Mario Kart World Provato: ultimo giro di formazione

Nintendo Treehouse Mario Kart World Mario Kart World Direct

Negli scorsi articoli dedicati a Nintendo Switch 2, come per esempio il resoconto del provato della console durante la Nintendo Switch 2 Experience o la nostra ultima prova del nuovo hardware, abbiamo avuto modo di provare finalmente l’attesissimo Mario Kart World il nuovo capitolo della serie party-racing dedicata al “mondo” (scusate il gioco di parole) dell’idraulico baffuto di Nintendo. Tuttavia, vuoi per una durata “mordi e fuggi” delle sessioni di gioco o un’impostazione molto limitata dal contesto eventistico dello scorso aprile che ci ha impedito di approfondire nel dettaglio la nostra esperienza, abbiamo preferito attendere prima di esprimere le nostre prime opinioni su questo gioco. Fortuna vuole che Mario Kart World è stato l’assoluto protagonista della giornata passata in quel del Video Games Party di Milano a base di Nintendo Switch 2, con una estesa sessione di gameplay che ci ha permesso di provare le principali modalità single player di questo nuovo capitolo della serie. Allacciate le cinture e spingete il gas a manetta, perché si parte!

Mario Kart World
Key Art del gioco

Mario Kart World è grande “il giusto”

Che si trattasse del primo annuncio durante il Nintendo Switch 2 Direct o durante il monotematico Mario Kart World direct, il principale dubbio sull’intera produzione era legato proprio alla componente “world” del gioco e su come questo avesse potuto migliorare l’esperienza generale o se in fin dei conti si sarebbe trattata dell’ennesima gimmick open world con sì una modesta quantità di contenuti ma niente di più. Perché sì va bene tutto, bello il poter percorrere virtualmente ogni angolo e curva di questo mondo interconnesso e collezionare piccoli extra, ma il modo in cui erano stati presentati risultava piuttosto freddo. Come se volessero nascondere il tutto e non rovinarci la sorpresa per il 5 giugno. Fortunatamente, qualsiasi nebbia e dubbio si è del tutto diradata una volta premuto quel tasto “+” e iniziato la Corsa Libera sull’asfalto del Circuito Mario Bros. Da lì poi abbiamo avuto la totale libertà di andare dove ci pareva, in mezzo ai guard rail, lo sterrato oppure nelle zone in cui non ci aspetteremmo mai di percorrere, come per esempio la superficie sotterranea dei Cieli Stracciatella.

Ma come detto, questa non è altro che la superficie, la struttura sulla quale si srotola un’esperienza di gioco molto più interessante e caratterizzata da una costante presenza di attività secondarie e collezionabili di ogni tipo. In particolare, le missioni secondarie attivabili tramite l’interruttore blu presenti praticamente in ogni angolo dei circuiti rappresentano la chicca di gameplay definitiva per i fanatici della serie. Da un lato infatti abbiamo prove d’abilità che anche in questa fase di prova per la stampa hanno avuto modo di presentare vari livelli di complessità e design, sia grazie ad alcune missioni denominate “Ricordi di…” che trasformano gli ambienti circostanti in piste che ricordano in maniera molto plateale le piste principali del primo Super Mario Kart uscito su Super Famicom/SNES, mettendo in scena gare arcade a base di nostalgia. Una chiara ispirazione non tanto a Forza Horizon ma molto più al predecessore di quest’ultimo ovvero i titoli Criterion, come per esempio Need for Speed Most Wanted (2012) del quale in Mario Kart World viene ripescata la sua meccanica del teletrasportarsi da un veicolo all’altro tra quelli sparsi per la mappa e riproposta per lo “Switch” immediato tra i vari personaggi presenti. Insomma, rispetto alle premesse e ai dubbi l’Open World di Mario Kart World non sembra infinito ma sarà sicuramente bello denso.

Mario Kart World
Un particolare sulla mappa di gioco: in Mario Kart World è rappresentata da un render in tempo reale e dall’alto della visuale giocatore. In modo da non perdere nessun segreto nascosto.

