Doctor Who Gran Finale Recensione: Adieu mon Docteur!

Si chiude la seconda stagione regalandoci un festival di citazioni storiche!

Doctor Who

Doctor Who Gran Finale, un doppio ed emozionante episodio per concludere in maniera esplosiva l’ultima stagione che, se avete seguito le nostre recensioni, si è rivelata davvero di ottima fattura, brillante e spumeggiante. Un dittico che presenta anche una realtà alternativa distopica molto stimolante, un risveglio eroico, in cui ogni personaggio riprende il suo ruolo tradizionale, ed una pletora di protagonisti vecchi e nuovi, in un vero festival citazionistico, col ritorno dal passato remoto e più recente di figure che hanno scritto la storia della saga, persino iconiche in alcuni casi. Purtroppo sappiamo già che bisognerà aspettare fino al futuristico anno 2027 per avere una nuova stagione, e non si sa ancora se sulla sola BBC o nuovamente su Disney+. Ma una cosa è certa, il Dottore impersonato da Ncuti Gatwa resterà negli annali della saga, grazie al suo carattere brillante e fuori dalle righe.

Doctor Who Gran Finale
Chi saranno questi misteriosi androidi appassionati di calcolo? Lo scopriremo visitando l’Underworld!

Il delizioso gusto citazionistico di Russell T Davies

Per un degno finale della seconda stagione il beffardo Russell T Davies, showrunner ed anche autore della trama, ha deciso che sarebbero stati meglio due episodi della serie, di cui uno di lunga durata, per meglio articolare la storia. Riempiendola di momenti interessanti, grandi citazioni dal passato, ritorni eccellenti, dilemmi morali e scelte estreme. Perché salvare il mondo non è cosa da tutti, ma il Dottore è pronto a farlo, senza lasciare indietro mai nessuno, in qualunque circostanza. Al massimo, nel farlo, si romperà qualche tazza da colazione. I lettori più sensibili collezionisti di Tazze Mug (come l’autore dell’articolo!) sono avvertiti, nel primo episodio in particolare ci sarà una vera strage di simpatiche tazze arancioni, colore simbolico, che tornerà in diversi elementi d’arredo, accessori e motoveicoli. Ma andiamo con ordine. Il dittico inizia con l’episodio “Wish World“, codice di produzione DWM 02×07, che in Italia è stato localizzato col titolo “Il mondo dei desideri“, e si conclude con “The Reality War”, codice DWM 02×08, diffuso nel Belpaese come “La guerra della realtà”. Parlando della localizzazione italiana non si può non citare Gabriella Cordone Lisiero, vecchia conoscenza per gli appartenenti allo STIC, Star Trek Italian Club, che ha svolto un lavoro eccezionale per l’adattamento nostrano.

Il conteggio reale è più complicato però. Per i “puristi” che seguono i numeri delle stagioni dai tempi della cosiddetta Serie Classica questa sarebbe comunque la Stagione 49, oppure Stagione 15, se ci si limita a contare dalla Serie Revival. Quindi, se siete da poco entrati nel fantastico universo della saga Doctor Who avete parecchio da recuperare. Ma perché andiamo così indietro nel tempo? Non (solo) per mera nostalgia del passato, sia chiaro, ma perché, alla realtà dei fatti, per comprendere pienamente trama e personaggi di questi due episodi bisogna tornare parecchio indietro. Non solo vengono coinvolti infatti alcuni  dei protagonisti visti negli Speciali per i Sessanta Anni della Saga, di cui abbiamo parlato in questa pagina, e nelle due stagioni appena viste su Disney+, ma anche molti volti del passato che provengono proprio dalle due serie appena citate. Per Revival il problema è relativo, perché si tratta comunque di una produzione relativamente recente e facilmente recuperabile, tramite Cofanetti DVD o fruizione streaming, ma per gli episodi classici il discorso è più complesso. Le citazioni scelte da Russell T Davies, infatti, vanno a pescare da tre Serial (così erano raggruppati gli episodi nella serie originale, similmente a TEX o ZAGOR nei fumetti) datati anni settanta ed ottanta.

Doctor Who Gran Finale
Tre dei quattro pericolosi villain proposti dall’episodio del Gran FInale!

