Inazuma Eleven Victory Road Provato: Open Beta a base di calcio e mosse speciali

Inazuma Eleven Victory Road Provato

Era il 27 luglio 2016 quando LEVEL-5 rivelò al mondo il primissimo trailer di Inazuma Eleven: Ares, il ritorno della serie di “Calcio Iperdimensionale” iniziata nel lontano 2008 su Nintendo DS, con un nuovo capitolo “side-story” che sarebbe dovuto uscire in concomitanza con la serie animata su PS4, Nintendo Switch e piattaforme mobili. Da lì in poi, il nulla. In un racconto di Development Hell che potremmo tranquillamente risparmiarci per un secondo articolo più in là in futuro, il declino in ambito occidentale della software house e i continui rebranding del progetto, siamo arrivati – 8 anni dopo – ad un Inazuma Eleven Victory Road che finalmente è giocabile, è qui tra noi con una lunga e succosa beta che ci ha permesso di provare con mano i nuovi sistemi implementati dal team di Akihiro Hino per “evolvere” il mix JRPG-Calcistico che ci ha fatto innamorare di personaggi come Mark Evans, Axel Blaze e tutto il resto del folle cast introdotto in più di 15 anni di storia del brand. Ma non facciamo attendere oltre l’arbitro e prepariamoci al calcio d’inizio. Preparate i vostri guanti da portiere e gli appunti per gli allenamenti speciali, si ricomincia a giocare!

Inazuma Eleven Victory Road
Immagine promozionale della Beta di Inazuma Eleven Victory Road

Inazuma Eleven Victory Road: 15 anni di “Sakka Yaroze!”

Prima di concentrarci sulla parte più succosa della beta, ovvero il gameplay nudo e crudo, cerchiamo un attimo di fornire un contesto sull’intera produzione. Inazuma Eleven Victory Road si propone come un “titolo celebrativo”, una nuova storia per festeggiare un traguardo non di poco conto e che cercherà di prendere in eredità tutto ciò che la serie ha ottenuto su Nintendo DS, Nintendo 3DS e in certi sensi anche con i vari spin-off su Nintendo Wii e Mobile. L’obiettivo principale settato da LEVEL-5 quindi risiede nell’includere in questo nuovo titolo almeno 4500 personaggi provenienti da tutte le serie di Inazuma Eleven, comprese le ultime due serie animate Ares e Orion . Questo fattore e l’idea di rendere il titolo compatibile con la maggior parte delle piattaforme console e mobile, avrà sicuramente limitato o facilitato la realizzazione tecnica-visiva di Victory Road.

Fin dai primi minuti di gioco infatti, si nota un pesante ma giustificato riutilizzo di vari asset provenienti un po’ da tutti i progetti sviluppati da Level-5 e non inerenti alla serie. Upscaling e re-texture dei modelli 3D, e una riproposizione delle animazioni presenti nella trilogia di Inazuma Eleven GO, con nuove aggiunte per quanto riguarda i ragazzi della “Ares era” come Sonny Wright, Elliot Ember e Heath Moore, per un totale di ben 46 personaggi presenti in questa beta e una quarantina di mosse speciali tra vecchie, nuove o ripescaggi dall’ormai cancellato “Ares no Tenbin” sviluppato da CyberConnect2. Al contrario di altri franchise più illustri e che magari già in passato sono stati coinvolti in una rivolta popolare a causa del riutilizzo di vecchi asset  – Pokémon, Gran Turismo e Forza Motorsport sono i primi esempi che mi vengono in mente – le animazioni folli e già cariche di carisma e fantasia viste in passato vanno più che bene, soprattutto con la premessa di trovare al lancio (a meno di spiacevoli sorprese che citeremo in chiusura) un roster di personaggi così vasto e che con i nuovi innesti inediti presenti nella modalità storia di Victory Road. L’idea che ci si fa quindi, una volta avviata questa prima versione beta, è quella di essere tornati a casa dopo una lunga assenza. Gli amici di un tempo sono ancora qui, ma con una manciata di glitter in più. Una base più che convincente per poter entrare fin da subito nel vivo dell’azione!

Inazuma Eleven Victory Road
“Signori, è tempo di giocare a calcio!”

Chi ha bisogno del pennino?