Non esistono Safety Car che tengano

Dal punto di vista dell’azione giocata in single player, la prima parte della nostra prova in quel di Mario Kart World si è dedicata in maniera approfondita sulla modalità Gran Premio, che anche qui prende il proprio posto come l’esperienza principale e consigliata prima di affrontare le sfide e gli psicodrammi delle lobby online. Se di base l’esperienza generale è rimasta intatta, con una serie di 4 corse da vincere per potersi aggiudicare il trofeo migliore e sbloccare qualche extra, l’interconnessione delle mappe e le transizioni in cui dovremo guidare tra un circuito e l’altro passando tra zone d’intermezzo continua a non convincerci all’interno di questo contesto, dove ci piacerebbe riprendere il format in cui ogni gara prevede 3 giri sullo stesso percorso.

Il discorso cambia quando entriamo nel merito della Modalità Corsa Sfida, dove al giocatore viene data una libertà pressoché totale di scegliere quale e come affrontare le piste, se seguendo l’idea alla base dei già citati gran premi oppure come gare standalone. Parlando invece dell’esperienza avuta contro la CPU, possiamo dire che anche in questo caso Mario Kart World compie il salto di qualità nei confronti della sfida single player che finalmente torna ad essere – almeno nei 150cc – un passatempo sfidante. Adesso infatti i corridori controllati dal computer possono muoversi secondo logiche che noi potremmo ritenere basilari come per esempio individuare e utilizzare le scorciatoie disponibili, ma anche utilizzare oggetti come i funghi turbo in modo più strategico, tagliando le curve sullo sterrato senza perdere velocità. Sicuramente una nota molto positiva anche in prospettiva del loro ruolo da “disturbatori” durante le partite in couch co-op.

Mario Kart World

Divertente come sempre… ma con più personalità!

Imprescindibile la prova delle modalità multiplayer prima di sbaraccare dal VGP e anch’essa si è protratta per una bella oretta piena di scontri, spintonate e imprecazioni al primo guscio blu lanciato. Prima di tutto attraverso una prova della modalità multiplayer a quattro giocatori in split-screen, dove Mario Kart World dimezza sì il proprio frame rate da 60 a 30 fotogrammi al secondo, ma mantenendo sempre una risoluzione nitida e bella da vedere… sulla carta, poiché gli schermi adibiti alla nostra prova non sfruttavano appieno tutte le potenzialità di Switch 2 quindi ne riparleremo), e poi con la caotica fagiolata a 24 giocatori in Modalità Sopravvivenza, forse l’esperienza più divertente delle ultime iterazioni e che prevediamo genererà un tripudio di contenuti online all’interno della community.

Come sempre, Mario Kart World sembra fieramente conservare le caratteristiche dominanti della serie: una follia incontrollata e crudele, dove lo spirito da party game nasconde non solo tecnicismi vari che andranno studiati in modalità Prova a Tempo anche a fronte di nuove meccaniche come il Salto Caricato, la possibilità offerte dal Grinding e dal Wallriding e una nuova fisica di gioco che andranno a ricompensare i giocatori più pazienti e attenti allo spazio circostante, a meno che non ci si trovi nella modalità Sopravvivenza dove il chaos si moltiplica e crea un livello di tensione e coinvolgimento inediti per la serie.


Davanti al semaforo di partenza di questo Mario Kart World non possiamo che attenderlo con un quantitativo di hype piuttosto elevato. I principali dubbi legati alla formula open world sono stati sostituiti da speranze per un viaggio che potrebbe intrattenerci per le prossime 100 e passa ore di gioco, tra subquest, collezionabili e ovviamente l’azione multiplayer online. Convincerà chiunque ad investire verso una copia fisica ad un prezzo premium? Difficile dirlo, però se parliamo del valore di questo gioco come “bundle starter pack” dell’esperienza Nintendo Switch 2, possiamo relativamente stare tranquilli. E adesso non possiamo fare altro che contare le ore e attendere l’arrivo di questa nuova generazione di corse folli!


V MENSILE
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Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina". Non chiedetegli quale sia il suo Final Fantasy o gioco Mega Ten preferito: non ne uscireste vivi!