Recensione Marvel’s Spider-Man: La città che non dorme mai

Pochi mesi fa è uscito uno dei migliori videogiochi ispirati ai protagonisti dei grandi comics americani: parliamo di Marvel’s Spider-Man, rilasciato lo scorso settembre e che, già entro la fine dell’anno, ha esaurito i contenuti aggiuntivi. I tre DLC previsti, La rapina, Territori contesi e Silver Lining, racchiusi nel pacchetto nominato La città non dorme mai, hanno avuto il loro epilogo, dandoci dunque la possibilità di poter giudicare questi extra in maniera completa, senza dover aspettare ulteriori release per chiudere il cerchio su eventuali situazioni lasciate in sospeso. L’articolo non contiene spoiler, quindi potete leggerlo fino alla fine senza il rischio di scoprire particolari che vi rovinerebbero il divertimento nel caso decideste di acquistare i DLC.

Non approfondiremo molto la trama, per ovvie ragioni, ma ci limitiamo a dire che questi DLC sono l’occasione per riprendere alcuni dei personaggi secondari visti in Marvel’s Spider-Man, come Black Cat, Hammerhead e Silver Sable, col tentativo di dargli un ruolo più centrale: scelta giusta? Sì e no, perché nonostante il potenziale interesse che queste vicende possano suscitare, abbiamo avuto sensazioni contrastanti. Iniziamo subito col dire che quanto proposto nei contenuti aggiuntivi è “solo” un mezzo per allungare la longevità del titolo con protagonista l’Uomo Ragno, anche se in realtà le due vicende non sono direttamente collegate. Mentre a settembre ci dovevamo scontrare con alcuni dei nemici più iconici di Spider-Man, eccezion fatta per Mister Negativo, in questo DLC dovremo scontrarci con una genericamalavita newyorkesecapeggiata da Hammerhead, un po’ dimenticato per quel che riguarda le opere cinematografiche con protagonista Peter Parker, e sarà proprio lui al centro di questo contenuto aggiuntivo. Dopo le vicende che vi avevamo raccontato nella nostra recensione, il villain tenterà di portare il caos in città, e potremo contare sull’alleanza/rivalità con Black Cat e Silver Sable: questo rapporto così ambiguo ci porterà a scoprire un po’ del passato e delle ambizioni di entrambe, approfondendo, come detto all’inizio del paragrafo, la storia personale di alcuni dei personaggi apparsi in Marvel’s Spider-Man.

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Il gameplay resta sostanzialmente quello, se non per l’inserimento di qualche missione che propone qualcosa di leggermente diverso.

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Dopo aver accennato la trama, passiamo all’aspetto pratico. La città che non dorme mai allunga la storia proposta a settembre, ma non aggiunge niente di realmente nuovo, se non la possibilità di mettere le mani su costumi inediti e ulteriori punti di interesse, in cui guadagnare punti per migliorare le proprie skill. Ognuno dei tre DLC ha come protagonista uno degli eroi accennati nel filone principale, dandoci un nuovo punto di vista sui tre character, ma il gameplay resta sostanzialmente quello, se non per l’inserimento di qualche missione che propone qualcosa di leggermente diverso, che però si esaurisce in pochi minuti: non si tratta di niente di eccezionale, ma le solite mosse magari possono essere usate in maniera vagamente particolare. Questa volta però ci troveremo molto più a dover prendere a cazzotti i malavitosi che, per i soliti motivi legati alla trama che non vi sveliamo, saranno più numerosi e agguerriti che mai, dandoci sicuramente molto più filo da torcere, forzandoci, forse anche fin troppo, a dover usare ogni mezzo a nostra disposizione per uscirne vincitori. Per farvi comprendere quanto gli scontri siano al centro del gameplay, basti pensare che non ci saranno più i minigiochi presenti nella trama principale e che non dovremo più impersonare nessun altro personaggio se non Peter Parker: Insomniac Games ha corretto il tiro appena si è resa conto che guidare personaggi secondari, dopo averci abituato a volare fra i grattacieli, risulta decisamente noioso, a maggior ragione quando l’unica cosa sulla quale possiamo contare sono meccaniche stealth di base. Quando avremo bisogno di indizi non dovremo più sgattaiolare nei laboratori o risolvere puzzle: basterà seguire e prendere a pugni la persona giusta.

Hammerhead ci invierà contro molti dei suoi scagnozzi, e potranno contare anche sull’aiuto di nuove tecnologie.

Se quanto letto finora vi fa pensare a qualcosa di scadente e privo di qualità, vi sbagliate di grosso, perché ci sono anche aspetti totalmente positivi. Come dicevamo, i combattimenti saranno molto più impegnativi e, strategie che nel filone principale avete evitato o usato poco, questa volta diventeranno fondamentali. Il ritmo di gioco sarà sempre sostenuto e non ci saranno mai degli scontri facili, sia perché gli avversari saranno generalmente più numerosi, sia perché verranno messi da parte i semplici scagnozzi da strada, lasciando spazio a criminali addestrati e in possesso di tecnologie avanzate e potenzialmente letali: se in Marvel’s Spider-Man era relativamente semplice buttarsi nella mischia senza doversi preoccupare troppo dei danni subiti, in La città che non dorme mai è necessario tenere costantemente d’occhio la salute, dal momento che è tutt’altro che raro trovarsi in situazioni critiche. Non ci soffermiamo ulteriormente sulle meccaniche, dal momento che le avevamo analizzate e approfondite nella nostra recensione completa e non viene proposto nulla di sostanzialmente diverso o rivoluzionario.

La città che non dorme mai è un enorme spin-off che può tenere impegnato l’utente fra le 5 e le 7 ore, se si tiene il conto delle sole missioni principali, ma che può intrattenere per almeno il doppio del tempo se nel calcolo vengono inserite anche tutte quelle attività extra da completare in ogni quartiere. La storia in sé non è male, ma non ha quasi alcun legame con il gioco che abbiamo ammirato a settembre, risultando un po’ forzata e frettolosa, con i protagonisti che rimangono imbrigliati in situazioni un po’ troppo semplicistiche e ovvie. Risulta inoltre un po’ spezzettata, dal momento che, nonostante i tre episodi abbiano un filo conduttore che li unisce, sembrano un po’ troppo separati fra loro. Il giudizio finale di questo pacchetto di DLC può essere sintetizzabile in “bene ma non benissimo”: sicuramente poteva essere realizzato un contenuto più interessante, perché poteva essere pensata qualche aggiunta a livello di gameplay, e magari con più riferimenti alle vicende del Peter Parker di qualche mese fa. Ciò che ne è uscito è comunque godibile e, se siete alla ricerca di adrenalina e continui combattimenti, La città che non dorme mai è decisamente un prodotto che fa al caso vostro.