Come detto anche dallo stesso Akihiro Hino durante la presentazione ufficiale, l’idea principale dietro a questa beta era quella di “mettere alla prova” la nuova formula di gameplay totalmente rivoluzionata e ripensata da cima a fondo, in modo da poter ottenere il giusto feedback dalla community prima di passare all’ultima fase di polishing che Inazuma Eleven Victory Road dovrà affrontare prima della sua uscita ufficiale. Per chi non fosse già avvezzo alla serie, i primi 6 capitoli della serie per Nintendo DS e 3DS erano impostati in questo modo: due squadre da 11 giocatori si danno battaglia a colpi di scivolate micidiali e colpi supremi, con il giocatore che controlla i propri calciatori utilizzando lo stilo delle console portatili Nintendo per impartire ordini, tirare e utilizzare tattiche speciali per ottenere un vantaggio sull’avversario, principalmente la CPU in incontri che raggiungevano un particolare livello di difficoltà (artificiale) solo durante le fasi di end-game. C’era la possibilità di giocare in multiplayer locale, ma si trattava comunque di un’opzione secondaria e che non è mai andata oltre la componente in locale. La serie spin-off Strikers ha provato una qualche sperimentazione di matchmaking online, ma al di là dell’uso della non proprio performante Nintendo Wi-Fi Connection (a parte per titoli baciati dal netcode come Mario Kart Wii), il gioco si discostava molto dalla formula originale.

E quindi, nel 2024, con l’intento di portare la serie su PS4, Switch e piattaforme mobili e soprattutto aprire le porte alla competitività online, cosa si sono inventati quelli di LEVEL-5? In Inazuma Eleven Victory Road le partite prendono vita da una telecamera rigorosamente top down come nei capitoli precedenti, mantenendo quindi la firma stilistica impostata in passato, ma le azioni di gioco vengono impartite attraverso il gamepad. Un sistema di lock on semi-automatico permette di scegliere con facilità a chi passare la palla e di cambiare il controllo tra un calciatore e l’altro. Una volta che due personaggi si trovano faccia a faccia, ecco che parte la nuova iterazione delle Mini-Battaglie a turni che contraddistinguono la serie da un qualsiasi altro titolo a tema calcistico: durante questa fase di “Focus” attacco e difesa si scontrano in una guerra di posizionamento, per cercare di chiudere o evadere da un’area di blocco limitata. In caso di dribbling efficace o di un contrasto riuscito, entrambi i giocatori otterranno un bonus sotto forma di TP (Tension Point) e Affiatamento, fattori fondamentali per la seconda fase di gioco dedicata alle conclusioni a rete. 

“Non vorrei essere nei panni del portiere che dovrà tentare di parare questo tiro!”

Premendo il tasto X del controller una volta raggiunta l’area di rigore, il giocatore entrerà nella “Zona”: un momento di gameplay in bullet time in cui l’attacco sceglie se concludere a rete oppure passare la palla e la difesa si posiziona per bloccare la conclusione. Prendendo spunto da quanto visto in Captain Tsubasa: Rise of New Champions qualche anno fa, il funzionamento delle difese del portiere è gestito da una barra di salute che, dopo ogni tiro parato, scenderà drasticamente fino a quando non sarà abbastanza debole da poterlo superare. È comunque possibile aumentare temporaneamente la propria resistenza utilizzando una tecnica speciale, ma quest’ultima – come per qualsiasi altra tecnica speciale – necessiterà di una spesa in Tension Point per essere utilizzata. L’idea quindi nel loop di gioco di Inazuma Eleven Victory Road è quella di discostarsi dal mood da “ho le mosse più forti e le statistiche alte, quindi ho vinto” dei giochi precedenti, introducendo al suo posto una guerra d’attrito in cui la strategia e la combinazione di abilità attive e passive decideranno le sorti della partita, riportando in auge anche la meccanica dei “tiri a catena”, combo tra mosse speciali in grado di infliggere ulteriori danni al portiere e portare la squadra sempre più vicina al gol.

Anche le Tattiche Micidiali sono state del tutto ripensate, diventando delle skill attivabili tramite la pressione del tasto L + uno dei quattro comandi proposti, e che faranno comparire dei geoglifi all’interno del campo da gioco, offrendo particolari boost a chi ci passerà sopra. Tutto questo si traduce in un gameplay veloce, molto reattivo e che – quando funziona offline o con un avversario online baciato da una buona connessione ai server – offrono una delle esperienze più soddisfacenti da scoprire per quanto riguarda l’intera serie. Ma, con delle riserve.

