Durante lo scorso mese il papà di Mario, Shigeru Miyamoto, fece il punto sulla situazione amiibo, parlando della possibilità di rilasciare delle card che potessero sostituire le figure che sarebbero finite fuori produzione. In questo modo, Nintendo intende continuare a supportare l’utilizzo da parte degli sviluppatori dei personaggi “meno fortunati” in giochi futuri, e dare maggior valore al loro acquisto.
Qualcos’altro è stato prontamente puntualizzato: non tutti gli amiibo avrebbero subito questo trattamento, e non si è esclusa la possibilità che alcuni dei nostri amati personaggi Nintendo potessero venire completamente tagliati fuori dall’allegra famiglia.
Se infatti gli amiibo di [su_lightbox type=”image” src=”https://www.vgmag.it/wp-content/uploads/2015/01/amiibo-character-10.jpg”]Marth[/su_lightbox], [su_lightbox type=”image” src=”https://www.vgmag.it/wp-content/uploads/2015/01/61smTABVjnL._SL1500_.jpg”]Abitante (Animal Crossing)[/su_lightbox], e il [su_lightbox type=”image” src=”https://www.vgmag.it/wp-content/uploads/2015/01/amiibo_WiiFitTrainer_img1_lg._V323591152_.jpg”]Trainer di Wii Fit[/su_lightbox] sono diventate ormai difficilissimi da reperire, una notizia ci allarma sul destino delle statuette di Samus e Fox.
Lo stesso Zack Collins (impiegato della catena di distribuzione statunitense Target) che poco tempo fa anticipò la misfatta dei tre amiibo sopracitati, ha infatti postato una foto su Facebook che mostra il sistema di gestione dell’inventario Target contrassegnare come “cancellata” la statuetta di Fox. Il ragazzo ha confermato che la stessa sorte è toccata alla bellissima Samus.
A quanto pare i due guerrieri galattici hanno i giorni contati, ma dubito che Nintendo lasci andare definitivamente due personaggi di questo calibro. Si opterà per la soluzione delle card? Beh, sarebbe proprio un peccato rinunciare ad una figure come quella di Samus (è un designer a dirvelo!). Ad ogni modo, se avete intenzione di acquistare le due statuette, correte a fare un giro negli store prima che sia troppo tardi.
