Il mondo dei Witcher si prepara a rinascere. Dopo le epiche avventure di Geralt di Rivia, CD Projekt RED ha ufficialmente aperto un nuovo capitolo con l’annuncio di The Witcher IV, nome in codice “Polaris”, proiettando i giocatori in un futuro inesplorato del Continente. L’attesa è palpabile, alimentata da un trailer che ha svelato un cambio di rotta significativo: questa volta, i riflettori saranno puntati su Ciri, la leoncina di Cintra, nel ruolo della protagonista. Il trailer, pur avvolto in un’atmosfera cupa e misteriosa, non ha fornito una data di uscita, lasciando i fan con il fiato sospeso e alimentando le più disparate speculazioni. Tuttavia, un dettaglio non è passato inosservato: il medaglione della Lince, un simbolo enigmatico che suggerisce l’introduzione di una nuova scuola di Witcher e si prepara a svelarci altri misteri della società degli strighi. L’annuncio non era mirato a rivelare soltanto un nuovo gioco, ma l’inizio di una vera e propria saga: CD Projekt RED ha infatti confermato che Polaris sarà il primo capitolo di un’ulteriore trilogia, promettendo un’esplorazione ancora più profonda e articolata dell’universo creato da Andrzej Sapkowski. Mentre attendiamo ulteriori dettagli, questa anteprima mira a raccogliere tutte le informazioni disponibili fino ad oggi, offrendo uno sguardo completo su ciò che sappiamo finora su The Witcher IV: dalla trama alle speculazioni, dalle nuove meccaniche di gioco al significato del medaglione della Lince. Preparatevi a immergervi nuovamente in un mondo di mostri, magia e scelte difficili, perché il Continente sta per spalancare le sue porte a una nuova generazione di Witcher.

L’eredità della Lince
Come premesso, questa volta saremo chiamati a vestire i panni di Ciri, la potente e complessa figlioccia di Geralt che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare in The Witcher 3: Wild Hunt. L’annuncio ha inevitabilmente acceso l’entusiasmo dei fan di tutto il mondo, pur fornendo al contempo poche informazioni concrete sulla trama che ci attende e, soprattutto, sulla data di uscita. Nonostante la scarsità di dettagli narrativi rivelati nel video promozionale, il medaglione della Lince ha catturato la nostra attenzione e quella di tutta la community: stando ai dettagli estrapolati dai racconti originali e dagli scenari aggiuntivi pensati per il gioco di ruolo da tavolo di The Witcher, le radici della Scuola della Lince affondano in un periodo di grandi cambiamenti e sconvolgimenti per il mondo dei Witcher, a cavallo tra i decenni 1260 e 1270. Due eventi chiave segnarono questo ciclo di transizione, gettando le basi per la formazione di una nuova scuola: il primo fu la caduta della carovana Dyn Marv nel 1269, una tragica circostanza che non solo portò alla dispersione dei Witcher della Scuola del Gatto sopravvissuti all’attacco, ma innescò anche un processo che avrebbe condotto alla quasi estinzione della stessa Scuola. I membri rimasti, tuttavia, non si arresero al loro destino e si unirono con un obiettivo comune: recuperare la carovana caduta nelle mani dei soldati nilfgaardiani. Tale atto di ribellione e di resistenza può essere considerato il primo germoglio della futura Scuola della Lince. Il secondo avvenimento cardine, e forse il più significativo, fu la dissoluzione ufficiale della gloriosa Scuola del Lupo nel 1273, in seguito alla tragica perdita di Vesemir. Con la scomparsa del loro mentore, figure leggendarie come Eskel, Geralt di Rivia e Lambert presero strade separate, segnando la fine di un’era. Eskel, ultimo baluardo della Scuola del Lupo, si diresse verso est, scomparendo dalle cronache. Geralt, dopo innumerevoli avventure, scelse il ritiro nella pacifica Toussaint. Lambert, accompagnato dalla sua compagna Keira Metz, intraprese un viaggio verso sud alla ricerca di una nuova vita. Proprio quest’ultimo si rivelerà cruciale per la nascita della Scuola della Lince: il suo pellegrinaggio, infatti, lo portò a incrociare il cammino del gruppo di Witcher del Gatto sopravvissuti alla caduta della carovana Dyn Marv. Da questo incontro, da questa unione di destini segnati dalla perdita e dalla necessità di reinventarsi, nacque la Scuola della Lince, un nuovo ordine di Witcher forgiato dalle ceneri di antiche tradizioni e pronto a scrivere un nuovo capitolo nella storia del Continente. È una genesi intrisa di drammaticità e speranza, che conferisce alla Scuola della Lince un’identità unica caratterizzata dalla resilienza, dalla capacità di adattamento e dalla volontà di superare qualsivoglia traversia.

