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Marathon: ufficiale il rinvio, Bungie alle prese con una crisi senza precedenti

Come previsto da molti, Bungie ha annunciato ufficialmente il rinvio di Marathon, l’atteso extraction shooter dello studio di proprietà di PlayStation. Il gioco, inizialmente atteso per il 23 settembre 2025, slitta a data da destinarsi. Un rinvio che non arriva a sorpresa, ma che si inserisce in un quadro critico segnato da problemi strutturali, ristrutturazioni interne, accuse gravi e persino l’uso non autorizzato di asset grafici.

“Abbiamo preso a cuore questi feedback e sappiamo di aver bisogno di più tempo per trasformare Marathon nel gioco che rispecchi davvero la vostra passione,” ha dichiarato Bungie in un post ufficiale. “Dopo molte discussioni interne al team di sviluppo, abbiamo deciso di posticipare l’uscita prevista per il 23 settembre.”

Il primo segnale di crisi era arrivato già nei mesi precedenti, con il licenziamento del game director Chris Barrett, accusato da diversi dipendenti di comportamenti inappropriati sul luogo di lavoro, inclusi gravi episodi di presunte molestie sessuali. Barrett ha negato ogni accusa e ha intentato causa contro Sony per licenziamento illegittimo, ma l’azienda ha replicato con una documentazione dettagliata delle presunte violazioni. L’episodio ha avuto un forte impatto sul morale interno, già compromesso da tensioni crescenti e incertezze economiche, alimentando timori di nuovi licenziamenti o addirittura della chiusura dello studio.

A maggio, con l’arrivo dell’Alpha chiusa, il quadro si è ulteriormente aggravato: i primi feedback dei giocatori hanno evidenziato molte criticità, tra sistemi poco rifiniti e una generale mancanza di identità. Il disappunto della community ha confermato le difficoltà del progetto, facendo da preludio a un rinvio ormai inevitabile.

A seguire, è esploso anche il caso sollevato dall’artista Antireal, che ha accusato Bungie di aver utilizzato sue grafiche per decorare edifici di gioco senza alcuna autorizzazione. Il team ha scaricato la responsabilità su un ex dipendente e promesso di “rimediare” nei confronti dell’artista. Tuttavia, secondo Forbes, l’impiego di questi asset sarebbe stato così esteso da spingere Bungie a rivedere completamente il materiale promozionale legato al gioco per eliminare ogni contenuto plagiato.

Secondo fonti interne citate dalla stessa Forbes, questa vicenda avrebbe rappresentato un vero e proprio punto di rottura per molti sviluppatori, alimentando un “ambiente apertamente ostile” all’interno dello studio.

Nel tentativo di contenere la crisi, Sony ha avviato una ristrutturazione, separando un team di sviluppo da Bungie e trasformandolo in una nuova entità chiamata teamLFG. Nonostante tutto, Herman Hulst, CEO di PlayStation Studios, ha rassicurato gli investitori dichiarando di essere “fiducioso” che l’azienda non “ripeterà gli stessi errori” fatti con Concord — un altro progetto fallimentare che ha portato alla chiusura di Firewalk Studios.

Insomma, più che una maratona, il percorso di Marathon sembra essersi trasformato in una corsa a ostacoli fatta di scelte sbagliate, tagli e tensioni interne. Per evitare un altro caso Concord, Bungie e PlayStation dovranno investire ben più tempo e risorse di quanto inizialmente previsto. Resta da capire se la fiducia del pubblico e dell’industria riuscirà a tenere il passo.

Bungie ha fatto sapere che, in vista del lancio, il team di sviluppo punterà a rafforzare l’aspetto sociale del gioco — inizialmente privo della chat di prossimità, una delle caratteristiche più apprezzate nel genere extraction shooter. Accanto a questo, verranno rivisti il bilanciamento degli scontri con i nemici controllati dall’IA e l’intera struttura narrativa, con l’obiettivo di offrire un tono più oscuro e coerente con le atmosfere della trilogia originale.

 

 

 

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