Borderlands 4

Borderlands: la serie di Gearbox minacciata dal Review Bombing

Torniamo a parlare di review bombing. Stavolta, l’ondata di recensioni negative su Steam causata da un manipolo di giocatori infuriati ha colpito la serie Borderlands.

Tutto è cominciato lo scorso marzo, quando lo youtuber Hellfire, specializzato nei giochi Gearbox, ha pubblicato un video intitolato Take-Two spia i giocatori di Borderlands. Nel video, della durata di 16 minuti, il creator analizza le differenze tra l’EULA originale (l’accordo di licenza con l’utente finale) e la nuova versione adottata da Take-Two, applicata a tutti i suoi titoli.

Secondo Hellfire, il nuovo EULA concede alla società l’accesso a dati personali come nome, username, numero di telefono, indirizzo IP e sistema operativo. Tuttavia, queste informazioni sono già necessarie per la creazione di un account Shift, obbligatorio per riscattare i codici del gioco. Nulla di particolarmente nuovo, dunque.

Un altro punto sollevato riguarda l’uso delle mod. La nuova clausola vieta di “usare exploit o metodi illegali o non autorizzati per interferire con o influire negativamente sull’esperienza di altri utenti nei server.” Secondo Hellfire, ciò potrebbe ostacolare la scena dei modder.

Nonostante Take-Two abbia storicamente avuto un rapporto complicato con le mod, l’assalto di recensioni negative appare decisamente esagerato. Nulla, infatti, lascia intendere che Gearbox o Take-Two abbiano intenzione di perseguitare chi utilizza mod innocue o cheat in single player. Al massimo, potrebbero intervenire nei casi in cui mod o exploit rovinino l’esperienza online di altri giocatori.

Il review bombing è una pratica potenzialmente molto dannosa per la vendita di un videogioco. Solo pochi giorni fa, il CEO di Moon Studios ha criticato apertamente questa tendenza da parte di alcuni videogiocatori a lasciare recensioni negative in massa, riferendosi in particolare al caso di No Rest for the Wicked, attualmente in accesso anticipato. Secondo lui, un’ondata di giudizi negativi può compromettere seriamente la reputazione di un titolo, fino al punto da mettere a rischio l’esistenza stessa del team di sviluppo.