Orizzonti tecnologici
Questo cambio di focus non solo segna un distacco dalla storia di Geralt, che ha concluso il suo arco narrativo in maniera magistrale in The Witcher 3: Blood and Wine, ma rappresenta anche un altro punto di partenza per l’intera saga, come del resto era stato anticipato da diverse dichiarazioni passate degli sceneggiatori e degli sviluppatori in forze a CD Projekt RED. Ricordiamo, infatti, le parole di alcuni membri del team che, già anni fa, avevano espresso la volontà di non “uccidere” il mondo di The Witcher, ma di volerlo esplorare sotto nuove prospettive, magari includendo Geralt in ruoli secondari o in camei, ma senza renderlo il protagonista principale. Ora, con l’annuncio ufficiale di The Witcher IV e la conferma di Ciri come protagonista, possiamo finalmente iniziare a delineare i contorni di questa nuova era, pronti ad accogliere le sfide e le meraviglie che il Continente ha ancora da offrire. Assieme alla conferma di Ciri come protagonista, già nella primavera del 2023 il team aveva annunciato una decisione radicale: The Witcher IV sarà sviluppato con Unreal Engine 5, abbandonando quindi il motore proprietario di CD Projekt RED. Sebbene il REDengine abbia dimostrato il suo concreto valore con titoli come The Witcher III e Cyberpunk 2077, il passaggio a Unreal Engine 5 rappresenta un’opportunità per lo studio di accedere a una gamma più ampia di funzionalità, soluzioni e strumenti all’avanguardia. Questo significa che possiamo aspettarci ambienti di gioco ancora più dettagliati e realistici, con una fedeltà visiva senza precedenti, capace di immergerci completamente nel mondo di The Witcher. L’utilizzo di Unreal Engine 5 promette inoltre di semplificare alcuni processi di sviluppo, permettendo al team di concentrarsi maggiormente sulla creazione di un’esperienza di gioco coinvolgente e appagante. È importante sottolineare che tale scelta segna l’inizio di una partnership con Epic Games, ma non implica in alcun modo che The Witcher IV sarà un’esclusiva dell’Epic Game Store. Questa precisazione è fondamentale per rassicurare i fan che preferiscono altre piattaforme di distribuzione digitale.

Passaggio di testimone
Mentre l’attesa per The Witcher IV si fa sempre più palpabile, una delle domande che più frequentemente serpeggia tra i fan riguarda il possibile ritorno di Geralt di Rivia. Per quanto The Witcher III: Wild Hunt e le sue acclamate espansioni abbiano concluso in modo magistrale la trilogia del Lupo Bianco, la speranza di rivederlo, anche solo per un cameo, non si è mai spenta. Ebbene, grazie a recenti dichiarazioni del suo storico doppiatore inglese, Doug Cockle, possiamo finalmente fare chiarezza su questo punto. Intervenuto come ospite sul canale YouTube Fall Damage qualche tempo prima dei The Game Awards, Cockle rivelò informazioni piuttosto interessanti sul prossimo capitolo della saga. “Sappiamo che Geralt farà parte del gioco, anche se non è ancora chiaro in quale misura”, ha affermato il doppiatore. “Il gioco non sarà incentrato su di lui, questa volta non sarà la sua storia. Non sappiamo ancora chi sarà il protagonista, e non vedo l’ora di scoprirlo anch’io!”. Queste parole, pur lasciando ancora spazio a qualche interrogativo sulla reale entità del suo coinvolgimento, sembrano confermare che Geralt sarà presente in The Witcher IV, ma in un ruolo secondario, lasciando il palcoscenico principale a un nuovo personaggio. E, come ormai sappiamo, quel personaggio è Ciri. Tuttavia, un altro dettaglio non è sfuggito ai fan più attenti durante la presentazione del trailer cinematico di The Witcher IV alla cerimonia patrocinata da Geoff Keighley: la voce di Ciri suonava decisamente diversa rispetto a quanto eravamo abituati, un’osservazione che ha immediatamente innescato una serie di speculazioni su svariati gruppi di discussione online riguardo il possibile recasting del personaggio. La conferma ufficiale da parte di CD Projekt RED non ha tardato a palesarsi: in una dichiarazione rilasciata al blog The Gamer, lo studio ha annunciato che l’attrice irlandese Ciara Berkeley è stata scelta per interpretare Ciri nel video di presentazione e, stando alle ultime informazioni, anche nel gioco completo. Questa scelta, come riportato da diverse fonti tra cui Techprincess e Spaziogames, è stata motivata dalle notevoli qualità artistiche di Berkeley, che ha impressionato il team di sviluppo per la sua energia e capacità vocale, dando vita a una Ciri che, a detta dello studio, è “sia fedele al personaggio che emozionante per i fan della serie”. Alla luce di questa pletora di rivelazioni, possiamo finalmente iniziare a delineare con maggiore precisione il quadro di The Witcher IV, un’esperienza che, pur mantenendo un legame con il passato, sembra pronta a intraprendere una direzione fresca e coinvolgente, pur restando fedele a tutti quegli elementi che ne hanno decretato il successo dagli albori fino ai giorni nostri.
Leggilo gratis in versione impaginata e sfogliabile sul numero 9 di V – il mensile di critica videoludicaClicca sulla copertina per leggere