Metal Eden Provato: un boomer shooter che ha molto da dimostrare

Lo sviluppatore Reikon Games rimane ancora oggi una presenza di nicchia allโ€™interno del panorama videoludico, tuttavia il suo pedigree รจ a dir poco ambizioso. Fondato dieci anni fa da veterani defluiti da realtร  di grande rilievo quali CD Projekt Red e Techland, lo studio attira inevitabilmente lโ€™attenzione degli addetti ai lavori. Con un unico gioco alle spalle, Ruiner, il team si trova ora a dover affrontare una sfida, ovvero far confluire la sua capacitร  di trasformare le idee in esperienze memorabili allโ€™interno di prodotti capaci di ottenere visibilitร  e prestigio. Metal Eden, ultima fatica del gruppo, si prospetta come quellโ€™ambiziosa occasione che potrebbe essere sfruttata per compiere lโ€™atteso salto di qualitร .


I nemici hanno una tendenza a muoversi in ondate e a esplodere in fiotti di sangue.

Metal Eden รจ tutto meno che un โ€œEdenโ€

Il termine โ€œEdenโ€ evoca immagini di un paradiso rigoglioso e sereno, ma il titolo di Reikon Games si presenta con unโ€™estetica diametralmente opposta, esplorando un universo distopico e pervaso da un senso di decadimento irreversibile. Ambientato su Mรถbius, un pianeta artificiale dal design futuristico, Metal Eden trasporta i gamer in ambientazioni in cui la tecnologia avanzata convive con la rovina e la disperazione e dove ogni angolo รจ impregnato di unโ€™angoscia palpabile. Gli sviluppatori hanno giร  sperimentato questo genere di prospettive cyberpunk dalle sfumature nichiliste ai tempi di Ruiner, quindi Metal Eden si configura come lโ€™evoluzione naturale di un percorso narrativo che รจ iniziato anni addietro e che ora si presenta con una struttura piรน matura e, auspicabilmente, profonda.ย 

In questo universo, il giocatore assume il controllo di ASKA, una โ€œHyper Unitโ€ da combattimento sottoposta a un ciclo di rinascita perpetua: ogni volta che il suo avatar viene sconfitto, la guerriera viene โ€œristampataโ€ e rimandata in missione. Questo meccanismo di ripetizione infinita la porta a una crisi dโ€™identitร , facendola scivolare in una condizione di inebetimento e parziale inconsapevolezza, mentre una criptica intelligenza artificiale le suggerisce le mosse da compiere per perseguire la sua misteriosa missione. Si tratta della classica tematica fantascientifica dellโ€™infinita ciclicitร  che genera la dissoluzione e lโ€™eventuale riscoperta dellโ€™Ego, un topos che รจ stato esplorato con eleganza da giochi quali Returnal e Signalis, ma anche del corto dโ€™animazione Pac Man, presentato nella raccolta antologica Secret Level.

Il sottotesto cupo di Metal Eden viene dunque sapientemente bilanciato da una giustapposizione di scelte cromatiche audaci, da un design visivo che abbraccia il contrasto tra luci accecanti e angoli dโ€™ombra. Le tonalitร  sgargianti, tipiche del genere cyberpunk, si intrecciano a linee spigolose e geometrie decise, creando un ambiente in cui i fenomeni di luce conquistano lโ€™attenzione dellโ€™utente, sia sul frangente del gameplay che su quello narrativo. Mรถbius รจ un luogo in cui le strade deserte, i cargo abbandonati, i ponti distrutti e le infrastrutture inattive parlano di una civiltร  precipitata nel declino. In ogni area, inoltre, la presenza implacabile di umanoidi meccanici, pronti ad attaccare senza pietร , conferisce al tutto un senso di perenne minaccia e tensione.

metal eden
Le pareti percorribili con i wallrun sono ben evidenziate. Ovviamente con il colore giallo.

Tra acrobazie e strategia di combattimento

Le tematiche narrative del titolo si affacciano a sensibilitร  che solitamente vengono trattate in contesti ludici profondamente immersivi e, tendenzialmente, survival. Tuttavia, a livello di meccaniche di gioco, Metal Eden ha deciso di intraprendere un percorso alternativo, puntando piuttosto sul format dello sparatutto in prima persona con una forte connotazione boomer shooter. Per sopravvivere e primeggiare, ASKA deve infatti continuare incessantemente a muoversi, a schivare, a saltare e, soprattutto, a sparare come se non ci fosse un domani. Allo stesso tempo, le sue strategie di attacco devono essere oculate e ben pianificate. In occasione del nostro provato, ci siamo imbattuti in unโ€™esperienza che non ha in alcun modo valorizzato la scelta di far piovere proiettili. Anzi, il game design fa di tutto per guidare lโ€™utente verso una gestione piรน consapevole delle risorse e del campo di battaglia.

