Black Mirror: Bandersnatch e Red Dead Redemption 2, ecco le similarità tra i due

Distribuito ieri 28 dicembre 2018 sulla piattaforma di streaming online Netflix, il nuovo Black Mirror: Bandersnatch è già al centro dell’attenzione a causa della sua natura drasticamente diversa rispetto a tutte le altre opzioni disponibili. Stiamo parlando ovviamente dell’interazione. Bandersnatch, infatti, è il primo lungometraggio interattivo nel quale l’utente può scegliere in che direzione andrà a proseguire la storia tramite una serie di scelte che sarà necessario prendere in determinati punti della narrazione. Queste scelte, solitamente distinte in due opzioni, compariranno come sottotitolo che lo spettatore dovrà selezionare a proprio piacimento in un limitato lasso di tempo. Ogni scelta da noi presa condurrà a diverse ramificazioni della trama principale che potrà concludersi con diversi finali.

https://youtu.be/UmS4W5BS0OU

Gli autori del progetto, lo sceneggiatore Charlie Brooker e la co-produttrice esecutiva Annabel Jones hanno citato alcune opere di riferimento e tra queste spicca il nome dell’ultimo gioco targato Rockstar Games, Red Dead Redemption 2. I due titoli non potrebbero essere, relativamente più diversi tra loro, il primo è un film interattivo disponibile in esclusiva su Netflix e recitato da attori in carne ed ossa ambientato negli anni ’80, mentre invece il secondo è un videogioco disponibile per console ed ambientato nel vecchio west americano. Eppure i due sembrano condividere molteplici elementi. Ad esempio, Brooker ha affermato che il gioco Rockstar permette di prendere decisioni significative in grado di cambiare radicalmente lo svolgersi della trama così come il destino di alcuni personaggi, la stessa meccanica è presente in Bandernsatch. Ha po dichiarato:

“Quando si scrive una sceneggiatura, ci si ritrova con dei personaggi che vengono definiti da ciò che fanno, invece che da ciò che dicono. Dando pieno controllo allo spettatore, invece, il tutto diventa una vera e propria sfida. Per poter mantenere il personaggio coerente, all’interno della nostra storia, abbiamo ideato un sistema dettagliato che ci permette di farlo”. 

In seguito la co-produttrice esecutiva Annabel Jones ha commentato:

“Quando si adotta questo peculiare stile narrativo, occorre prevedere costantemente come gli utenti potrebbero giocare e quali scelte potrebbero selezionare in modo da prendere in considerazione tutti i percorsi possibili. La cosa più importante è non destabilizzare l’intero film altrimenti rischieremmo di farlo apparire troppo eterogeneo e privo di significato. Molti nei nostri sforzi si sono concentrati sul far sembrare verosimile ogni percorso possibile in aggiunta al far si che il personaggio di Stefan appaia come un unicum per tutta la durata dell’opera”.

Ricordiamo che Black Mirror: Bandersnacth è disponibile dal 28 dicembre 2018 in esclusiva sulla piattaforma di streaming online Netflix. Cosa ne pensate dell’ultima opera targata Black Mirror? Fateci sapere la vostra opinione nello spazio dedicato ai commenti. Vi lasciamo al trailer del titolo.