Neva

Neva Anteprima: l’armonia infranta della natura

Dopo la presentazione inaugurale avvenuta l’anno scorso, la malinconica e incantevole odissea di Alba e del lupo Neva si è finalmente mostrata nel suo primo trailer di gameplay. Per quanti non ne fossero ancora informati, si tratta della prossima opera di Nomada Studio, gli autori dell’altrettanto triste e bellissimo GRIS e sì, è molto probabile che prima di assistere alla conclusione dell’avventura avremo riversato su pad o tastiera un quantitativo spropositato di lacrime. Rivelato durante il Summer Game Fest di ieri sera, il nuovo video di Neva promette atmosfere davvero splendide che richiamano non poco i film di Hayao Miyazaki, in particolare Princess Mononoke, con una moltitudine di paesaggi illuminati dal sole, grotte fredde e scure come la notte, e paludi nebbiose in cui si può quasi percepire il muschio che scricchiola sotto i piedi.

Neva
L’ampio respiro delle ambientazioni di Neva ci fa sentire parte di un mondo molto più grande

Neva: la vita di questa ragazza mi appartiene

Il già citato GRIS è un platform dallo spiccato spirito artistico che coniuga enigmi e azione, pubblicato nel dicembre 2018 da Devolver Digital per PC e Nintendo Switch e in seguito convertito per molte altre piattaforme. La titolare eroina è una giovane ragazza alle prese con un grave trauma personale, la cui esatta natura viene svelata nel corso del gioco, e sta a noi guidarla attraverso un paesaggio surreale e da principio desolante della sua psiche devastata. Chiunque ci abbia giocato, oltre ad aver dovuto rimettere assieme i pezzi del proprio cuore una volta concluso, riconoscerà immediatamente in Neva la sensibilità estetica degli sviluppatori iberici, grazie all’abbondanza dei pittoreschi livelli sovrapposti e alla naturalezza delle sfumature ad acquerello che pervadono ogni scorcio, ma il trailer del Summer Game Fest ha posto l’accento sulla frenesia dei combattimenti che, in completa onestà, nessuno si aspettava fossero tanto viscerali.

La storia ci vede impersonare una giovane donna di nome Alba che stringe un legame misterioso con il giovane lupo Neva, in seguito ad un drammatico scontro con alcune sinistre creature che soggiogano quella che sembra la madre del cucciolo. Determinati a non lasciar dilagare questa violenta oscurità, la coppia viaggerà insieme attraverso scenari di una bellezza mozzafiato, incontrando altre bestie di tutte le forme e dimensioni, alcune amichevoli e altre decisamente meno. Anche nel design delle creature si intravede l’ispirazione tratta dall’immaginario fantastico dello Studio Ghibli, un dettaglio che non ha potuto che incontrare la mia tacita ammirazione. Per sua fortuna, Alba brandisce un elegante fioretto con il quale è in grado di tenere a bada i mostri e, con il succedersi delle immagini, possiamo constatare che anche il soffice Neva diventa via via sempre più abile sia in termini offensivi che difensivi, implicando un certo grado di cooperazione tra i due per avere ragione delle orde più numerose che li assaliranno.

Le creature che minacciano il mondo di Alba e Neva possono raggiungere dimensioni considerevoli

Torna pure a vivere nella tua foresta

Ciò che mi ha intrigato maggiormente sono le modalità con cui i due personaggi potrebbero legare nel tempo. Il nostro amico dal pelo candido cresce passando da piccolo lupacchiotto all’imponente e maestosa figura che abbiamo ammirato nella sequenza iniziale, quasi identica alla sua tutrice purtroppo ghermita dall’oscurità, con robuste corna da cervo che presumibilmente simboleggiano sia il suo legame con il mondo naturale che il ruolo di spirito protettore. Le poche informazioni disponibili sottolineano che il viaggio dei due metterà alla prova “l’amore di Alba e il loro impegno reciproco”, un indizio che potrebbe suggerire il modo in cui la giovane e Neva interagiranno per combattere le forze del male. Un breve scorcio del trailer mostra i due che replicano specularmente l’uno le mosse dell’altro per colpire i nemici alle estremità opposte di una piattaforma, ma il numero e la frequenza con cui si imbattono in superfici capaci di riflettere le loro immagini mi fanno pensare che questa meccanica potrebbe trovare molti altri sbocchi durante lo svolgersi degli eventi.

Per il resto, Neva sembra raccogliere e amplificare l’eredità di GRIS in ogni modo possibile immaginabile, dalle animazioni ai panorami, senza dimenticarci della splendida colonna sonora composta ancora una volta dagli sforzi creativi di Marco Albano, Luigi Gervasi e Gemma Gamarra che nel 2011 hanno dato vita all’ensemble Berlinist che produce musica originale per applicazioni digitali, installazioni artistiche e videogiochi. Stando a quanto dichiarato dopo il lancio di GRIS, il loro approccio è quello di “sognare musica, e scrivere musica sui sogni“, e non c’è dubbio che con Neva aggiungeranno un ulteriore tassello alla loro già preziosa discografia.


La strada che Nomada Studio aveva tracciato con GRIS sembra trovare in Neva una sua naturale evoluzione, pertanto è questo che dovremmo attenderci dal loro nuovo progetto. Le impressioni sembrano quelle di una storia meno intima e personale rispetto al suo predecessore spirituale, un elemento che potrebbe fare leva su una porzione più ampia di pubblico, ma il sentore è che anche in questo caso sia presente uno strato metatestuale tutto da scoprire man mano che i pezzi del viaggio di Alba e Neva andranno al loro posto. Prepariamoci dunque ad affrontare un’altra esperienza memorabile prima della fine del 2024, nella speranza che venga presto annunciata una data di uscita definitiva.


Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.