L’annuncio del trailer di Deadpool & Wolverine, apre le porte a un terzo capitolo entusiasmante per la saga cinematografica di Deadpool. Deadpool 3 si inserisce in un panorama narrativo che collega le storie di Deadpool e Wolverine, discostandosi dalle trame originali dei fumetti. Con la recente espansione degli universi alternativi nel Marvel Cinematic Universe (MCU), grazie anche alla serie Loki e agli eventi di Avengers Endgame, c’è la possibilità di esplorare nuovi tracciati temporali.
Questi, potrebbero unire queste le due icone dei fumetti in un’unica linea narrativa o in universi paralleli. Entrambi i personaggi hanno subito adattamenti cinematografici che hanno preso alcune libertà creative rispetto alle loro storie originali, e questo offre l’opportunità di esplorare nuove direzioni narrative all’interno dell’universo Marvel. La creazione di un nuovo tracciato temporale potrebbe servire da ponte per collegare in modo coerente i personaggi cinematografici di Deadpool e Wolverine e per esplorare nuove e avvincenti trame che delizieranno i fan dei fumetti e del cinema.
Prima di Deadpool 3: le origini del personaggio
Deadpool è un personaggio dei fumetti creato da Rob Liefeld e Fabian Nicieza. Ha fatto la sua prima apparizione nel fumetto The New Mutants n. 98 nel febbraio 1991. Originariamente concepito come un antagonista per il gruppo dei Nuovi Mutanti, Deadpool è diventato uno dei personaggi più popolari e iconici dell’universo Marvel. Il vero nome di Deadpool è Wade Wilson, un mercenario con un passato oscuro e un senso dell’umorismo tagliente. Dopo essere stato sottoposto a un esperimento segreto chiamato “Arma X” (lo stesso programma che ha creato Wolverine), ha acquisito poteri rigenerativi che gli permettono di guarire rapidamente da qualsiasi ferita o malattia, deturpando però il suo corpo. Questi poteri lo hanno trasformato in quello che è diventato noto come Deadpool, un anti-eroe dall’atteggiamento irriverente e dalla propensione per il caos.
La personalità unica di Deadpool, che comprende un incessante flusso di battute e un comportamento fuori dagli schemi, lo ha reso un personaggio molto amato dai lettori di fumetti. Ha anche una caratteristica peculiare nel rompere la “quarta parete”, interagendo direttamente con il pubblico e dimostrando consapevolezza del fatto di essere un personaggio dei fumetti – lo fa persino nel video ufficiale della colonna sonora Ashes cantata da Céline Dion in occasione del secondo film. Nel corso degli anni, Deadpool è diventato un’icona della cultura pop, apparendo in fumetti, film, videogiochi e altri media. La sua popolarità è cresciuta notevolmente grazie alle sue avventure folli e alla sua personalità unica, che lo rendono diverso dagli altri supereroi.
I film e i cameo, tra Deadpool e gli X-men
Il successo di Deadpool è esploso dopo il suo primo film dedicato, nonostante le sue apparizioni nei film degli X-Men. Deadpool fa la sua prima apparizione nel film X-Men le origini – Wolverine del 2009, interpretato sempre da Ryan Reynolds. Qui però, il personaggio subisce significative modifiche rispetto alla sua controparte fumettistica, diventando la cosiddetta Arma XI e discostandosi notevolmente dal personaggio amato. Wolverine, interpretato da Hugh Jackman, rimane il protagonista principale del film, sottoposto agli stessi esperimenti di Deadpool. Nei film successivi degli X-Men e di Wolverine, Deadpool non compare, mentre Wolverine continua a essere una figura di spicco nel gruppo degli X-Men, per poi morire nel film Logan del 2017. Facciamo un salto temporale direttamente in un altro universo: nel 2016 esce il film Deadpool, coerente con il ricordo del personaggio dei fumetti.
