Tramite Twitter è stato annunciato che la serie di Final Fantasy ha superato le duecento milioni di unità vendute in tutto mondo, mentre Pixel Remaster, ha superato le cinque milioni di unità globali. La remaster, riunisce i capitoli dall’I al VI, ed è stata rilasciata per la prima volta per PC, iOS e Android nel 2021, anche se Final Fantasy VI sia arrivato a febbraio 2022. Dal 19 aprile 2023 la collezione è arrivata anche su PlayStation 4 e Nintendo Switch. Di seguito il comunicato tramite Twitter:
La serie Final Fantasy Pixel Remaster ha venduto oltre 5 milioni di copie in tutto il mondo, e la serie Final Fantasy ha venduto oltre 200 milioni di copie in tutto il mondo! Ovunque vi siate uniti a noi nelle nostre avventure, grazie.
The Final Fantasy Pixel Remaster series has sold over 5 million copies worldwide, and the Final Fantasy series has now sold over 200 million copies across the globe!
Wherever you joined us on our adventures, thank you. pic.twitter.com/6eoIoDBXh0
— FINAL FANTASY (@FinalFantasy) March 14, 2025
Di seguito una panoramica della serie:
Final Fantasy è una serie di videogiochi di ruolo giapponese prodotti da Square Enix. La serie rappresenta uno dei più grandi marchi per il mondo del divertimento interattivo. Alcuni capitoli sono infatti considerati dalla critica dei veri e propri capolavori. È soprattutto grazie al settimo capitolo (1997) che diffuse in tutto il mondo il genere RPG, prima popolare solo in Giappone. Nel 2017 la serie ha venduto oltre 130 milioni di copie. Dal 2002 Square Enix comincia a sviluppare il concetto di Polymorphic Content, che si concretizza nell’espansione di un marchio su più piattaforme (di gioco e non) grazie a tecniche di promozione commerciale.
Il nome della serie deriva dal fatto che, nel 1986, Hironobu Sakaguchi espose a Hiromichi Tanaka un’idea riguardo ad un nuovo videogioco, che avrebbe deciso di chiamare “Final Fantasy”, poiché temendo che l’azienda andasse in bancarotta, questa sarebbe stata la sua ultima fantasia. Accadde però tutto il contrario: si vendettero milioni di copie e il nome, che sembrava portare fortuna, non venne mai cambiato.
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