In particolare Doctor Who Gran Finale propone dei villain storici, OMEGA e La Rani, con inclusa La Rani bigenerata, che, a differenza dei Dalek o dei Cyberman, peraltro totalmente assenti dalla stagione, fanno invece parte della stirpe dei Signori Del Tempo, e che, come Il Maestro, sono decisamente delle vecchie conoscenze del Dottore. Molto vecchie, per la gioia dei nostalgici e la disperazione dei neofiti. Si inizia dalla vetusta Stagione 10, con “The Three Doctors” Serial 065 del 1973, (diviso in quattro episodi), per proseguire con la Stagione 22 in cui troviamo  “The Mark of the Rani”, Serial 144 del 1985 (diviso in due episodi), e si passa per la Stagione 24 con “Time and the Rani”, serial 139 risalente al 1987 (diviso in quattro episodi). La storia si completa inoltre nel 1993, in un breve speciale fuori serie, quando la Classica è già conclusa, con  “Dimensions in Time”, che fa parte della Maratona Benefica annuale BBC Children in Need. Tutto questo materiale, è bene saperlo, è totalmente inedito in Italia. Consigliamo caldamente di recuperare gli episodi classici in lingua originale per una maggiore comprensione dei personaggi.

Doctor Who Gran Finale
Nel mondo dell’Underworld abita anche Melanie, una vecchia conoscenza del Dottore!

La piatta e pacata vita dell’anonimo impiegato John Smith…

Per i fan di vecchia data della saga la trama risulta ovviamente più comprensibile, ma vengono comunque date delle blande spiegazioni dei personaggi del passato, soprattutto quello remoto. La storia di base è relativamente semplice, ed inizia con “Wish World“, in cui facciamo la conoscenza di una realtà alternativa, in cui Doctor e Belinda si ritrovano sposati, con tanto di piccola bambina di nome Poppy, in quello che viene chiamato “Underworld”. Questo mondo distopico contiene praticamente tutti i personaggi già visti nella serie, ma in ruoli decisamente non convenzionali ed anzi antitetici alla realtà. Come in ogni distopia che si rispetti, chiunque ha dei dubbi può essere arrestato e portato via dal regime dittatoriale che detiene il potere, denunciato dai suoi stessi parenti. Un mondo di gravi disparità, dove è ovviamente proibita ogni forma di diversità di pensiero ed azione, inclusa l’omosessualità e tutti sono uniformati. Un mondo folle,  simile agli anni cinquanta reali del passato terrestre, ideale ma sottilmente estraniante, in cui solo alcuni si rendono conto che qualcosa non va come dovrebbe essere. Tra questi Ruby Sunday ed un gruppo di disabili isolati dalla società.

Persino la UNIT diventa una bizzarra società commerciale, dove lavora il Dottore sotto il nome di John Smith, inconsapevole della propria vera identità. Il Dottore si ritrova quindi prigioniero di questa bizzarra non-realtà, dove è normale che degli enormi scheletri di dinosauri passeggino per le città, ed una misteriosa Donna senza nome appaia su un motorino volante. Si tratta infatti de La Rani, nemico storico del Dottore, che ha fatto evadere di prigione il malvagio Conrad Clark, ex di Ruby, che ora è figura devozionale del nuovo mondo, e che legge in schermi giganti ed uniformati le “favole” del Doctor Who, personaggio di fantasia protagonista di libri di intrattenimento. Curiosità, i volumi esistono davvero! Nel secondo episodio il Dottore, tramite l’intervento di alcuni vecchi amici, prende consapevolezza di sè, capisce che le Tazze Mug sono un segnale di non-realtà, e combatte con i suoi vecchi nemici per salvare la realtà, ed una vita in particolare, che si rivela speciale. La regia, affidata a Alex Sanjiv Pillai, che abbiamo conosciuto già nello speciale natalizio “Joy To The World“, che trovate in questa pagina, è molto tecnica, pacata quando serve e brillante nei momenti d’azione, sposandosi bene con la complessa trama ideata da Russell T Davies.

Doctor Who Gran Finale
Le Tazze Mug non sono quello che sembrano… (per citare David Lynch!)

Doctor Who Gran Finale, un Cast All Stars commovente!

Altro non vogliamo dirvi della emozionante trama, per non rovinarvi la visione, ma preferiamo concentrarci sull’eccezionale cast dei due episodi finali. Ovviamente se non volete spoiler indiretti, saltate la lettura di questo paragrafo! Oltre ai due protagonisti principali, ovvero Ncuti Gatwa, nei panni del Doctor e la sua compagna Varadu Sethu, qui nei panni impossibili di sua moglie, troviamo Millie Gibson, nei panni di una Ruby che il Dottore della realtà alternativa non riesce a riconoscere, ma che lei sa essere qualcun altro. Compaiono anche i membri della UNIT, col cast al completo, incluse Bonnie Langford nei panni della ex companion storica Melanie Bush, Jemma Redgrave in quelli di Kate Lethbridge-Stewart e  l’enigmatica Susan Twist nei panni di Susan Triad, ovviamente ignari degli avvenimenti. Spiccano poi Anita Dobson, la Miss Flood che per tanti episodi ci ha fatto penare sulla sua reale identità, e che adesso, dopo una bizzarra bigenerazione avvenuta durante il concerto spaziale, ha assunto un ruolo secondario, ma ben preciso, ovvero come parte della nemesi del Dottore, La Rani. Una delle due, la meno dominante a quanto pare, e la bravissima attrice indiana Archie Panjabi, anche lei La Rani, che ricordiamo per la serie The Good Wife, spicca per una interpretazione davvero ottima, che non fa rimpiangere il personaggio storico. Si narra che La Rani ed il Dottore, in altre vite, siano stati persino amanti…

