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Return to Silent Hill: Cristophe Gans presenta il dietro le quinte

Nel corso della SILENT HILL Transmission c'è stato spazio anche per il lungometraggio, Return to Silent Hill: ecco tutte le novità in merito.

Nel corso della SILENT HILL Transmission c'è stato spazio anche per il lungometraggio, Return to Silent Hill: ecco tutte le novità in merito.

La saga cinematografica di Silent Hill tornerà prossimamente con Return to Silent Hill, terzo lungometraggio ispirato al franchise (e in particolare al secondo capitolo) annunciato ufficialmente nel 2022 e di cui il regista Cristophe Gans ha dato aggiornamenti all’interno di una featurette dietro le quinte pubblicata durante la SILENT HILL Transmission (qui il gameplay del remake di Silent Hill 2) col contributo del produttore Victor Hadida.

Il video mixa le dichiarazioni di regista e produttore con immagini dietro le quinte e footage (in parte inedito) dal film, anche in comparazione con le scene originali dal videogioco. Come sappiamo, Jeremy Irvine (War Horse) e Hannah Emily Anderson (Jigsaw) saranno i protagonisti, nei ruoli degli iconici James Sunderland e Mary: le riprese hanno avuto luogo in Germania e nell’Europa dell’Est.

La sceneggiatura è opera dello stesso Gans, insieme a Sandra Vo-Anh e William Josef Schneider, e si rifà direttamente al secondo capitolo del videogioco, a quanto pare in maniera più pedissequa di quanto fatto dal primo film e da Silent Hill: Revelation 3D.

“Sto adattando Silent Hill 2 con rispetto e passione: è un atto di passione per me. Considero i primi quattro giochi dei capolavori: pezzi d’arte molto moderni e trasgressivi. Il secondo capitolo è il più maturo della serie, e narra la storia di James Sunderland, che ha perso la sua amata sposa e decide di tornare a Silent Hill per trovarla. Ma si accorge che, basilarmente, la città è cambiata, diventando un inferno… il suo inferno personale. E lui è disposto a visitare tutti i gironi dell’inferno pur di ritrovare sua moglie. E trovare anche, in qualche modo, la verità su se stesso.” afferma Gans.

“Questo film aggiunge uno strato emozionale all’horror, e proprio per questo, e proprio per questo l’orrore è più disturbante e conturbante. Considero il primo film con un epico viaggio nell’orrore. Questo è più un tuffo profondo nell’orrore psicologico.
Nel primo film la production design era l’elemento portante. Ricordo che tutte le mie energie erano spese in quella direzione. Per questo ho avuto la grande sorpresa di accorgermi che tutte le persone che erano lì a coadiuvarmi nella production design, ma anche nel makeup, nella costumistica e a ogni livello della produzione… erano esperti nel loro campo molto giovani che conoscevano il videogioco, il film, e li amavano.
Il livello di entusiasmo che ho incontrato in questo film, nel ricreare lo straniante mondo di Silent Hill, è stato piuttosto inatteso. Pensavo avrei dovuto spiegare molte cose alla crew, e invece non ce n’è stato bisogno, perché era la generazione 2.0 di appassionati di Silent Hill, cosa che mi ha aiutato molto.
E penso che il livello di design di questo film sia così alto perché è stato realizzato da persone che conoscevano il film e il gioco. Cosa molto gratificante ed emozionante, in qualche modo.”

aggiunge.

Christophe è molto fedele e rispettoso all’opera originale, ed è per questo che Konami gli ha dato fiducia.

afferma Hadida.

Gans continua:

“Stiamo lavorando sulla loro proprietà intellettuale, e il loro, diciamo… tesoro. Ho mantenuto una delle idee del primo film, ovvero che tutte le creature sono interpretate da ballerini e acrobati. Se il primo film non è invecchiato male è perché le creature erano davvero insieme agli attori, sul set [e non creature in CGI aggiunte in post-produzione]. Dunque tutti i mostri del film sono interpretati da vere persone. Attori che lavorano col corpo, molto dotati. Hanno creato un livello di estraneazione e al contempo armonia nella mostruosità di queste cose… che penso sia davvero disturbante.”

La featurette non può fare a meno di citare anche il grande Akira Yamaoka:

“Akira Yamaoka non è solo il compositore delle musiche dei primi quattro giochi del franchise, è stato anche il produttore e director [?] dei videogiochi. Dunque Akira Yamaoka, attraverso la sua musica, ha dato ai giochi ben più che il semplice sonoro: gli ha conferito un’anima. Ho una grande cultura in campo di colonne sonore, ma non conosco altra musica che potrebbe essere come quella di Silent Hill. E dunque sì, Akira Yamaoka è a bordo di questo film. Per me è molto importante perché sto lavorando a una sua creatura. Non me lo dimentico mai. È esattamente come adattare un libro importante. È importante mostrare rispetto e umiltà nel processo.”