Enshrouded Recensione: sopravvivere tra luci e ombre

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Se esiste un genere che nel corso degli anni ha preso sempre più piede nel panorama videoludico, quello è sicuramente il survival. Di esempi ne esistono a bizzeffe con titoli che, nel bene e nel male, ci hanno fatto scoprire vasti e variegati mondi a suon di esplorazioni. Il senso di estrema libertà nell’approcciare questo genere di titoli è sicuramente il loro punto forte; possiamo passare ore e ore a raccogliere migliaia di materiali per costruire la casa dei nostri sogni, oppure gettarci all’avventura scoprendo gli anfratti più reconditi del mondo di gioco. Anche Enshrouded, sviluppato dai ragazzi di Keen Games (Portal Knights, Sacred 3), rientra in questa categoria aggiungendo elementi da action RPG anche se il titolo mostra chiaramente un potenziale ancora non espresso appieno. Seguiteci, dunque, nel nostro viaggio per scoprire luci e ombre del magico mondo di Val di Brace.

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Benvenuti, Creature della Fiamma

Enshrouded: un mondo in rovina

Dopo aver creato il nostro personaggio con un editor a dir poco minimale, Enshrouded ci introduce alla breve trama del gioco. Un giorno, un misterioso viandante, fa scoprire alla popolazione di Val di Brace l’esistenza dell’Elisir. Questa sostanza porta con se enormi benefici e un immenso potere e subito si inizia a costruire dei pozzi per la sua estrazione. Da quest’ultimi, però, sorge un terribile male che si annidava nel sottosuolo: il Manto. Questa nebbia incolore che fuoriesce dai pozzi di Elisir, si fa portatore di un veleno che contamina la terra e corrompe tutto ciò che incontra sul suo cammino. Gli uomini, ormai allo stremo delle forze e con un nemico così potente alle porte, decidono di affidare il futuro di Val di Brace alle Creature della Fiamma, esseri capaci di contrastare il Manto e riportare la pace nella valle.

Il nostro viaggio nelle terre di Val di Brace inizia proprio dal nostro risveglio all’interno di una guglia ben nascosta dai pericoli del mondo esterno. Dopo un breve tutorial che ci introduce alle meccaniche base del gioco, riusciamo ad uscire  e lo spettacolo che ci si para davanti è desolante: il mondo è in rovina e la natura ha preso il sopravvento sulle opere dell’uomo. Inoltre, il Manto ha corrotto la terra con quella che sembra essere una sostanza fungina simile alla muffa e alcuni sventurati sono diventati creature deformi e feroci. In questo palcoscenico così poco idilliaco iniziamo a muovere i primi passi e già si entra nelle meccaniche più classiche dei survival: si esplora l’area, si raccolgono i materiali e si iniziano a costruire le nostre prime, rudimentali infrastrutture. Il nostro viaggio in Val di Brace è appena iniziato.

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Il nemico è sempre dietro l’angolo

Una mano lava l’altra

In Enshrouded sarà possibile avviare la nostra partita in solitaria oppure con un gruppo di amici che può arrivare ad un massimo di 16 giocatori. Quest’ultima opzione rende l’esperienza di gioco molto più divertente a fronte di una partita in single player che può facilmente portare alla noia. Gli unici personaggi infatti che ci affiancheranno nella nostra partita in solitaria saranno solo gli Artigiani, speciali NPC che, una volta liberati, ci forniranno supporto nella creazione di una miriade di oggetti, dalle armi alle decorazioni per la nostra dimora. Questa miriade di oggetti avranno bisogno di materiali sempre più particolari e presto ci troveremo a doverci spingere ben oltre i confini di casa.

È proprio in questa esplorazione che sorgono i primi problemi di Enshrouded: la mappa di gioco risulta monotona e priva di punti di interesse veramente validi. Tolto qualche avamposto di predoni da liberare o qualche grotta infestata da ragni, quello che resta sono foreste infinite e qualche sporadico animale da cacciare. Anche i nemici che incontreremo subiscono la stessa sorte risultando sempre gli stessi con qualche rara eccezione. La parte più interessante sono le zone avvolte dal Manto che nascondono gli oggetti più preziosi ma queste sono percorribili solo per qualche minuto. Superato il tempo limite, si andrà incontro alla morte dovendo ricominciare tutto da capo. Altro motivo per cui finiremo per esplorare in lungo e in largo le terre di Val di Brace, sono le missioni secondarie che i nostri cari Artigiani ci affideranno. Queste ci sbloccheranno nuovi rami di sviluppo permettendoci di creare equipaggiamenti più performanti.

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Il Manto nasconde terribili nemici

Combatti, Creatura della Fiamma!

Altro elemento fondamentale che contraddistingue Enshrouded è la sua componente action RPG. Nelle nostre esplorazioni di Val di Brace entreremo in contatto con predoni, animali feroci e creature del Manto e sarà il momento di sfoderare le armi. Il nostro personaggio presenta le classiche caratteristiche di qualsiasi gioco di ruolo e anche un albero delle abilità pensato appositamente  per indirizzarci verso una determinata classe. Alla sconfitta di ogni nemico, al completamento di ogni missione e perfino per la raccolta di risorse, si otterranno punti esperienza che faranno alzare il nostro livello donandoci punti abilità da spendere per accrescere il nostro potere. Ogni classe è principalmente legata ad una caratteristica specifica in questo modo un Guerriero punterà maggiormente sulla Forza mentre un Mago sull’Intelligenza e così via.

Se questa meccanica risulta semplice e intuitiva, non si può dire lo stesso del combat system. Enshrouded in questo risulta molto sporco consegnandoci delle fasi di combattimento confusionarie e per nulla esaltanti. Prende in prestito meccaniche di natura soulsiana non sfruttate a dovere rendendole quindi macchinose e imprecise. In questo modo la schivata non garantisce sempre di poter evitare il danno e, anche se presente, il famoso parry non ci dona quella finestra utile per il contrattacco ma solo un brevissimo stordimento del nemico. Per finire il sistema di tiro con l’arco e l’uso delle magie risultano troppo grezze e di difficile utilizzo finendo per preferire il più classico (ma banale) scontro corpo a corpo. Sulla carta, Enshrouded offre una discreta varietà di build e possibilità di approccio al combattimento ma purtroppo tutto questo sfuma in una realizzazione decisamente poco convincente. Il titolo è in continua espansione e miglioramento perciò confidiamo negli sviluppatori che possano rendere più godibile e variegata l’esperienza videoludica di Enshrouded.


Enshrouded si propone come un survival action RPG che pone delle basi veramente valide e incoraggianti. Per il momento il titolo non si mostra nella sua forma più smagliante presentando un mondo di gioco povero di contenuto e di carisma. Il vero tasto dolente è il combat system che si presenta macchinoso e acerbo nella maggior parte delle sue meccaniche. Una volta che gli sviluppatori avranno reso il titolo più vario e solido nelle sue infrastrutture, allora Enshrouded avrà il potere di tenere i videogiocatori incollati allo schermo per ore e ore.