Altro villain molto pericoloso è Conrad Clark, interpretato da Jonah Hauer-King, che abbiamo conosciuto nell’episodio “Lucky Day” che trovate qui, ma nulla supera OMEGA, padre di tutti i Signori del Tempo, che ha sfruttato il Timeless Child per creare i viaggi nel tempo, ed ora pare sia diventato completamente pazzo! Il personaggio è realizzato in computer grafica ed è purtroppo snaturato dalla scelta stilistica dell’episodio. Nel ruolo della tenera Poppy, figlia “alternativa” del Dottore troviamo la piccola Sienna-Robyn Mavanga-Phipps. Non manca nemmeno Rose Temple-Noble, figlia di Donna Noble, e compagna del Quattordicesimo Dottore, proveniente direttamente dagli speciali del sessantennale, interpretata dalla splendida Yasmin Finney. Due apparizioni brevi per Carole Ann Ford nei panni della storica nipote del Primo Dottore, Susan Foreman, il cui arco narrativo, chiaramente, non è affatto chiuso, oltre che per Jonathan Groff, interprete di Rogue, grande amore del Dottore. Un ruolo chiave lo interpreta poi una persona che, invece, da questo grande amore è rimasta, a quanto pare, molto delusa, ovvero Anita, si, proprio la proprietaria dell’albergo dove il Dottore ha vissuto un anno intero, nella Inside Story dell’episodio “Joy To Te World” e di cui, finalmente, sappiamo i reali sentimenti per l’alieno di Gallifrey. Anita è interpretata dalla talentuosa Stephanie de Whalley, che è davvero un piacere rivedere sullo schermo.

Davvero tantissimi personaggi, che vengono ripescati in maniera nostalgica da decenni e decenni di produzioni a tema Doctor Who. Ma quando ormai la commozione dei fan storici ed il fanservice più sfrenato sono alle stelle, compresa l’immancabile galleria con le scene di tutti i vecchi Dottori, ecco che arrivano due attrici inaspettate, ovvero la “Dottoressa” in persona (come la chiamano scherzosamente i fan della saga) ovvero Jodie Whittaker, e persino, all’ultimo secondo, Rose Tyler, che, come abbiamo detto nella news che trovate in questa pagina, lega il suo ritorno al prossimo speciale dedicato ai venti anni di Doctor Who Revival, interpretata dall’indimenticabile Billie Piper. Parlando di voti, anche se questa saga si ama e non si giudica davvero mai, solo per il cast Doctor Who Gran Finale dovrebbe prendere 11. Ed anche per il forte messaggio sentimentale del suo finale, a dirla tutta, che ogni persona è importante, nessuno meno degli altri, perché il Mondo sia quello giusto.


Un episodio doppio emozionante, questo Doctor Who Gran Finale, ricchissimo per trama, complessità e trovate di ogni tipo, magari con qualche difettuccio di coerenza qua e là, oltre che una sorta di “spreco” per dei villain così iconici che, da soli, reggerebbero stagioni intere. Ma, soprattutto, stavolta niente Dalek! Su Skaro, per protesta, come riportato dalla ABC (Alien Broadcasting Corporation) non rinnoveranno l’abbonamento a Space-Disney+. Sul nostro pianeta invece, per restare in tema, la collaborazione tra la casa di Topolino e BBC non è stata ancora confermata, ma il Dottore tornerà con una nuova stagione, già in produzione, nel futuristico 2027. Potrebbe anche visitare Nuova Nuova Delhi, siete avvertiti! La miglior serie di Fantascienza di sempre si rigenera ogni volta. Non vediamo l’ora!


 

 

 

V MENSILE
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Appassionato e storico del videogioco, Fabio D'Anna scrive di opere videoludiche, film e serie tv dal 2008. Tra le tante realtà del settore ha collaborato con Art of Games e siti come Retrogaming History, Games Collection, Games Replay, Games Village e riviste come PS Mania, PSM, Game Republic, Retrogame Magazine, Game Pro, oltre che col Museo VIGAMUS. Ha anche organizzato due edizioni della Mostra Archeoludica ed ha scritto due libri dedicati a PAC-MAN e Star Trek. Nella vita colleziona console PONG based ed alleva cagnoline, tra cui spicca Zelda.