Inazuma Eleven Victory Road
Dalla Mano di Luce al Tornado di Fuoco, dal Dragon Crash alla Zona Micidiale, in questa beta ci sono gran parte delle mosse più iconiche della serie

A rischio di fuorigioco

Se è vero che da una parte abbiamo un gameplay totalmente rivisto e migliorato dal punto di vista competitivo, con la reintroduzione dei falli con tanto di cartellini per contenere l’abuso di strategie che prevedono il falciare ogni singolo giocatore con uno scatto violento, e una struttura di gioco che a livello di design sembra esser stata ben individuata e soprattutto resa divertente, una cosa che durante gli anni di development hell sembrava quasi irraggiungibile; dall’altro lato, ci sono alcuni nei che meritano una particolare attenzione e preoccupazione. Al di là di lag, bug ed exploit vari, più che normali durante una fase di playtest online su scala globale, Inazuma Eleven Victory Road non ha ancora messo in chiaro cosa vuole essere: vuole essere un gioco per console venduto a prezzo fisso sul mercato, o vuole essere un gatcha free-to-play? Dico questo perché durante la beta è stata messa in risalto LA meccanica che farà girare l’intero meta per quanto riguarda l’azione online, ovvero la rarità dei personaggi. Una volta ottenuto un giocatore, quest’ultimo viene rappresentato dalla rarità verde “Giocatore Normale”, che ne detterà il percorso di crescita, le sue statistiche e le abilità passive che darà alla squadra. Andando avanti con le partite si otterranno degli “Spiriti” ovvero delle carte rappresentanti i  vari personaggi di una specifica squadra che possono essere utilizzati per “reclutare” nuovi giocatori oppure potenziare quelli già presenti in rosa, e che man mano aumenteranno di rarità fino al livello “Giocatore Leggendario” (per ora, perché già al TGS 2023 erano state rivelate rarità superiori).

Ovviamente, maggiore è la rarità di un personaggio, maggiori saranno le risorse necessarie per farlo ascendere ulteriormente. E se da una parte con un bel po’ di fortuna e abilità passive in grado di aumentare l’RNG favorevole alla comparsa di carte di alta rarità, sono effettivamente riuscito a comporre un team piuttosto solido in più o meno una decina di ore di gameplay, giocatori meno propensi al grinding potrebbero trovarsi in una streak continua di sconfitte schiaccianti, impossibilitati a vincere scontri già stabiliti a tavolino dalla mera fortuna. Tutti i presupposti per l’inserimento di un modello di microtransazioni e season pass che potrebbero arrivare una volta che il gioco sarà finalmente uscito. Ma magari questo è solo un mio presentimento infondato, e può trattarsi banalmente di una scelta di design per approcciarsi a una certa fetta di utenza, il mercato orientale più propenso a queste dinamiche e soprattutto il più attivo quando si parla del recente passato di LEVEL-5, senza però coinvolgere alcun pagamento in soldi reali. Non ci resta che aspettare e vedere cosa accadrà, ma una cosa è certa: i tiri e le parate formidabili hanno bisogno di un ribilanciamento!


Tirando le somme su questo primo tempo, la beta mondiale di Inazuma Eleven Victory Road rappresenta un vero e proprio evento per gli appassionati della serie. Da un lato abbiamo finalmente delle solide conferme dal punto di vista del gameplay, con una modernizzazione dei canoni principali e con il brand che è pronto a fare il “salto della fede” da console portatile a console fisse. Dall’altro abbiamo il ritorno di una LEVEL-5 che è pronta a comunicare con il pubblico occidentale in modo dettagliato e trasparente, con linee guida e assistenza per coloro che vorranno supportare il titolo online sia con le livestream a tema, sia con dei mini tornei amatoriali. E al netto di qualche incertezza sul bilanciamento e su come quest’ultimo verrà gestito al lancio, il finale della stagione calcistica 2023/2024 e l’attesa per i prossimi europei sono il palcoscenico ideale per iniziare un nuovo ciclo per la serie di calcio più pazza di tutte.


Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina". Non chiedeteli quale sia il suo Final Fantasy o gioco Mega Ten preferito: non ne uscireste vivi!