietà di situazioni e ad un quasi costante inserimento di nuove feature. C’è da dire che le prime ore sono abbastanza lente e guidate ma, continuando nell’avventura, il titolo diventa sicuramente più avvincente e godibile. Da segnalare è soprattutto l’introduzione di una sezione ispirata a Yo-Kai Watch Blasters, spin-off della serie che vede come protagonisti i nostri fidati compagni. Questo terzo episodio permette infatti di accedere a vari dungeon da esplorare utilizzando una squadra di quattro Yo-Kai, ognuno con sue specifiche azioni. Come nello spin-off, lo stampo di queste parti è più action, e l’obiettivo sarà quello di superare tutti i piani e arrivare al boss di fine livello. Level-5 in questo caso ha effettivamente inserito un gioco all’interno di un altro gioco, e grazie a questa feature la varietà del prodotto cresce ancor di più.

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Il numero di Yo-Kai in questo capitolo è veramente elevato: ottenerli tutti non sarà un’impresa facile neanche per i più audaci.

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L’esplorazione è un’altra caratteristica fondamentale di Yo-Kai Watch, e anche di questo terzo capitolo. I mondi di gioco sono ampi e ricchi di elementi da scoprire. Molti di essi, inerenti all’ambiente, come auto, idranti, pali della luce e altro, sono analizzabili con la possibilità di scovare interessanti oggetti o alimenti. Inoltre in questi punti si possono trovare anche degli Yo-Kai, che dovremo sfidare in un primo momento per passare poi al combattimento vero e proprio. Il metodo per rendere amici gli Yo-Kai è rimasto invariato rispetto agli altri giochi, e vede quindi come protagonista la casualità e la fortuna. La probabilità aumenta però se viene offerto un determinato alimento, a seconda dei gusti dello spettro incontrato. Ogniqualvolta si riesce ad ottenere una medaglia questa sarà inserita nel Medaglium, che contiene tutti i dati su chi abbiamo visto o catturato. Il numero di Yo-Kai in questo capitolo è veramente elevato: ottenerli tutti non sarà un’impresa facile neanche per i più audaci. Piuttosto bassa è invece la difficoltà delle battaglie, almeno quelle contro creature dello stesso rango. Quest’ultimo determina infatti la potenza degli Yo-Kai e sarà necessario che il nostro orologio abbia un certo rango per stanare quelli più forti. I boss invece saranno decisamente più ostici, e le battaglie contro di loro sono di gran lunga le più divertenti e movimentate. Torna infine la fusione, grazie alla quale potremo far evolvere i nostri compagni rendendoli più possenti. Girovagando per le strade americane e giapponesi ci si può imbattere poi in scrigni, mappe, vicoli nascosti, porte misteriose e segreti: come detto in precedenza, al gioco certamente non mancano i contenuti.

Yo-kai Watch 3
Un’app nel menu permette di personalizzare un proprio Yo-Kai, allenarlo e potenziarlo.

Dal punto di vista grafico, Yo-Kai Watch 3 è sicuramente gradevole da vedere, per essere su console portatile, considerata anche la vastità del mondo di gioco e i dettagli di alcune ambientazioni. Escludendo rari casi, non si sono inoltre notati cali di framerate troppo vistosi, e tecnicamente il gioco risulta sempre godibile. Ottima poi la colonna sonora, con musiche sia vecchie che nuove, adatte alla situazione e che, soprattutto, mantengono sempre uno stile unico e peculiare.

Yo-Kai Watch 3, con i suoi tantissimi contenuti, uno sviluppo costante delle sue caratteristiche, una buona varietà di situazioni e un combat system evoluto, è un titolo imperdibile per i fan della serie. Anche se con qualche imperfezione nelle missioni, a volte troppo meccaniche e ripetitive, il gioco riesce grazie alla sua componente esplorativa a tenere alta l’attenzione del giocatore, invogliato dalla scoperta di segreti e Yo-Kai. Sicuramente si tratta di un’ottima chiusura per la saga sulla console portatile e di un perfetto modo per attendere un quarto capitolo che, su Nintendo Switch, sembra voler rivoluzionare ancor di più le meccaniche classiche del brand targato Level-5.