Blizzard sbatte fuori da WoW oltre centomila cheater

Blizzard non ci sta e usa il pugno duro contro i cheater di World of Warcraft, precisamente con quelli che fanno largo uso di bot, ovvero personaggi non controllati direttamente dagli utenti ma da programmi creati appositamente, che permettono l’acquisizione di esperienza e risorse in modo incredibilmente più rapido rispetto a chi gioca normalmente.

In un recente post apparso su Battle.net il community manager “Lore” è stato abbastanza chiaro sull’operazione:

Abbiamo recentemente preso provvedimenti contro un grande numero di account su World of Warcraft scoperti nell’uso di programmi di terze parti che automatizzano il gameplay, conosciuti come “bot”. Ci impegniamo per fornire un gioco alla pari e equivalente per chiunque in WoW, e continueremo a prendere provvedimenti contro coloro che infrangono i nostri termini di utilizzo. Il cheating di qualsiasi tipo non sarà tollerato.

Anche se non rivelato inizialmente, è in seguito venuto fuori il numero di ban elargiti: si tratterebbe di più di centomila account, che corrispondono a circa l’1,4% dei 7,1 milioni attivi. Avevamo già parlato di quanto WoW stesse perdendo utenza col passare del tempo, e le cattive intenzioni degli utenti non aiutano in questo senso. Il numero è stato rivelato su una chat con un game master, che mostra anche che la sanzione durerà sei mesi e che in seguito la società è stata inondata da richieste di riattivazione.

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Niente da fare, il ban resta per tutta la sua durata e ci aspettiamo che la tolleranza zero intrapresa farà vittime anche in futuro. Speriamo serva a far cambiare idea a chi eccede in furbizia.

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