Agatha Christie – Assassinio sull’Nilo Provato: l’omicidio ci fa un baffo

Cosa potrebbe volere di più Hercule Poirot da un viaggio in battello sul Nilo? Cibo raffinato, la compagnia di persone del jet set…un omicidio! Questo è quello che ci aspetta in Agatha Christie – Assassinio sul Nilo, l’ultima fatica videoludica di Microids. La storica software house francese, specializzata in avventure grafiche, è tornata a narrarci le vicissitudini dello strampalato detective nato dalla penna della  più famosa giallista della letteratura mondiale. Dopo il successo di Assassinio sull’Orient Express del 2023, lo studio transalpino si è rimesso all’opera con un nuovo capitolo dedicato all’iconico detective belga. Noi abbiamo avuto la possibilità di provare con mano le primissime ore di gioco su PC e vi racconteremo la nostra esperienza, cercando di limitare al massimo gli spoiler. 

Agatha Christie – Assassinio sull’Nilo: in vacanza col morto

In questo Agatha Christie – Assassinio sul Nilo, il team di sviluppo ha rispettato gli eventi e i fatti del libro originale ma con alcune modifiche sostanziali cosicché coloro che già ne conoscono la trama, possano avere un rinnovato interesse nell’immergersi in questa avventura: durante una tranquilla crociera sul Nilo, viene commesso un terribile omicidio. Fortunatamente, il famosissimo detective privato Hercule Poirot è tra i passeggeri e l’omicida ha le ore contate. Nel frattempo, Jane Royce, anche lei investigatrice privata, è sulle tracce di un misterioso assassino. Una caccia che la porta su è giù per il globo, fino ad approdare proprio in Egitto. A questo punto, i due protagonisti si troveranno ad unire le forze per risolvere questo intricato caso poliziesco.

Quello che abbiamo potuto provare è una sorta di prologo che ci ha consentito di familiarizzare con Poirot e Jane Royce ma anche con alcuni personaggi che sicuramente ritroveremo nei capitoli successivi. Uno degli elementi che abbiamo trovato più dirompenti è l’ambientazione: infatti, ci siamo ritrovati catapultati a risolvere un furto in una discoteca dall’estetica decisamente anni ’70. Nel libro originale, gli eventi narrati dalla Christie sono collocati temporalmente a cavallo delle due guerre mondiali e ritrovarci dentro un locale simile allo Studio 54, ci ha davvero disorientato. In positivo, ovviamente. Inoltre, abbiamo notato che questo cambio di epoca non si limita solo ed esclusivamente nell’offrire una estetica divergente ma anche i dialoghi e le motivazioni dietro alle azioni del personaggi, riflettono l’humus socio-culturale di quel periodo. 

Professione: detective privato

Il titolo è in prima persona e giocheremo sia nei panni di Hercule Poirot sia in quelli di Jane Royce. Con quest’ultima avremo la possibilità di esplorare diverse location che spaziano dai locali del battello da crociera, all’isola di Majorca fino a Londra. In particolare, ci interessa capire quanto i due protagonisti verranno caratterizzati dato che avremo la loro personale visione e prospettiva su ciò che accadrà.

Da un punto di vista più tecnico, questo prologo offre un semplice caso di furto da dover sbrogliare. Questa fase non offre chissà che grandi enigmi da risolvere ma funge da vero e proprio tutorial attivo. Infatti, il giocatore è messo nelle migliori condizioni per imparare le meccaniche base e di familiarizzare con i protagonisti e comprimari, senza doversi scervellare. In concreto, il giocatore sarà impegnato a parlare con tutti i personaggi, familiarizzando con essi e ponendo domande specifiche sugli eventi accaduti.

Agatha Christie – Assassinio sull’Nilo: profiling, come quelli bravi

Proprio per questo, il gioco ha previsto una sorta di character profiling dove inseriremo nome, cognome, professione e gli eventuali vizi e virtù di ognuno. A questa attività è connessa la comodissima possibilità di richiamare i dialoghi che abbiamo avuto con essi nel caso ci fosse sfuggito qualche dettaglio.

Ovviamente in questa specifica fase non abbiamo avuto chissà quale difficoltà a ricordare questi particolari ma di per sé, lo abbiamo trovato un elemento di immersione nella parte molto gradito. Questa attività di profilazione va a supportare quella che è la meccanica principale di gioco, ovvero la mappa mentale. Essa espone gli elementi di investigazione più importanti emersi durante la ricognizione degli ambienti e dei dialoghi, consentendo di scoprire le connessioni logiche degli eventi occorsi. Una volta poste queste premesse, il giocatore è nelle condizioni migliori per procedere nelle deduzioni su come si sono svolti i fatti e può procedere con lo svolgersi della trama.

Trovare il colpevole

Ovviamente, non basta avere le giuste intuizioni per risolvere i casi ma c’è la necessità di dover confrontare le prove materiali e le testimonianze per arrivare alla soluzione dei casi ma anche scoprire il movente dietro ad essi e discolpare coloro che sono estranei ai fatti. In particolare questo sistema di confronto permette al giocatore di esporre le bugie che gli sono state propinate, scoprire i vari altarini che ogni personaggio cela. Nella nostra prova, un barista ci aveva detto di non aver mai lasciato il bancone per tutta la serata ma confrontando le testimonianze degli altri personaggi, ci siamo resi conto che ci aveva mentito.

A tutto questo sistema, dobbiamo sicuramente citare la meccanica di ricostruzione degli eventi: il giocatore ha a disposizione una serie di indicazioni sui movimenti compiuti da tutti i personaggi coinvolti nel caso ma non la loro collocazione temporale e spaziale. Sta a lui capire come i sospettati si sono mossi all’interno degli ambienti, in che ordine e con quali tempistiche. Ovviamente è possibile modificare le scelte compiute e scorrere la barra del tempo a proprio piacere.

Quale avventura grafica non ha degli enigmi? In Agatha Christie – Assassinio sul Nilo ce ne sono e la loro presenza arricchiscono le dinamiche ludiche del titolo. Nel caso specifico, quelli che ci sono stati proposti nel prologo erano davvero molto semplici. Ciononostante, la cosa che possiamo dirvi è che la soluzione è stata trovata proprio in base all’analisi della personalità del proprietario della discoteca, dove era avvenuto il furto. Un altro lo abbiamo risolto capendo la prospettiva al contrario di un oggetto. Insomma, sembra esserci una varietà di risoluzione apprezzabile di questi indovinelli ma ne avremo la certezza solo giocando il titolo completo.

Siamo parecchio incuriositi da questo Agatha Christie – Assassinio sul Nilo soprattutto per le modifiche che il team ha apportato alla storia originale. A maggior ragione del fatto che siamo fan della scrittrice e ne abbiamo letto le opere.  Il fatto di avere due protagonisti con visioni diverse, già rende la formula piuttosto interessante e promettente. Le meccaniche così come le abbiamo esperite, durante questa prova,  ricreano adeguatamente quella sensazione di impersonare un detective vecchia maniera ma la loro efficacia e capacità di divertire è tutta da capire, se non giocando il titolo completo. Insomma, in attesa della release ufficiale, consigliamo ai cultori del genere e i fan di Agatha Christie di restare sulle nostre pagine per restare informati.