L’apparizione di Deadpool ha sicuramente suscitato una serie di domande tra i fan, ma gli autori hanno mantenuto un certo mistero attorno al personaggio fino all’uscita del secondo film. In Deadpool 2 viene confermato che questa versione del personaggio non è che una variante di quelle già viste, e la teoria viene confermata dopo la sequela di film del MCU che trattano proprio di questa svolta di trama. Nei titoli di coda del film, infatti, Wade viaggia nel tempo, finendo anche nella timeline di X-Men le origini, uccidendo l’altro se stesso, per poi anticipare il “futuro”- incontro tra lui e Logan. Questo giro di boa nel multiverso ci lascia tutti un po’ confusi, e prima di avventurarci nel terzo film, sarebbe saggio fermarsi per riflettere su quanto abbiamo visto fino a ora.
Le Linee temporali e le varianti del MCU
Il multiverso è un concetto di cui sappiamo spaventosamente poco…
In una fresca mattina di primavera gli autori Marvel si sono svegliati, realizzando che forse, per continuare ad arricchire la lore dell’universo cinematografico Marvel, avrebbero dovuto apportare delle modifiche coerenti alla trama. Tra le varie possibilità a disposizione, gli autori presero la decisione di integrare nei successivi film Marvel il concetto del Multiverso. Va bene, non è andata proprio così. Il Multiverso infatti offre infinite possibilità di racconti e avventure che vanno oltre i confini di una singola linea temporale o realtà, e dopo il film del 2016 Doctor Strange, questa scelta narrativa è sembrata la più coerente per proseguire a realizzare le opere senza creare buchi di trama.
Senza questa possibilità, alcuni film sarebbero rimasti dimenticati nel cassetto del vecchio MCU, ai tempi dei primi film Hulk, Fantastici 4 e Spiderman – esempi non a caso, visto che sono stati ripresi in tempi recenti e trasformati in nuove linee di trama sfruttando proprio il concetto di Multiverso. Questo permette agli autori di esplorare nuove dimensioni, realtà e versioni alternative dei personaggi senza limiti creativi, per integrare e coordinare molteplici trame. La presenza di un multiverso consente agli autori di sperimentare con nuove idee, personaggi e situazioni senza compromettere la continuità principale dell’universo. Ciò permette di mantenere la freschezza e la vitalità delle storie, mentre si esplorano nuovi territori narrativi. Infine, il Multiverso è la conseguenza del cosiddetto “what if“, spesso connotato da un’abbondante spolverata di fan service, che permette quindi di rivedere i propri personaggi preferiti incorniciati in altri contesti diversi.
Deadpool 3: quello che sappiamo
Da qui, possiamo proseguire il nostro racconto tornando a concentrarci su Deadpool 3. Sin dagli albori, il personaggio di Wade Wilson è stato oggetto di molteplici manipolazioni narrative, dando origine a una serie di “errori” di continuità. Tuttavia, in seguito, tali discrepanze sono state giustificate e integrate con la nascita ufficiale del Multiverso. In Deadpool 3 si apre una nuova dimensione dove incontriamo un Wolverine differente, lontano dalla linea temporale principale degli X-Men. Questo Wolverine non ha svolto le avventure degli X-Men come nella linea temporale principale e non muore durante gli eventi della storia. Inoltre, sembra non conoscere affatto Wade Wilson, il quale al contrario è consapevole dell’esistenza degli universi alternativi.
Questa differenza sostanziale crea una dinamica unica all’interno della trama, aggiungendo un ulteriore livello di complessità all’interno della lore di Deadpool e degli X-Men. In questa nuova realtà cinematografica, Deadpool è pienamente consapevole di essere un personaggio di un film, il che gli consente di agire in modo imprevedibile e contro le convenzioni narrative tradizionali. Questo offre agli sceneggiatori una vasta gamma di possibilità creative, permettendo di esplorare trame insolite, situazioni comiche e colpi di scena inaspettati. La natura di Deadpool si sposa perfettamente con l’idea di un multiverso all’interno dell’universo cinematografico Marvel.
https://www.youtube.com/watch?v=PDj4940Rw0E