Il fucile introduttivo ha munizioni infinite, tuttavia รจ relativamente debole ed รจ propenso a surriscaldarsi. Di contro, le armi secondarie sono gravate da un numero ridotto di cartucce, inoltre alcuni avversari sono resi piรน coriacei da scudi energetici che rischiano di assorbire fin troppi proiettili, se non vengono preventivamente distrutti con qualche attacco corpo a corpo ben assestato. Queste limitazioni vengono perรฒ ampiamente compensate da una giocabilitร  che fa uso di un โ€œrampinoโ€ robotico, un prezioso accessorio che non solo permette spostamenti rapidi e scenografici, ma si rivela anche unโ€™arma offensiva a tutti gli effetti. Grazie al suo artiglio cibernetico, ASKA รจ infatti in grado di strappare ai nemici i loro โ€œcoreโ€, nuclei energetici vitali che possono essere sfruttati per potenziare le proprie capacitร  o sotto forma di esplosivi improvvisati.

Oltre ai vantaggi giร  menzionati, questa violenta forma di saccheggio premia il giocatore con munizioni e ricariche di vario tipo, suggestionando un ciclo di gameplay che prevede lโ€™alternanza costante di mosse di rampino, colpi di arma da fuoco e attacchi in corpo a corpo. Un loop che รจ serrato, ma non spasmodico, ancor piรน perchรฉ la sottrazione dei core รจ subordinata a una fase di cooldown che impedisce di abusare a oltranza delle naturali capacitร  di ASKA. Un cooldown che รจ sorprendentemente lungo!

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Il rampino puรฒ essere usato per scalare pareti altrimenti insormontabili e per schivare gli attacchi dei nemici, ma anche per strappare loro il core.

Il mondo in movimento affrontato a colpi di parkour

La ricarica relativamente lenta dellโ€™abilitร  del rampino obbliga a sua volta ASKA a mantenere un movimento costante, una condizione che viene perรฒ assecondata da un level design che รจ strutturato su piattaforme sopraelevate e percorsi verticali. Elementi che vengono affrontati grazie ai wallrun e ai jetpack, conferendo al gameplay una dimensione coreografica fortemente incentrata sulla verticalitร . Ogni sparatoria si trasforma cosรฌ in una sequenza di parkour che unisce fluiditร , strategia e spettacolaritร . Potenziamenti in grado di ricaricare la salute, lโ€™armatura o il cooldown dellโ€™estrazione dei core sono dunque sparpagliati in maniera strategica allโ€™interno delle aree di combattimento, alimentando ulteriormente gli stimoli che promuovono lโ€™approccio dinamico.

Il destino di Metal Eden sarร  in larga misura determinato dalla capacitร  dei programmatori di Reikon Games di affinare lโ€™equilibrio tra grado di sfida e coerenza del level design. La nostra esperienza si รจ concentrata sui primi livelli โ€“ tutorial e primo capitolo โ€“, contesti in cui la progettazione degli spazi difficilmente puรฒ presentarsi in tutta la sua audacia. Abbiamo visto lunghi corridoi che si alternano a stanze squadrate dove le โ€œimboscateโ€ nemiche si configurano in schemi prevedibili, spingendo a strategie di combattimento che tendevano a ripetersi a oltranza. Tuttavia, รจ plausibile pensare che, con lโ€™avanzare della trama, il design dei livelli si evolva progressivamente, introducendo complessitร  e variabili che saranno capaci di sorprendere e mantenere alta la tensione.


Metal Eden si presenta come un progetto ambizioso, capace di coniugare una narrazione cyberpunk a un gameplay frenetico e fortemente interattivo. La sfida per Reikon Games sarร  ora quella di saper bilanciare la rapiditร  degli scontri e la complessitร  dei meccanismi di gioco, proponendo una curva di difficoltร  che sappia mantenere alta lโ€™attenzione e valorizzare i rudimentali elementi ruolistici che possono essere impiegati per potenziare la protagonista. Se riusciranno a perfezionare questo equilibrio, il risultato potrebbe non solo confermare il potenziale insito nel pedigree dello studio, ma anche segnare lโ€™inizio di una nuova era per un team che, pur essendo agli inizi, ha giร  dimostrato di essere interessato a lasciare un segno.


 

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